Iacobellieditore
Sotto la pelle dell'orsa
di Roberta Mazzanti
editore: Iacobellieditore
pagine: 65
Due brevi testi di scrittura tra il memoir e la riflessione sull'esser donne nel XXI secolo. "Il dono effimero della bellezza" si addentra nel significato, e l'uso, della bellezza del corpo giovane inalberato dalla generazione delle ragazze degli anni Cinquanta, della sua potenza e della sua fragilità nell'impatto con una cultura delle madri fatta ancora di pudore e cautela. Delle difficoltà di gestirla, quella bellezza, tra ostentazione e nascondimento, a volte fino alla tentazione di cancellarla con il rifiuto del cibo. In "Quell'andatura incerta" c'è una figlia che osserva, ricorda, si sdoppia, allontana e ritrova la propria madre, e nell'andirivieni vuole capire qualcosa di entrambe. Perché lì, in quei passi incerti e incessanti dall'una all'altra, stanno nodi profondi: nella lunga storia di figlia e di madre che rivela anche a se stessa, l'autrice cerca di dire un intreccio di sentimenti che coinvolge altre donne, diverse per età e per scelte di vita. Un racconto personale, concreto, diretto e consapevole che ogni legame amoroso è un lavoro paziente e intelligente di strappi e ricuciture.
La mente virtuale
di Giulio De Martino
editore: Iacobellieditore
pagine: 132
Hamelin è un paese senza futuro: i suoi bambini sono stati rapiti da un pifferaio magico che si chiama monitor. Da alcuni decenni Hamelin è ovunque. I new media digitali attirano i sensi e la mente - soprattutto dei bambini e degli adolescenti - assorbendoli completamente: il monitor è il padrone della loro mente. Col passare degli anni diventano selvatici e imprevedibili, agitati da pulsioni enigmatiche e violente, indisciplinati e fragili. Il processo dell'alternarsi generazionale, la ciclicità del divenire sociale sembrano messi a repentaglio. Che ne sarà della generazione che cresce guardando schermi che restituiscono una realtà virtuale potenzialmente sconfinata? Quali relazioni all'altro innesca l'essere "connessi" senza soluzione di continuità? Quella mente virtuale - di cui le innovazioni tecnologiche ci stanno fornendo la nuova sintassi - rimescola le nostre carte: gli strumenti e le forme del lavoro critico ereditati dal Novecento vanno ripensati per entrare più a fondo in un presente che potremmo definire post-moderno, o con più forza, post-umano.
Le lettere del mio nome
di Grazia Livi
editore: Iacobellieditore
pagine: 253
"La mia vita è una storia di parole pensate", affermava Grazia Livi, giornalista, raffinata scrittrice e acuta critica letteraria. E con le parole e le vite di alcune delle maggiori figure del Novecento - Simone de Beauvoir, Colette, Virginia Woolf, Gertrude Stein, Gianna Manzini, Ingeborg Bachmann, Anna Frank, Anna Banfi, Carla Lonzi, Agnes Bojaxhui (madre Teresa di Calcutta) - si confronta in "Le lettere del mio nome", romanzo-saggio - o "saggio narrante", come lo hanno definito alcuni critici - che le valse il Premio Viareggio nel 1991 non solo per l'originalità dell'impianto narrativo ma anche per la sua forte cifra anticipatrice di una modalità del discorso critico in cui chi scrive non ha paura di mettersi in gioco in prima persona. Perché per una scrittrice, che ritiene che la parola scritta sia "un incanto", le parole dell'altra - delle altre - sono, possono essere, altrettante tappe di un percorso di consapevolezza di sé e di un autonomo sguardo sul mondo. Livi ci offre così un'autobiografia intellettuale nel suo divenire, il resoconto di una costruzione dell'io individuale che mantiene un forte aggancio con quel "noi"- le donne - emerso con forza nel contesto culturale e politico del secondo dopoguerra a partire dalla pubblicazione de "Il secondo sesso", inaudita cartografia del ruolo materiale e simbolico, della secondarietà, del non-soggetto femminile nel mondo patriarcale. Postfazione di Liliana Rampello.
