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Ediesse: Saggi

Lavorare tutti?

di Martino Mazzonis

editore: Ediesse

13,00

L'altipiano. Emilio Lussu ottant'anni dopo

editore: Ediesse

pagine: 136

Scritto in esilio tra il '36 e il '37, apparso in Francia nel '38, in Italia da Einaudi nel '45, "Un anno sull'Altipiano" è un
13,00

Il lavoro è dignità. Le parole di papa Francesco

editore: Ediesse

pagine: 261

Qualcuno lo chiama «il Papa sindacalista», qualcuno dice che è «il leader della sinistra globale», ma la vera ispirazione di F
16,00

Eguaglianza e divieti di discriminazione nell'era del diritto del lavoro derogabile

editore: Ediesse

pagine: 461

La riduzione delle tutele classiche e inderogabili del lavoro realizzata con le recenti riforme mediante l'ampliamento degli s
35,00

Sud colonia tedesca. La questione meridionale oggi

di Andrea Del Monaco

editore: Ediesse

L'autore inserisce la crisi del Mezzogiorno nel dibattito sull'austerità in Europa
15,00

Droghe e autoregolamentazione. Note per consumatori e operatori

editore: Ediesse

pagine: 398

Possiamo «controllare le droghe»? Le droghe, legali e illegali, fanno parte della vita quotidiana di milioni di persone
18,00

Pensioni: la riduzione del danno. Problemi sociali e soluzioni legislative dopo i governi Berlusconi e Monti

editore: Ediesse

Il sistema pensionistico è uno dei punti su cui si valuta la civiltà di un Paese
13,00

La moneta incompiuta. Il futuro dell'euro e le soluzioni per l'Eurozona

editore: Ediesse

pagine: 619

Le economie europee sono in una fase di stallo persistente. Il ciclo economico positivo globale che nel 2014-2015 (grazie anche al basso prezzo del petrolio e all'Euro debole) ha tenuto a galla l'Unione monetaria volge al termine con il rischio di una recessione alle porte di un'Europa frammentata e indebolita da squilibri strutturali. Rinunciare alla propria moneta senza un bilancio e un debito pubblico europeo fa dell'euro un regime di cambi fissi incompleto. Questa architettura è disfunzionale, come anche la Banca Centrale Europea oramai ammette. Il volume cerca di rendere accessibili al «cittadino medio» questi aspetti attraverso spiegazioni elementari, esempi, grafici e tabelle. Niente congetture; sono i dati a raccontare passato e presente dell'Unione monetaria. Ne esce fuori un ritratto complesso, dove spicca l'incapacità dell'euro-burocrazia di gestire l'integrazione economico-finanziaria, trasmettendo le motivazioni profonde, i principi e i valori che ne hanno ispirato l'istituzione. Il lettore è guidato in un viaggio del pensiero attraverso la gamma delle soluzioni possibili che è fiorita all'ombra della crisi. Il lavoro affronta con chiarezza i temi del «completamento» dell'Euro e della possibilità di un «altro Euro» meno incentrato sul rigore fiscale e sulla cessione di sovranità. Le realtà molteplici della crisi greca, del fallimento dell'austerità, dei problemi del sistema bancario, del debito pubblico e della Brexit stanno mostrando che il tempo guadagnato dalle «soluzioni-tampone» della BCE sta volgendo al termine. Una visione positiva e intellettualmente onesta è però ancora possibile, abbandonando ogni posizione fideistica e adottando un approccio pragmatico e razionale. Il futuro dell'Euro è ancora tutto da scrivere.
30,00

Politiche per l'alta formazione e «brain drain». Il caso Master & Back in Sardegna

editore: Ediesse

pagine: 317

Nelle realtà socio-economiche dei paesi occidentali il sapere e le conoscenze scientifiche rivestono un ruolo centrale nella produzione di beni materiali e immateriali, diventano esse stesse una forza produttiva, l'unica capace di produrre valore e vantaggi competitivi durevoli per la knowledge society. Dentro questo quadro teorico l'Unione europea si era prefissata l'obiettivo strategico (per il 2001-2010) di "diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo" e l'ha confermato con il Programma Europa 2020. È in tale contesto che assume una rilevanza significativa lo sforzo di investimento in formazione delle regioni meridionali italiane più svantaggiate, come il programma Master & Back promosso nell'ultimo decennio dalla Regione autonoma della Sardegna, per conferire maggiore spessore al capitale umano dei suoi giovani laureati attraverso esperienze di alta qualificazione al di fuori dell'isola ai fini di un successivo inserimento, una volta specializzati, nel mercato del lavoro locale. Il volume è un'attenta analisi dei meccanismi di una politica che ha guardato solo al lato dell'offerta della forza lavoro, del suo impatto sui livelli di occupazione e dei suoi effetti perversi, come il massiccio brain drain verificatosi alla fine dell'esperienza in seguito a un processo di mismatch con un tessuto produttivo inadeguato e impreparato ad accogliere personale altamente qualificato, o un notevole brain waste.
15,00

