Gran via
Prima c'era il mare
di Tomas Gonzalez
editore: Gran via
pagine: 142
J. ed Elena decidono di lasciare Medellín, gli agi e gli eccessi della città per stabilirsi in una proprietà lontana da tutto e iniziare così una nuova vita in una casa di fronte al mare, su una remota e selvaggia costa tropicale nel nord della Colombia. Ribelli e bohémien, i due giovani inseguono il sogno primigenio dell'evasione, di una vita autosufficiente, di un contatto più profondo e autentico con la natura. Ma le piccole, inevitabili sconfitte a cui andranno incontro, il clima brutale e il rapporto difficile, teso, presto insanabile, con la popolazione locale faranno scivolare la coppia in una realtà di crescente malessere, trasformando la loro ostinata ricerca del paradiso perduto in un inferno di insensatezza e di deriva. Basato su un fatto realmente accaduto, "Prima c'era il mare" è il drammatico e mordace racconto di un inganno, una riflessione sulla violenza dei rapporti umani e l'idea che l'uomo possa controllare il proprio destino.
La sfilata dell'amore
di Sergio Pitol
editore: Gran via
pagine: 254
Messico 1942. Il Paese ha da poco dichiarato guerra alla Germania e una strana e variegata folla di personaggi invade la capitale: comunisti tedeschi, repubblicani spagnoli, agenti dei più svariati servizi segreti, ricchi finanzieri ebrei. Molti di questi animano il salotto dell'ambiziosa Delfina Uribe, la cui casa è considerata un pericoloso focolaio di corruzione rivoluzionaria. Ma quando una sera il giovane rifugiato austriaco Erich Maria Pistauer viene ucciso uscendo da una festa che si svolgeva nel lussuoso Palazzo Minerva, Delfina sostiene di non averlo mai conosciuto. Miguel Del Solar, all'epoca solo un bambino, conserva nella memoria quell'omicidio insoluto, e ormai adulto, e dopo diversi anni passati all'estero, ritorna in Messico deciso a scoprire la verità, ormai diventata storia. S'immerge così in un labirinto di ipotesi, in una galleria di stravaganti personaggi ognuno dei quali ricorda di aver visto o sentito una storia diversa. "La sfilata dell'amore" è un viaggio nel Messico pittoresco e cosmopolita degli anni Quaranta, un'insolita detective story, una divertente commedia degli equivoci che conferma Sergio Pitol come uno dei più importanti scrittori latinoamericani.
Ballata per mia madre
di Julián Herbert
editore: Gran via
pagine: 218
Guadalupe Chàvez è stata in gioventù una donna bella che ha vissuto una vita avventurosa fuori dagli schemi. Prostituta per necessità, ha condotto con sé i figli nel suo peregrinare attraverso il Messico, in una lotta costante per difendere la dignità della vita. Ma ora la malattia incurabile della donna impone al figlio-narratore ormai adulto un esercizio autobiografico. Il tempo morto in ospedale accanto al letto della madre diventa creativo, verità e finzione si fondono e la malattia si trasforma in metafora della scrittura, in occasione per confrontarsi con i propri ricordi, con un Messico violento e pieno di contraddizioni, e con un rapporto, quello madre-figlio, conflittuale e a lungo negato. "Ballata per mia madre" è un viaggio genuino e febbrile nel concetto di famiglia, è la radiografia di un Paese e dei suoi fantasmi culturali, ma è anche un racconto intimo narrato con rabbia e dolorosa dolcezza.
Se vivessimo in un paese normale
di Juan P. Villalobos
editore: Gran via
pagine: 125
Lagos de Moreno, Messico, fine anni Ottanta: in una catapecchia alla periferia del paese vivono il tredicenne Oreste e la sua scombinata famiglia. Il padre, professore di educazione civica, predica le virtù elleniche e si esercita ogni sera nell'arte dell'insulto ai politici, mentre la madre sforna quesadillas a ciclo continuo nel tentativo di sfamare la numerosa prole, "esseri semirrazionali oscillanti tra i quindici anni di Aristotele, il maggiore, e i cinque dei finti gemelli, Castore e Polluce". Un giorno, Oreste diviene testimone della rivolta che paralizza il suo paese dopo l'ennesima frode elettorale. Nel caos Castore e Polluce scompaiono, spingendo così Oreste e Aristotele ad allontanarsi anch'essi per cercare i finti gemelli. È l'inizio di un'avventura picaresca che porterà Oreste a imbattersi in processioni di pellegrini e in un politico che lo educherà alla seducente arte della menzogna, un percorso visionario al termine del quale il nostro piccolo eroe imparerà qualcosa sulla lotta di classe, la realtà e il potere della fantasia. Racconto lucido ed esuberante, che ricalca, in chiave surreale, la struttura di una tragedia greca, "Se vivessimo in un paese normale" è una critica alla società messicana che diventa parabola universale e che suggerisce uno spazio di ribellione all'assurdità del presente.