Outsider. Otto imprese leggendarie per sperare in un calcio migliore
di Diego Mariottini
editore: Iacobellieditore
pagine: 173
8 storie, 8 squadre cui nessuno dava credito e invece: l'Atalanta, allora in serie B che è quasi finalista nella Coppa delle Coppe (oggi sostituita da Europa League); il Nottingham Forest che in due anni arriva alla conquista della Coppa dei Campioni (attuale Champions League) dalla Second Division inglese; la Roma semifinalista di Coppa delle Coppe contro ogni pronostico; l'Athletic Bilbao che stupisce tutti sfiorando la conquista della Coppa Uefa (oggi sostituita da Europa League); il Torino di Mondonico, a cui solo la malasorte e un Ajax cinico, impediscono di vincere la Coppa Uefa; la Danimarca che vince, incredibilmente, i Campionati europei; la Lazio, semifinalista di Coppa Uefa, nonostante l'assenza di un presidente e con una società sull'orlo del fallimento e infine il Bastia che, pur essendo una piccola formazione, arriva a disputare la finale di Coppa Uefa contro il Psv Eindhoven, dopo aver eliminato squadre sulla carta molto più forti. Prefazione di Roberto Mancini.
Liriche del Cinquecento
editore: Iacobellieditore
pagine: 377
Questa antologia presenta i testi di otto poetesse uscite dalla loro ombra secolare, inspiegabilmente seguita alla fama e alla
Il piccolo libro di... pasta amore e fantasia
di Anna M. Cosmai
editore: Iacobellieditore
pagine: 211
Ricette per cucinare paste sfiziose: con verdure, carni, formaggi, pesce e spezie, da preparare al forno, in insalata e sui fornelli.
Tre donne sull'isola
editore: Iacobellieditore
pagine: 125
Lili, Clara e Ilaria si trovano riunite per caso nell'eccezionalità di un ambiente estremo: un'isola deserta per l'inverno, piccola, scogliosa, battuta da un mare implacabile e magnifico. Lontane dalle loro vite quotidiane, isolate e prive di quei legami che reggono la trama di ogni esistenza ma che a volte rendono difficile pensarsi per quello che si è o si vuol diventare. Un diario a tre voci, in cui ciascuna scrittrice ha continuato la narrazione dal punto in cui l'altra l'ha interrotta, senza che la trama fosse stabilita in partenza. Come in un gioco di ruolo, o meglio di relazione. Incontro, confronto, scontro?
La storia di uno è la storia di tutti
di Angela Lanza
editore: Iacobellieditore
pagine: 166
Interviste e storie di vita di migranti sbarcati a Lampedusa dal 2003 fino al grande naufragio del 3 ottobre 2013 dove persero la vita oltre 400 persone. L'esperienza della psichiatra Enza Malatino ci fa conoscere racconti di egiziani, tunisini, palestinesi, tutti diversi ma di eguale disperazione e dolore. Come il ragazzo che non saluta la madre prima di partire, unico lancinante ricordo di sei mesi di viaggio; un giovane palestinese che parla di libertà, di diritti, di morte e di annientamento; come i bambini che crescono senza infanzia e come la loro musica sia esclusivamente quella delle mitragliatrici. "Mi risposero che per loro la morte è compagna di vita, che uscendo per la strada rischiano di essere ammazzati più volte al giorno, rischiano di morire di fame e vedono così morire i loro figli, fratelli, padre e madre, che morire in mare o al loro paese non fa molta differenza. Almeno così - dissero - abbiamo un filo di speranza". Il libro si conclude con la Carta di Lampedusa. Con un contributo di Fulvio Vassallo Paleologo e con una testimonianza di Enza Malatino.
Slow life. Del vivere lento, sobrio e contento
di Sonia Savioli
editore: Iacobellieditore
pagine: 142
Con una scrittura ironica e scanzonata, questo libro ci accompagna in un percorso per ricordare le nostre radici, le gioie vere e i veri tesori della vita. Cose semplici per vivere bene, che ci aiutano anche a risparmiare, cosa non da poco in questo momento di crisi. Basta schiarire la mente dalle nebbie della competizione e del consumismo per ritrovare il "tempo che non fugge", quello scandito dal giorno, dalla notte e dalle stagioni. Il tempo di una tisana bevuta chiacchierando coi vicini; di un libro letto ad alta voce la sera ai propri familiari; di un thermos di buon caffè diviso coi compagni di lavoro; il tempo di un viaggio in treno; il tempo di cantare insieme agli amici. Il tempo che sempre ritorna e dal quale noi siamo fuggiti. Sonia Savioli ci dà pratici suggerimenti per trasformare una situazione difficile in una nuova opportunità, per far diventare la nostra vita più umana, più gioiosa e più pacifica.
