Edizioni di pagina
Luchino Visconti. La macchina e le muse
editore: Edizioni di pagina
pagine: 304
Figura emblematica del Novecento europeo, tra i padri fondatori del neorealismo, Luchino Visconti spicca nel panorama del secondo dopoguerra per la complessità degli esiti artistici e per la sterminata quantità di suggestioni, piste e percorsi che solcano la sua opera cinematografica e teatrale. Allo stesso tempo egli pone il suo patrimonio culturale in costante relazione con l'impegno civile e con la necessità di riflettere da uomo libero sugli interrogativi e le incognite del suo tempo. Il volume che qui si presenta nasce dal convegno di studi "Luchino Visconti, la macchina e le muse" (26-28 ottobre 2006) che il DAMS dell'Università di Torino ha voluto dedicare al grande regista di cinema, teatro, opera e balletto, nel centenario della nascita e nel trentennale della morte. Il volume è suddiviso in quattro sezioni - "Cinema, Musica, Letteratura, Teatro" - funzionali ad una lettura più sistematica dell'opera di un autore che, come pochi altri, ha saputo sperimentare tutte le forme spettacolari coniugando, in un vasto orizzonte, ambiti molto diversi, dalla storia al mito, dalla letteratura all'arte e alla musica.
Wie kann das ein Artemidorus-Papyrus sein? Ma come fa a essere un papiro di Artemidoro? Ediz. italiana, inglese, francese e tedesca
editore: Edizioni di pagina
pagine: 210
Questa dotta polemica fa riflettere sui criteri della 'veridicità' e della falsificazione dei reperti antichi: quanto vi influ
Antigone volti di un enigma. Da Sofocle alle Brigate Rosse
di Roberto Alonge
editore: Edizioni di pagina
pagine: 394
La dialettica tra ragione di Stato e natura, dal mito all'attualità. Da 2500 anni il volto della giovinetta Antigone continua ad inquietarci per la sua enigmatica espressività: ha un profilo verginale che sembra spirare fragilità, ma anche la durezza irremovibile di chi si oppone con forza alle leggi dello Stato in nome di leggi più alte, quelle divine, che impongono la pietà per i morti. Ma per tutti i morti? Anche per i terroristi caduti per le loro battaglie? Forse sì, se è vero che negli anni di piombo, quando aveva presa la parola d'ordine né con le BR né con lo Stato, Antigone è tornata a imporsi come icona fortemente simbolica di un impegno di umanità e di garantismo intransigente. Il volume raccoglie gli atti di un convegno, promosso dal Dams dell'Università di Torino nel novembre 2007, che ha inteso riflettere su alcuni momenti di questa storia millenaria di Antigone.
Il potere della libertà. Letture di filosofia
editore: Edizioni di pagina
Il tema di questo quinto libretto della serie "Letture di filosofia" è la libertà, la drammatica tensione umana che non può concepire né infinito né bellezza né felicità senza dire "mio", senza possesso, senza lotta e senza godimento. Il testo non si occupa tanto di quale sia la natura metafisica della libertà; piuttosto si sofferma su come essa si comporti nell'applicazione politica, intendendo questo termine nel suo senso originario di interesse per la vita comune della società e quindi dello Stato. È un'analisi della libertà "in azione" che vuol far scorgere al suo fondo anche le grandi opzioni metafisiche dalle quali si origina e che sottendono la visione della società. Tutti, seppure in accezioni molto diverse, affermano, sostengono e difendono la libertà come la sostanza e il motore di noi esseri umani e del nostro vivere insieme. tuttavia, ciò che s'intende con questo termine è spesso ambiguo e, alle volte, contraddittorio. Questo volumetto vuole essere un aiuto per chiarire tali significati, attraverso i consueti riferimenti testuali.
Ortensio Lando. Novelle
di Davide Canfora
editore: Edizioni di pagina
pagine: 120
'Qualunque cosa fai, la fai a te stesso'. Sapienza erudita e saggezza popolare, realismo e fiaba, divertimento letterario e volontà pedagogica convivono armoniosamente in questa breve raccolta di novelle (di cui si fornisce la prima edizione moderna integrale), composta da uno degli autori più disinvolti ed enigmatici del Rinascimento italiano. La piacevolezza del racconto mira ad un intento didascalico 'alto', in una dimensione morale che condensa con straordinaria efficacia cultura umanistica e spiritualità cristiana. Davide Canfora (1973) insegna Filologia italiana all'Università di Bari. Tra le sue pubblicazioni: le edizioni critiche del De infelicitate principum e del De vera nobilitate di Poggio Bracciolini (Roma 1998 e 2002); il saggio La libertà ai tempi dell'Inquisizione (Milano 1999); l'edizione della controversia tra Poggio e Guarino Veronese su Cesare e Scipione (Firenze 2001); una silloge degli Adagia di Erasmo da Rotterdam (Roma 2002); il volume Prima di Machiavelli. Politica e cultura in età umanistica (Roma-Bari 2005).
Bellezza e realtà. Letture di filosofia
editore: Edizioni di pagina
pagine: 136
Dopo il primo libro di "Letture di filosofia" sul tema di "Finito infinito", apparso in questa stessa collana, il secondo appu
Cézanne estremo. 1899-1906: opere, lettere, testimonianze
editore: Edizioni di pagina
pagine: 116
"Vi volevo dire la verità in pittura, e ve la dirò" (Cézanne). Un percorso visivo della produzione dell'ultimo Cézanne guidato dalle sue stesse parole (attraverso brani dal suo epistolario) e le testimonianze dei suoi amici. Questo lavoro è il frutto di due conferenze su Cézanne, tenute in varie città italiane. L'idea di farne un piccolo libro nasce dal desiderio di riproporre il pensiero di Cézanne a tutti i giovani che oggi hanno scelto di seguire le sue orme, nel senso di essere pittori, scultori, insomma artisti nell'accezione più larga della parola. Perché Cézanne, più che un teorico dell'arte, è un maestro di metodo. E dalla contiguità con le sue immagini e con le sue parole (alla riproduzione di 41 dipinti dell'ultimo periodo creativo sono affiancati brani di sue lettere e testimonianze di suoi contemporanei) c'è solo da guadagnare in coscienza e in lucidità, qualunque esperienza si voglia percorrere. Il volume si completa con la ripubblicazione della recensione che Giovanni Testori scrisse per il "Corriere della Sera", in occasione della celebre mostra parigina del 1978 dedicata all'ultimo Cézanne.