Rosenberg & sellier
Il diavolo è nei dettagli. Lotta al terrorismo, ricorso alla tortura, ruolo dei medici
editore: Rosenberg & sellier
pagine: 175
Se venissimo a sapere di un ordigno collocato in una delle stazioni della metropolitana di una città italiana, saremmo dispost
L'altra verginità
di Ferdinanda Vigliani
editore: Rosenberg & sellier
pagine: 95
L'inizio dell'adolescenza, che a torto viene definita "età ingrata", è in realtà uno stato di grazia. Il desiderio, che è una forma di energia umana alta e nobilissima, si sveglia e si potenzia. Ha ancora tutte le caratteristiche del polimorfismo infantile, ma ha una forza mai sperimentata prima. È desiderio allo stato puro: desiderio per il mondo. C'è, a saperla vedere, una sapienza antica - percorre le fiabe, i miti, l'arte, le filosofie e le religioni - che di questa preziosa energia è consapevole e ne fa narrazione. Narra lo straordinario, avventuroso, pericoloso passaggio dall'infanzia all'età adulta. A undici, dodici, tredici anni, le ragazze e i ragazzi che hanno avuto la fortuna di avere una coppia genitoriale generosa e sostenente, desiderano il mondo e ancora riescono a pensare che il mondo schiuderà loro le braccia come un amico cordiale. Purtroppo il mondo di solito si incarica molto presto di rispondere, soprattutto alle ragazzine, in termini deludenti e mortificanti. Il loro desiderio viene ri-orientato in una sola direzione: il principe azzurro. Quella meravigliosa energia a trecentosessanta gradi diventa un fenomeno banalizzato e liquidato come tempesta ormonale. Gli occhi che brillavano si spengono. Questa è la vera perdita della verginità. Ma per fortuna non sempre è cosi: ci sono persone che riescono a ritrovare quella straordinaria energia e altre che sono riuscite a non perderla, che l'hanno conservata nel corso dell'età adulta e persino nella vecchiaia.
Catastrofi dell'immediatezza
editore: Rosenberg & sellier
pagine: 121
Una società dell'accelerazione, qual è la nostra, è una società che privilegia la misura temporale dell'immediatezza
In un unico mondo. Una lettura antropologica di John Searle
di Federico Scarpelli
editore: Rosenberg & sellier
pagine: 255
A partire dal 1995 John R. Searle ha elaborato quella che oggi è probabilmente la più influente teoria filosofica della società. Un'ontologia sociale che si propone di delineare la struttura di fondo delle istituzioni umane, e che in questo libro viene presa in esame dal punto di vista dell'antropologo culturale. Lontana sia dal soggettivismo dei postmoderni che dal riduzionismo dei sociobiologi, questa ontologia sociale va inquadrata all'interno di una riflessione ambiziosamente sistematica: Un complesso percorso compiuto da Searle attraverso la filosofia del linguaggio, della mente, dell'azione e della società, a stretto contatto con gli sviluppi della ricerca in campi estremamente dinamici come le neuroscienze o l'evoluzionismo. In un momento storico in cui alcuni caratteri distintivi dell'antropologia - a cominciare dalla dicotomia tra società moderne e tradizionali - sembrano sfumare, il confronto con l'ontologia sociale rappresenta un'occasione per riflettere su alcuni punti chiave dell'epistemologia delle scienze sociali e aggiornare la stessa nozione di cultura.
Che fare, quando fare, se fare. Un'indagine sui processi reconditi dell'atto volontario
editore: Rosenberg & sellier
pagine: 142
Ha ancora senso, oggi, il dibattito classico sul libero arbitrio, frutto più di preoccupazioni teologiche che non di dilemmi m
Dire l'anima. Sulla natura della conoscenza
di Donà Massimo
editore: Rosenberg & sellier
pagine: 94
Oggetto di queste pagine è l'anima, ossia la condizione di possibilità di ogni conoscenza; quella che i greci chiamavano psych
Critica della trasparenza
di Donati Riccardo
editore: Rosenberg & sellier
pagine: 205
Ci sono miti culturali che consentono di riflettere sulla modernità a partire dalle sue radici, permettendo di indagarne gli s
Antropologia di genere
di Giovanna Campani
editore: Rosenberg & sellier
pagine: 190
Un manuale snello e al tempo stesso rigoroso che ripercorre la storia di una disciplina che non ha ancora trovato adeguato spazio nelle università italiane ma si sta oggi conquistando una ribalta grazie all'interesse suscitato dagli studi sul concetto di genere. Il testo ricostruisce nascita e definizione scientifica dell'antropologia, in particolare dell'antropologia culturale e sociale, e il suo sviluppo contrassegnato da una crescente attenzione alle donne, ai ruoli femminili e maschili e alle relazioni tra i sessi, per opera sia di singoli studiosi che delle varie scuole antropologiche in diversi contesti sociali, politici e culturali, con un'attenzione particolare alle controversie contemporanee su antropologia femminista, di genere, queer. "Il genere non è un'ideologia, ma un concetto analitico, fondato su una solida ricerca scientifica, che si è sviluppato all'interno di una disciplina l'antropologia - nata per comprendere l'uomo nella sua totalità e complessità". Presentazione di Franco Cambi.