La donna fantasma. Scritture e riscritture del gotico inglese
di Laura Sarnelli
editore: Iacobellieditore
pagine: 154
Ci sono figure dell'immaginario che affondano le loro radici in un lontano passato ma che tornano e ritornano in forme nuove. E che vanno dunque continuamente rilette, sottoposte a quell'operazione di "revisione" critica teorizzata da Adrienne Rich. Tale è la figura della donna morta-non morta vampire e vamp, spose cadavere, belle tenebrose - che dalle atmosfere cupe e inquietanti del gotico inglese si ripresentano ancora ai nostri giorni, nel cinema di Alfred Hitchcoch, Tim Burton e di David Lynch oltre che in innumerevoli prodotti televisivi e nei fumetti. Partorite dall'ossessione maschile nei confronti di una femminilità minacciosa, le varie Christabel (S.T. Coleridge), Camilla (J.S. Le Fanu), Ligeia (E.A. Poe) sembrano cambiare di segno quando a scrivere di donne morte sono autrici come Daphne du Maurier o Angela Carter. Perché "colei che ritorna", figura di confine e metafora di un immaginario maschile spesso misogino, è oggetto di una rivisitazione dal punto di vista femminile che svela e smonta quel meccanismo "perturbante" che mette in scena la donna bella e melanconica, enigmatica e seducente, oggetto d'amore ma anche di repulsione per quel suo essere sempre e comunque associata alla morte.
L'effetto del jazz
di Toni Bertorelli
editore: Iacobellieditore
pagine: 101
In un vicoletto buio nel cuore di una Torino ancora segnata dalle ferite dei bombardamenti, alza le saracinesche un locale stralunato: lo Swing Club. Al posto dei tavoli ci sono dei banchi di scuola, la cucina è sgangherata, ma il palco è grande abbastanza per ospitare un pianoforte e una batteria. Siamo nei primi anni Sessanta e in un attimo lo scantinato di via Bellezia diventa il luogo di ritrovo di una gioventù ribelle e amante della notte, unita dai suoni acidi e dissonanti del bebop. Sulla scena non sono comparsi ancora i rocchettari e i sessantottini, ma il movimento studentesco e gli operai torinesi sono già scesi ad agitare le piazze e tanti ragazzi sono attraversati dai fervori della Beat Generation. Per chi di loro è attratto dalla sperimentazione musicale, lo Swing diventa una seconda casa dove lasciarsi andare non solo all'improvvisazione ma alla libertà sessuale e all'uso di ogni tipo di stupefacente. Questa è la storia di un gruppo di amici drogati di jazz che passava le sue serate in uno scantinato fumoso di sole due stanze, dove hanno suonato dal vivo non solo i grandi nomi del jazz italiano come Enrico Rava, Tullio De Piscopo e Romano Mussolini, ma mostri sacri del jazz internazionale come Thelonius Monk, Miles Davis, Dollar Brand e Gato Barbieri. Prefazione di Tullio De Piscopo.
Buddismo comtemporaneo. 48 koan per donne e uomini d'oggi
di Engaku Taino
editore: Iacobellieditore
pagine: 172
Lo zen è una pratica esistenziale che affonda le radici in una particolare forma di buddismo cinese: il chan. In Giappone, il chan è diventato zen, per poi diffondersi in Oriente e arrivare fino a noi, dall'altra parte del mondo. L'essenza della pratica consiste nel realizzare il satori, ovvero l'illuminazione che permette di comprendere la vera natura di ogni uomo. Nel buddismo zen, la meditazione si accompagna alla pratica dei koan, ovvero all'esercizio dell'arte del domandarsi. Ma cosa sono i koan? Storielle, detti, spesso dialoghi in cui uno chiede e un altro risponde, ma con un paradosso che lascia di stucco. Risolvere il rompicapo è la chiave per affrontare la vita e guardare le cose dalla giusta distanza. Le ultime raccolte di koan risalgono a quasi mille anni fa e, se pure affrontano questioni intramontabili per l'uomo, lo fanno con parole e immagini del passato, comprensibili a volte solo a chi pratica in un monastero orientale. Ecco la ragione che ha spinto il maestro Engaku Taino, per la prima volta dopo secoli, a comporre e commentare una serie di nuovi koan pensati per chi vive in Occidente. I koan di Taino conservano la leggerezza e l'ironia della tradizione, ma hanno il merito di parlare una lingua laica, adatta a chi è immerso nella caoticità del mondo contemporaneo. Perché lo zen è una pratica dal valore universale e riuscire a svelare il codice segreto dei koan insegna ad aprire gli occhi per vivere con consapevolezza e godere della vita in ogni suo attimo.