Appalti pubblici e sindacato. Buone pratiche contro mafia e illegalità

editore: Ediesse

pagine: 123

Gli appalti pubblici in Italia sono stati utilizzati, storicamente, come un modo per soddisfare interessi privati, sia delle imprese sia di amministratori e burocrati, permettendo alle mafie di fare grandi affari, soprattutto nel settore delle costruzioni, inquinando il mercato del lavoro e provocando distorsioni nel meccanismo di domanda e offerta. Una risposta concreta è arrivata dal CCASGO, il Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle Grandi Opere, e dalle organizzazioni sindacali degli edili di CGIL, CISL e UIL, che sono riusciti a fare emergere l'inquinamento mafioso, utilizzando la tracciabilità finanziaria, la gestione legale e trasparente dei cantieri e il monitoraggio dei flussi di manodopera. Questa esperienza, realizzatasi attraverso le Linee Guida Antimafia e i Protocolli di Legalità, ha determinato non solo un avanzamento della "legislazione di prevenzione", ma anche una serie di procedure che i soggetti firmatari devono attuare. Pertanto, con i Protocolli di Legalità si sa chi, quando e come deve realizzare le azioni prescritte. Il sindacato è certo che questa attività di prevenzione attiva allargherà il solco tra quanti alimentano il sistema di illegalità e quanti, forti dei principi costituzionali, vogliono vincere una guerra civile strisciante che dura dall'Unità d'Italia ad oggi.
12,00

Vento dell'Est. Toyotismo, lavoro, democrazia

di Mario Sai

editore: Ediesse

pagine: 171

Per lunghi anni alla crisi del sistema produttivo, sociale e politico imperniato sulla grande fabbrica fordista si è accompagnato un progressivo vuoto di analisi sui tentativi dei vari capitalismi di cercare nuove strade anche sfruttando il ciclone Internet. Dentro la crisi le questioni di fondo sono diventate la speculazione finanziaria e Wall Street. Sul "postfordismo" ha invece soffiato con forza il vento dell'Est, non solo perché la Cina è diventata l'officina del mondo, ma soprattutto perché la lunga stagione del metodo Toyota, della lean production, del just in time, della partecipazione in via gerarchica ha cambiato le culture manageriali e imposto un nuovo aziendalismo nel rapporto con il sindacato. Ha influito sulla trasformazione delle forme organizzative dei partiti e delle culture politiche ormai "né di destra, né di sinistra". È mutata la stessa condizione esistenziale delle persone, sempre più flessibile e precaria. Nella quotidiana pratica sindacale non sono mai venuti meno i tentativi di indicare alternative a questi processi, ma tante sono state le occasioni perse. In Italia c'è stata l'anomalia del più grande partito comunista dell'Occidente; oggi c'è l'anomalia della mancanza di un partito che faccia del lavoro il fondamento del suo programma. Prefazione di Ivan Pedretti. Introduzione di Fabrizio Barca.
12,00

Oltre i destini. Attraversamenti del femminile e del maschile

editore: Ediesse

pagine: 310

Sesso e genere sono concetti assai diversi, l'uno determinato dalla biologia, l'altro costruito socialmente. Assumendo tale diversità come punto di partenza del loro lavoro, le autrici propongono un percorso che, offrendo sguardi su storia umana, linguaggio, scuola, maternità, violenza, cambiamento del maschile e sfida ai ruoli di genere rappresentata dalle famiglie omogenitoriali, porta a sottolineare quanto i ruoli socialmente attribuiti a donne e uomini siano culturalmente predeterminati e rappresentino delle gabbie che perpetuano il dominio maschile e la subalternità femminile, riproducendo immagini di uomo e di donna rigide e stereotipate. L'obiettivo è contribuire a scrivere un'altra storia, oltre i destini, che dia spazio al libero pensarsi. Come scrive la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, "le autrici hanno saputo affrontare, con rara competenza e completezza, le riflessioni su quelle definizioni del femminile e del maschile ancora vincolate a predeterminati destini, assai limitativi per chi intende osservare i cambiamenti del mondo e desidera interpretarli alla luce di valori non negoziabili come la solidarietà, l'uguaglianza, la libertà".
18,00

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