Edb: Sguardi
In memoria di me. Sopravvivere a un abuso
di C. Patrick Goujon
editore: Edb
pagine: 104
Il ricordo degli abusi perpetrati da un sacerdote quando l'autore era un bambino riaffiora nella sua memoria dopo quasi quaran
Il santo traditore. Vita e opere di Flavio Giuseppe
di Giambattista Cairo
editore: Edb
pagine: 112
Questo saggio, che ripercorre alla luce degli studi più recenti la vita e le opera dello storico Flavio Giuseppe, mette a fuoc
La vergini annunciate. La teologia dipinta di Antonello da Messina
di Massimo De Gennaro
editore: Edb
pagine: 92
«Ciò che è umanamente impossibile, è possibile altrimenti»
Breve storia della pioggia. Dalle invocazioni religiose alla previsioni meteo
di Alain Corbin
editore: Edb
pagine: 64
L'acqua che cade dal cielo «fa viaggiare l'anima», ma rende impraticabili i percorsi dei cavalieri erranti, complica le guerre
Reliquie moderne. Fotografia e sentimento religioso
di Muriel Pic
editore: Edb
pagine: 56
Nell'epoca della riproducibilità tecnica anche le reliquie trovano nella fotografia un nuovo supporto
Un solo Dio e molti dèi. Monoteismo e politeismo nell'antico Egitto
di Jan Assmann
editore: Edb
pagine: 64
Il passaggio dal politeismo a un monoteismo innescato dalla cristianizzazione e dall'islamizzazione è uno dei maggiori passagg
Disobbedienti figlie di Eva. Rivendicazioni femminili nella Chiesa delle origini
di Este`vez L
editore: Edb
pagine: 88
Nell'ambito del cristianesimo primitivo, segnato dall'autorità indiscutibile di Paolo, la leadership femminile catalizza le te
I volti di cenere. L'espropriazione del corpo nei campi di sterminio
di Piero Stefani
editore: Edb
pagine: 64
Nelle testimonianze dei sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti, il corpo - definitivamente trasformatosi in fumo e cenere per i "sommersi" - occupa sempre uno spazio centrale. Nel suo consumarsi e piagarsi esso è il luogo delle cicatrici eloquenti, della violenza subita, dello sforzo per la sopravvivenza, ma anche della carne spogliata della possibilità e della libertà di testimoniare qualcosa di "altro", come accade ai martiri. Il numero tatuato sul braccio delle vittime era, nella prospettiva di chi lo ha progettato, l'impronta tangibile della condizione di sottoumanità dei deportati, un marchio che espropria del "nome proprio" impedendo ad ognuno di diventare dignitosamente, umanamente, un "tu". Nella distruzione dei corpi, Auschwitz costringe i testimoni e i superstiti a ritrovare una parola irrimediabilmente privata della sua integrità, a riacquistare, per quanto possibile, le voci; a ridare lineamenti di volti umani a chi è stato reso fumo e cenere. E quindi, paradossalmente, a recuperare il fiato dei corpi dei vecchi e dei bambini - i primi a perire perché custodi della memoria e del futuro - riannodando i fili spezzati della continuità di un popolo.
Il punto di vista. Sguardo e prospettiva nei racconti dei Vangeli
di Daniel Marguerat
editore: Edb
pagine: 64
Le versioni dell'episodio di Gesù che cammina sulle acque, la parabola del samaritano, la guarigione dello storpio e quella del cieco di Betsàida consentono di vedere all'opera il "punto di vista" di un autore e di diagnosticare la regia narrativa anche di un testo biblico. In un racconto, infatti, gli avvenimenti della storia non sono mai presentati in una prospettiva neutrale, ma sempre da un'angolazione particolare. Non c'è dunque storia senza "punto di vista", come non c'è immagine senza che la cinepresa o l'apparecchio fotografico siano stati posizionati in un punto specifico che determina il campo di visione. Il punto di vista dell'autore non è solo costituito da un luogo scelto, ma anche da una temporalità, da una descrizione dell'interiorità dei personaggi, da una scelta di linguaggio, da un sistema di valori. È dunque il frutto di una sapiente costruzione e di un programma di lettura che il narratore si aspetta dal suo lettore.
Come nasce un idolo. Ricchezza, potere e dolore nella riflessione dei saggi di Israele
di Luca Mazzinghi
editore: Edb
pagine: 88
Il libro della Sapienza, scritto ad Alessandria d'Egitto verso la fine del I secolo a.C., si interroga sulla nascita dell'idolatria con il più lungo e circostanziato passo dell'Antico Testamento dedicato a questo tema. Interpretata come tradimento da parte d'Israele dell'amore di Dio per il suo popolo, l'idolatria consiste nello stravolgimento del senso della creazione e si regge sull'illusione di poter dominare la realtà e trasformare le creature in un possesso da poter sfruttare a proprio piacimento. In questo modo si comprende come tra le cause dell'idolatria vi siano il desiderio del guadagno e la tentazione del potere ai quali si associa l'esperienza del dolore, che porta l'uomo a rifugiarsi in realtà artificiali e a fare persino della religione un mezzo per trovare risposte facili a drammi insolubili. Come ricorda il libro dei Proverbi, la ricchezza materiale crea nell'uomo la presunzione dell'onnipotenza e - aggiunge il Qoèlet - anche il lavoro, quando viene inteso come mera ricerca del profitto, rientra nel novero delle illusioni, un affanno che si riassume nell'"inseguire il vento".
I racconti di Dio. Pensare la teologia narrativa
di Theobald Christoph
editore: Edb
pagine: 72
Lo stretto legame che esiste fra l'interesse dei contemporanei per il racconto e la situazione culturale delle società postmod
Un tempo di sangue e di rose. Pensare la morte nel Medioevo cristiano
di Jean-Claude Schmitt
editore: Edb
pagine: 56
Nel Medioevo cristiano la morte è onnipresente