Aree interne e progetti d'area
editore: Rosenberg & sellier
pagine: 296
Il volume collettaneo raccoglie gli interventi presentati nel corso della nona edizione della Scuola di Sviluppo Locale "Sebastiano Brusco" (2014) da studiosi che in questo momento si stanno occupando del tema aree interne, sia in chiave interpretativa di lungo periodo rispetto alle dinamiche dello sviluppo economico italiano, sia in prospettiva progettuale inerente le strategie di government e governance che negli ultimi tempi hanno assunto queste formazioni socio-territoriali. Questi contributi dialogano quindi con il quadro della programmazione europea e nazionale 2014/2020 fornendo strumenti di analisi per la costruzione di efficaci politiche di sviluppo locale.
Questioni di classe. Discorsi sulla scuola
editore: Rosenberg & sellier
pagine: 189
Quattro riforme in quindici anni non hanno cambiato in meglio la scuola italiana
I sentieri della filosofia
di Sergio Givone
editore: Rosenberg & sellier
pagine: 110
Cos'è la filosofia, come nasce, come si diventa filosofi? Forse anzitutto andando alla ricerca dei linguaggi con cui si è costituita per seguirne le tracce, le interruzioni, le riprese, ripercorrendo i sentieri già tracciati o avventurandosi su quelli appena iniziati. La filosofia, come ci mostra la prospettiva ermeneutica di Givone, non è riducibile a un'univoca definizione; si costituisce appoggiandosi a qualcosa che sta al di fuori di essa, dalla poesia dei tragici greci fino ai testi che la tradizione ci ha via via consegnato come "filosofici". Non solo. La tensione tra mito e logo si ripropone, a detta dell'autore, in ogni discorso filosofico autentico. Ci sono infatti cose che hanno bisogno del logo, per essere comprese, e cose che hanno bisogno del mito, per essere dette. L'abisso che il mito ci mostra l'assunzione della colpa per un atto non voluto - è quel pensiero tragico a cui la filosofia continuamente si alimenta e che interpreta rivelando l'intreccio profondo tra filosofia, etica ed estetica. Il volume riprende le lezioni di Sergio Givone alla Scuola di alta formazione filosofica. Muovendo dall'interrogativo autobiografico su che cosa sia per lui la filosofia, e anzi più precisamente in che cosa consista la sua filosofia, l'autore dipana un viaggio affascinante che attraversando i tragici greci, Platone, Plotino, Leibniz, Hegel e Kierkegaard, ma anche scrittori come Boccaccio o Dostojewski, esplora i sentieri della filosofia...
La legittimità democratica. Imparzialità, riflessività, prossimità
di Pierre Rosanvallon
editore: Rosenberg & sellier
pagine: 311
Una mappa per orientarsi nelle trasformazioni in corso nella politica contemporanea. Questo libro di Rosanvallon (secondo di una trilogia di cui il primo e il terzo titolo sono già disponibili in lingua italiana) presenta una sintesi insieme storica e teorica di una più che trentennale ricerca intorno alla democrazia, qui a partire dalla nozione di legittimazione vista come una complessa pluralità di procedure, non riducibile al semplice raggiungimento di una maggioranza elettorale. Come mostra la postfazione di Rino Genovese, pur senza prendere congedo dal concetto di sovranità nella sua versione "repubblicana", l'autore articola e approfondisce il discorso circa quel "posto vuoto" del sovrano che, secondo il suo maestro Claude Lefort, è il tratto peculiare di una società che si voglia democratica.