Gran via

Niente è cruciale

di Pablo Gutiérrez

editore: Gran via

pagine: 208

15,00

Uomo senza nome

di Toro Suso De

editore: Gran via

pagine: 303

È notte in un ospedale di Santiago di Compostela, il silenzio è rotto dalle parole di un anziano in fin di vita
18,00

Unplugged

di Del Llano Eduardo

editore: Gran via

pagine: 141

I beatles, la burocrazia cubana, una mela che rischia di distruggere i principi della fisica moderna, i sex-toys, un gruppo di
12,50

Principianti. Inventario di inizi senza lieto fine

di Albero Miguel

editore: Gran via

pagine: 207

Questo romanzo di Miguel Albero, che funziona come una raccolta di racconti, è un catalogo di personaggi "afflitti dal mal del
16,00

La croce di Nele

di Janesch Sabrina

editore: Gran via

pagine: 224

16,00
16,00

L'illusione monarca

di Marcelo Cohen

editore: Gran via

pagine: 135

Cosa accadrebbe se le porte di un carcere fossero aperte dando ai detenuti l'illusione di poter evadere e se l'unico ostacolo che impedisse la loro fuga fosse l'incertezza unita alla paura? Ne "L'illusione monarca" di Marcelo Cohen, uno dei grandi maestri della letteratura argentina contemporanea, il carcere è una spiaggia delimitata da alti muraglioni che si inoltrano per centinaia di metri nel mare e lì si interrompono, lasciando uno spazio aperto all'immaginazione dei reclusi. Il mare diviene così orizzonte di possibile fuga, ostacolo da superare che si frappone al mondo reale, ma anche limite che si trasforma in morte perché quanti provano a scappare affrontandolo vengono per lo più restituiti alla spiaggia senza vita, alimentando i timori di quelli che restano. Di fronte a un mare che confonde e ispira, abbandonati "tra la libertà dell'ozio e l'equivoca frustata di un orizzonte libero", i detenuti oscillano tra rassegnazione e speranza, follia e ragione.
14,00

La sfilata dell'amore

di Sergio Pitol

editore: Gran via

pagine: 254

Messico 1942. Il Paese ha da poco dichiarato guerra alla Germania e una strana e variegata folla di personaggi invade la capitale: comunisti tedeschi, repubblicani spagnoli, agenti dei più svariati servizi segreti, ricchi finanzieri ebrei. Molti di questi animano il salotto dell'ambiziosa Delfina Uribe, la cui casa è considerata un pericoloso focolaio di corruzione rivoluzionaria. Ma quando una sera il giovane rifugiato austriaco Erich Maria Pistauer viene ucciso uscendo da una festa che si svolgeva nel lussuoso Palazzo Minerva, Delfina sostiene di non averlo mai conosciuto. Miguel Del Solar, all'epoca solo un bambino, conserva nella memoria quell'omicidio insoluto, e ormai adulto, e dopo diversi anni passati all'estero, ritorna in Messico deciso a scoprire la verità, ormai diventata storia. S'immerge così in un labirinto di ipotesi, in una galleria di stravaganti personaggi ognuno dei quali ricorda di aver visto o sentito una storia diversa. "La sfilata dell'amore" è un viaggio nel Messico pittoresco e cosmopolita degli anni Quaranta, un'insolita detective story, una divertente commedia degli equivoci che conferma Sergio Pitol come uno dei più importanti scrittori latinoamericani.
16,00

La città che il diavolo si portò via

di David Toscana

editore: Gran via

pagine: 283

Polonia, 1945. Dopo l'occupazione tedesca, Varsavia è una città annientata, abitata da gente che ha perso quasi tutto e che ora deve dare un senso alla propria esistenza. Non basta sognare un futuro possibile, occorre sopravvivere e farlo tra le macerie è impresa da veri eroi. Ed eroi sono i quattro amici scampati a una retata che vagano per le strade della capitale, tra i fumi dell'alcol, uomini capaci di trovare la bellezza nascosta tra gli edifici distrutti, nei cimiteri o nella strana amicizia che li unisce nella rovina. Un prete cattolico, un aspirante bidello, un becchino e un uomo con l'eterna faccia da bambino affrontano il loro personale inferno quotidiano con un commosso e irriverente inno etilico alla vita. David Toscana reinventa una città ferita dove la dura realtà è superata grazie all'immaginazione, al ricordo e a una buona dose di alcol.
16,00

Ballata per mia madre

di Julián Herbert

editore: Gran via

pagine: 218

Guadalupe Chàvez è stata in gioventù una donna bella che ha vissuto una vita avventurosa fuori dagli schemi. Prostituta per necessità, ha condotto con sé i figli nel suo peregrinare attraverso il Messico, in una lotta costante per difendere la dignità della vita. Ma ora la malattia incurabile della donna impone al figlio-narratore ormai adulto un esercizio autobiografico. Il tempo morto in ospedale accanto al letto della madre diventa creativo, verità e finzione si fondono e la malattia si trasforma in metafora della scrittura, in occasione per confrontarsi con i propri ricordi, con un Messico violento e pieno di contraddizioni, e con un rapporto, quello madre-figlio, conflittuale e a lungo negato. "Ballata per mia madre" è un viaggio genuino e febbrile nel concetto di famiglia, è la radiografia di un Paese e dei suoi fantasmi culturali, ma è anche un racconto intimo narrato con rabbia e dolorosa dolcezza.
14,50

Se vivessimo in un paese normale

di Juan P. Villalobos

editore: Gran via

pagine: 125

Lagos de Moreno, Messico, fine anni Ottanta: in una catapecchia alla periferia del paese vivono il tredicenne Oreste e la sua scombinata famiglia. Il padre, professore di educazione civica, predica le virtù elleniche e si esercita ogni sera nell'arte dell'insulto ai politici, mentre la madre sforna quesadillas a ciclo continuo nel tentativo di sfamare la numerosa prole, "esseri semirrazionali oscillanti tra i quindici anni di Aristotele, il maggiore, e i cinque dei finti gemelli, Castore e Polluce". Un giorno, Oreste diviene testimone della rivolta che paralizza il suo paese dopo l'ennesima frode elettorale. Nel caos Castore e Polluce scompaiono, spingendo così Oreste e Aristotele ad allontanarsi anch'essi per cercare i finti gemelli. È l'inizio di un'avventura picaresca che porterà Oreste a imbattersi in processioni di pellegrini e in un politico che lo educherà alla seducente arte della menzogna, un percorso visionario al termine del quale il nostro piccolo eroe imparerà qualcosa sulla lotta di classe, la realtà e il potere della fantasia. Racconto lucido ed esuberante, che ricalca, in chiave surreale, la struttura di una tragedia greca, "Se vivessimo in un paese normale" è una critica alla società messicana che diventa parabola universale e che suggerisce uno spazio di ribellione all'assurdità del presente.
13,00

Lasciarsi cadere

Racconto da un mondo minore

di Schwaiger Brigitte

editore: Gran via

pagine: 136

11,80