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Edizioni Clichy: Sorbonne

Lou Reed. Il lato selvaggio della vita

editore: Edizioni Clichy

pagine: 128

"Queste povere righe sono solo la mia dichiarazione d'amore per un grand'uomo, Lou Reed, che ho avuto la fortuna di amare da distante e incontrare da vicino. Lou Reed non è stato solo uno fra i più importanti musicisti del secondo Novecento, una delle migliori menti del rock and roll - che, con lui più che mai è stato sesso, droga e chitarre elettriche ma pure infinitamente altro: qualcosa che gli antropologi chiamano cultura - e, insieme, un essere umano eccezionale. Almeno io, da un lontano non troppo lontano, l'ho percepito così e così cercherò di restituirlo ai miei venti manzoniani lettori. Che prego di non cercarlo in queste mie parole lungo la strada di aneddoti, eccessi, glorie planetarie, favolose amicizie e dotte esegesi. Qui si parla di uomini e vita. Questa è solo un'altra storia in cerca d'ascolto."
7,90

Enrico Berlinguer. Una vita migliore

di Enrico Berlinguer

editore: Edizioni Clichy

pagine: 120

"Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita". È facile oggi affermare "Berlinguer lo aveva detto". Ma resta il fatto che lo aveva detto davvero. È forse facile anche dire oggi che ci manca. Ci manca anche Pasolini, ci manca Moravia, ci mancano tanti di quegli uomini, e ci manca anche Sandro Pertini, e Tina Anselmi, e Norberto Bobbio. Ci manca quel credere nella politica, quel pensare che non si debba seguire il vento fetido del disincanto e del cinismo volgare, ma che si debba educare e dare l'esempio alla gente alla quale si chiede il voto. Ci manca quella convinzione che la politica sia trasformare in azione delle idee nelle quali si crede fermamente, e non amministrare con furbizia una capacità di incantare la gente con slogan e patti con gli italiani firmati in diretta televisiva. È facile dirlo. Ma provate a pensarci un attimo, e vedrete che questo facile è un facile che dà un calore strano, un conforto bello, un diverso possibile. Anche per questo, quel 13 giugno 1984 a Roma, ai suoi funerali, eravamo così tanti. Anche per questo non piangevamo, ma eravamo commossi e orgogliosi. Anche per questo quel sorriso non riusciamo a dimenticarlo.
7,90

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