Longo Angelo
Lecturae Dantis Lupienses (2012). Vol. 1
editore: Longo Angelo
pagine: 118
Poiché l'opera di Dante è probabilmente il più grande e solido patrimonio culturale che la letteratura del passato abbia affid
Letture classensi
editore: Longo Angelo
pagine: 106
Il volume contiene contributi di: Fabrizio Matteucci, Mirko Tavoni, Lorenzo Tomasin, Claudio Giunta, Rita Librandi, Gioacchino Chiarini.
Dante barocco. L'influenza della Divina Commedia su letteratura e cultura del Seicento italiano
di Arnaudo Marco
editore: Longo Angelo
pagine: 278
Un secolo di cooperazione edile: i muratori del ravennate dagli albori del '900 alla nascita della Iter
di Fiorenzo Landi
editore: Longo Angelo
pagine: 96
I chiostri di San Pietro a Reggio Emilia. Restauri, scoperte e rinvenimenti
di Antonella Ranaldi
editore: Longo Angelo
pagine: 139
Nei restauri compiuti dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia, nel 2004-2009, diretti da Antonella Ranaldi, autentici capolavori sono tornati alla luce. Di alcuni non si aveva alcuna conoscenza, di altri solo scarne tracce. L'attenzione va alle superfici decorate e all'architettura della prima fase cinquecentesca. Dai documenti erano noti i nomi degli artisti che lavorarono al chiostro piccolo, lo scultore Bartolomeo Spani, l'architetto Leonardo Pacchioni e il pittore Simone Fornari. Ma tutt'altra cosa è apprezzarne la qualità, dopo il rinvenimento e il restauro delle scene affrescate e delle preziose finiture picte. Nei documenti e negli esiti dell'opera si dimostra l'unità delle arti, ad un livello qualitativo che supera le aspettative, dove l'architettura sconfina nella pittura impreziosita nella sua speculare rappresentazione sulle pareti e sulle volte. Espressione di concezioni artistiche maturate sullo scorcio del primo quarto del Cinquecento. Le architetture claustrali sono state liberate dalle incongrue aggiunte, successive alla sua destinazione post unitaria a caserma; affreschi e apparati decorativi sono stati scoperti al di sotto delle ridipinture moderne, qui illustrati per la prima volta in modo completo (dopo l'anticipazione di Ranaldi 2009) nel ricco apparato di immagini che seguono il corso dei lavori e gli esiti finali nelle fotografie di Andrea Santucci.
I medici e la cultura medica a Ravenna. Dall'età romana a quella contemporanea
di Romano Pasi
editore: Longo Angelo
pagine: 576
Dopo l'imponente volume dedicato alla "Millenaria storia ospedaliera di Ravenna" con il quale Guido Pasi ha, con un lavoro di ricerca e documentazione durato oltre vent'anni, ripercorso la storia della nostra città sotto questo aspetto, l'autore ha terminato questo lavoro dedicato ai "Medici e la cultura medica a Ravenna", con il quale ricostruisce venti secoli di storia basandosi su tutte le fonti disponibili (archivi, documenti originali, fonti manoscritte e a stampa a partire dal sec. XV per arrivare al sec. XX). Partendo dal periodo romano raccoglie i nomi dei medici e le notizie a loro relative, fin da quelli della flotta di Classe, per arrivare attraverso i secoli a ricostruire la biografia dei medici di Ravenna più recenti: dal dott. Buzzi ai proff. Ortali e Fontana, dal prof. Sighinolfi al dott. Olimpio Grandi, dai proff. Grossi e Vangelista al dott. Roversi. Le biografie dei medici ravennati sono sempre precedute da un capitolo di storia degli avvenimenti che sono legati alle loro vicende. Un ampio e documentato studio è dedicato agli storici statuti ravennati là ove si occupano di igiene e sanità. Il volume è completato con ricchissimi indici dei nomi, delle fonti che permettono una agevole consultazione e ricerca. Insomma con questo lavoro, unito a quello precedentemente ricordato, Ravenna potrà vantare, come poche altre città, un panorama amplissimo e documentato non solo delle istituzioni sanitarie e ospedaliere ma anche degli uomini che hanno dedicato la loro vita alla cura.
Letture classensi
editore: Longo Angelo
pagine: 144
Il volume contiene contributi di: Fabrizio Matteucci, Marcello Ciccuto, Rossend Arqués, Claude Perrus, Johannes Bartuschat, Antonio Lanza, Christopher Kleinhenz.
I ragazzi venuti dalla terra di Israele. Luoghi e storie della brigata ebraica in Romagna
di Primo Fornaciari
editore: Longo Angelo
pagine: 129
La Brigata Ebraica, "piccolo" corpo combattente all'interno dell'Ottava Armata britannica, ha costituito la realizzazione di un grande sogno, per molti uomini e donne, nei giorni più tristi del secondo conflitto mondiale. Per i perseguitati, per i resistenti e i combattenti ebrei sparsi nelle diverse armate di tutto il mondo, per semplici contadini di kibbutz e per intellettuali europei come Hans Jonas e Hannah Arendt, la formazione della Brigata significò libertà e riscatto: poter finalmente affrontare i nazisti con una compagine armata dotata di insegne ebraiche chiaramente riconoscibili. Tutto ciò avvenne in Italia, e in modo specifico in Romagna, dove la Brigata combatté, tra il marzo e l'aprile del 1945, partecipando alla liberazione del nostro Paese. Ancora oggi, nelle nostre località, è vivo il ricordo dei cinquemila volontari provenienti dalla Terra d'Israele. Da Rimini e Imola, passando per Ravenna e il suo territorio, questo libro traccia una mappa inedita della Romagna ebraica. Un racconto per luoghi e personaggi che prova a spiegare il legame indissolubile tra la nostra terra e Israele.
L'Alighieri. Rassegna dantesca
editore: Longo Angelo
Vino e interculturalità. Ebraismo, cristianesimo e islam
di Mauro Manaresi
editore: Longo Angelo
pagine: 108
Il mondo si è rimpicciolito. Il "villaggio globale" che è venuto a crearsi implica un aumento dell'interconnessione fra gli individui e un'intensificazione degli scambi culturali. Un corretto processo di globalizzazione non deve portare all'eliminazione di tutte le differenze, perché questo significherebbe la fine dell'uomo come essere culturale; deve invece predisporci a cercare di guardare al contributo che ciascuna cultura e tradizione ha dato e può dare all'umanità. L'incontro tra le diverse culture comporta una ridefinizione dei propri confini culturali e impone il confronto con culture diverse dalla nostra. Si deve lavorare per perseguire la strada del dialogo ed evitare lo scontro. Senza dubbio per realizzare questo progetto occorre una ridefinizione della strategia e del significato del dialogo interculturale. La vite è una pianta presente in moltissime parti del mondo ed il vino, con i commerci, ha raggiunto ogni parte del globo. Ovunque sia arrivato, il vino ha trasceso l'essere un semplice alimento per diventare un elemento culturale ricco di significati simbolici e perciò, data la sua diffusione, si è ritenuto di poterlo utilizzare come elemento utile ed efficace per analizzare culture diverse dalla nostra.