Figli e pianeti
di Clemens J. Setz
editore: Gran via
pagine: 110
Renè Templ è un individuo pauroso, un padre inetto, un marito che tradisce la moglie. Ossessionato dal proprio corpo e dalle sue manchevolezze, si rifugia nella letteratura, trovando un mentore, e una figura paterna sostitutiva, nell'anziano filosofo Karl Senegger. Ed è a questo rapporto quasi morboso che egli sacrifica le proprie responsabilità verso la moglie e il figlio. Ma anche Karl Senegger è a sua volta un padre assente, troppo egocentrico per accorgersi del figlio, il geniale Victor. Un'anima fragile e sensibile, Victor, quasi un Kafka del giorno d'oggi, anch'egli tuttavia incapace di instaurare un legame positivo con Andreas, il figlio della fidanzata Nina, ragazza madre. Come pianeti orbitanti che si avvicinano al lettore e si lasciano scrutare per un momento, i protagonisti di questo romanzo compongono una galassia di padri e figli allo sbando. Tormentati, impauriti, a volte grotteschi, sempre inadeguati, su di essi Clemens J. Setz, costruisce un testo lunare, malinconico, umanissimo, un debutto letterario che sorprende per precisione ed equilibrio.
Gioventù dorata. Tre vite nella Francia della Belle Époque
di Kate Cambor
editore: Gran via
pagine: 377
Il figlio del popolare scrittore Alphonse Daudet, ìa nipote prediletta dell'immortale Victor Hugo, il figlio del neurologo Jean-Martin Charcot, mentore di Sigmund Freud: Leon, Jeanne e Jean-Bàptiste sono gli eredi dei più celebrati uomini della Francia dell'Ottocento. I tre, amici d'infanzia, crescono ammirando i loro illustri predecessori, condividendo la loro brillante e sfarzosa vita. Ma lo scoppio del primo conflitto mondiale, così come il trauma per la perdita dei loro cari, li rendono individui disorientati, delusi da quel progresso che tante speranze aveva suscitato nei rispettivi genitori. Le vite intrecciate dei tre giovani diventano così il ritratto di un'intera generazione trascinata dagli eventi, in anni di follia e di crisi profonda, dallo sfavillio della Belle Epoque alla ferita della guerra. Kate Cambor, con una ricostruzione raffinata e scorrevole, cattura le loro speranze e le disillusioni, ci racconta gli incontri, gli amori, gli idilli, e poi gli inganni e i tradimenti, in un alternarsi di scene e situazioni: dai salotti letterari di Zola, Turgenev e Flaubert allo scandalo di Panama, dall'affaire Dreyfus alla nascita della moderna psicanalisi.
Il morto di Passy
di Bongartz Barbara
editore: Gran via
pagine: 140
Barbara Bongartz è la figlia insicura di una coppia litigiosa
Ricerca sul campo
di Mischa Berlinski
editore: Gran via
pagine: 420
Quando il giovane Mischa Berlinski decide di seguire la compagna in Thailandia per lavoro, immagina per sé un periodo di riposo, fatto di occasionali corrispondenze giornalistiche e immersioni nell'esotica cultura locale. Ma la storia di Martiya van der Leun, antropologa americana suicidatasi nel carcere thailandese dove scontava una condanna per omicidio, risveglia la sua curiosità, che non tarda a tramutarsi in ossessione. Alla ricerca di qualsiasi indizio che possa rivelare i dettagli del crimine commesso dalla studiosa, deciso a seguire ogni possibile pista, Mischa raccoglie testimonianze, lettere, ricordi dai quali a poco a poco emergono la figura della misteriosa Martiya, la sua biografia, il percorso che l'ha condotta sulle montagne della Thailandia del Nord per studiare l'oscura tribù dei Dyalo e lì subire la fascinazione del dyal, il rituale pagano della semina del riso. Mischa, nel tentativo di sottrarre la storia di Martiya all'oblio, finisce così con lo svelare la fitta trama dei legami tra la donna e la famiglia della sua vittima, i Walker, una dinastia di missionari che in Thailandia aspetta la fine del mondo.