Edizioni di pagina
Nel cantiere della modernità. Storia, memoria, identità
di Danilo Zardin
editore: Edizioni di pagina
pagine: 266
Il mondo moderno si è edificato nel corso dei secoli, poggiando sulle fondamenta delle civiltà fiorite ai bordi del Mediterran
L'apparire del bene. Metafisica e persona in Antonio Pérez S. J. (1599-1649)
di Gian Pietro Soliani
editore: Edizioni di pagina
La Scolastica gesuitica è oggetto da qualche tempo di una certa attenzione, soprattutto per i suoi legami con la filosofia mod
Dove non c'è, lì è la vita
di Giovanni Cera
editore: Edizioni di pagina
pagine: 152
L'accoglienza e il merito; il sacro come limite e opportunità; il giusto e l'ingiusto, l'alimentazione e la libertà; il tempo
Il ladro di ombre
di Verónica Cantero Burroni
editore: Edizioni di pagina
pagine: 96
L'autrice, ragazza lei stessa, riesce a dare volto e cuore ai suoi coetanei schizzandone, velocemente, tratti e fisionomie in un racconto che si muove a metà strada tra fantasia e realtà. Il ladro di ombre è una spy story calata in un'atmosfera decisamente surreale, nella quale l'incrocio tra immaginazione e realtà è oggetto di continue sorprese. L'idea di fondo - il furto delle "ombre" da parte di Roby Pérez, il campione sportivo che deve in qualche modo mantenere la famiglia - rivela il "mondo" di Veronica: la scuola, gli amici, il modo di comunicare dei ragazzi d'oggi, la passione per il calcio, vitale in Argentina. Età di lettura: da 11 anni.
Gli spettacoli di Odino. La storia di Eugenio Barba e dell'Odin Teatret
di Franco Perrelli
editore: Edizioni di pagina
pagine: 174
Un'esigenza permanente. Un'idea di Cesare Pavese
di Valerio Capasa
editore: Edizioni di pagina
pagine: 180
Qualcuno ci ha mai promesso qualcosa? E allora perché attendiamo?" (Cesare Pavese) A cent'anni dalla nascita, questo libro prova a offrire un'idea sintetica di Cesare Pavese, rimettendo a fuoco le categorie fondamentali che emergono dai suoi testi. L'ipotesi dell'"esigenza permanente", che utilizza la definizione che Pavese dava di se stesso, permette di comprendere le sue pagine molto meglio rispetto alla diffusa ipotesi del "vizio assurdo", secondo cui egli si autodistrugge per il fatto stesso di cercare "quid sit veritas" e di non rinchiudersi nel breve orizzonte della letteratura o della politica. La tragedia di Pavese non è stata cercare bensì non trovare una risposta adeguata al "mestiere di vivere", alla grande "smania" con cui l'Odisseo dei "Dialoghi con Leucò" insegue imperterrito l'isola del suo destino,senza accontentarsi, come vorrebbero gli "individui autosufficienti", di un'isola e di una menzogna qualsiasi. Per lui l'uomo, "essendo soltanto mistero, attende da noi la percossa e la mano, attende di essere svegliato e tormentato, messo di fronte al suo dolore e al suo mistero".
Errare è umano. Letture di filosofia
editore: Edizioni di pagina
pagine: 144
Letture da Parmenide, Gorgia, Platone, Aristotele, Agostino, Erasmo, Lutero, Bacone, Descartes, Heidegger, Popper, Arendt, Kuhn.
Finito infinito. Letture di filosofia
editore: Edizioni di pagina
pagine: 128
Com'è che noi, esseri finiti, siamo "capaci" dell'infinito? Un percorso fatto di tentativi, di suggerimenti, di ipotesi e di verifiche sul tema "finito infinito", il cui punto focale è quello di considerare i due termini non più come termini da poter (o non poter) connettere, ma come un unico fenomeno: una sorta di endiadi del pensiero, così come si fa riconoscere nell'esperienza. Un avvio di ricerca attraverso i testi di Tommaso d'Aquino, Cusano, Bruno, Descartes, Pascal, Kant, Hegel, Leopardi, Nietzsche, Peirce, Russell, Wittgenstein, Heidegger. In questa nuova edizione la formula è quella di un percorso dialogico attraverso alcune posizioni di pensiero che si sono rivelate paradigmatiche nella nostra cultura. Due novità: un dialogo con Enrico Berti (Università di Padova), uno dei massimi antichisti italiani e tra i più accreditati studiosi di Aristotele a livello mondiale, e il contributo dello storico dell'arte Alessandro Rovetta (Università Cattolica di Milano), per un percorso attraverso alcuni dei capolavori di Michelangelo Buonarroti, in cui si evidenzia un rapporto stringente tra il finito, il non-finito e l'infinito.
La terra della sera. Scritti di Par Lagerkvist
editore: Edizioni di pagina
pagine: 140
L'ultima opera teatrale, l'ultima raccolta poetica, l'estremo tentativo di narrazione del premio Nobel norvegese, per la prima volta pubblicati in Italia in una traduzione diretta dalla lingua svedese. È stato scritto che tutta l'opera di Lagerkvist sembra scossa per "l'urto dell'esigenza di significato" e consiste infatti di una oscillazione tra fede e dubbio, sempre a un passo da Dio, ora a meno di un passo da un nume perfino pregato e implorato e, subito dopo, avvertito come un'impossibilità, un vuoto, ma pregnante. Questo Dio sfuggente si presenta in molteplici apparenze nell'opera di Lagerkvist, esplorato, si direbbe, in tutte le sue possibili concezioni e figurazioni, con un accanimento e una profondità vertiginosa, che si fa particolarmente lancinante nei suoi ultimi scritti, che qui presentiamo: il dramma Fate vivere l'uomo (1949), la straordinaria silloge poetica La terra della sera (1953), l'abbozzo di narrazione Il dio solitario (primi anni Settanta).
La regia teatrale. Specchio delle brame della modernità
editore: Edizioni di pagina
pagine: 336
Quello del regista - prima di essere un'arte - è forse solo un nuovo mestiere, articolazione dell'industria dello spettacolo in via di formazione nel corso dell'Ottocento, soprattutto a Parigi, capitale europea del teatro? Il convegno sulla regia del 2006 - organizzato dal Dams dell'Università di Torino -, di cui questo volume propone gli atti, ha voluto indagare, in un'ampia prospettiva internazionale e tenendo presente una molteplicità d'inedite articolazioni storiografiche, di approcci di studi e di metodologie operative, la complessità di un fenomeno che, sempre più, si avverte capitale non solo per la definizione di settoriali categorie della scena novecentesca, ma anche per la genesi dello spettacolo moderno nella sua generalità. Interventi di: Giovanna Zanlonghi, Cristina Grazioli, Elena Randi, Franco Perrelli, Jean Chothia, Claudio Longhi, Paolo Gallarati, Armando Petrini, Roberta Gandolfi, Franco Ruffini, Mirella Schino, Bent Holm, Sven Heed, Jorge Silva Melo.