Edizioni Clichy: Sorbonne
Gianni Rodari. Il bambino sovversivo
editore: Edizioni Clichy
pagine: 144
Ha scritto libri per ragazzi tra i più belli di sempre: Favole al telefono, Filastrocche in cielo e in terra, La torta in ciel
Federico Fellini. La voce della luna
di Giovanni Maria Rossi
editore: Edizioni Clichy
pagine: 134
Federico Fellini, tre Premi Oscar più uno alla carriera più un numero imprecisato di altri importantissimi riconoscimenti, è s
Leonardo Sciascia. L'arte della ragione
editore: Edizioni Clichy
pagine: 168
Leonardo Sciascia: siciliano, scrittore, giornalista, saggista, politico
Maria Montessori. La libertà dei bambini
editore: Edizioni Clichy
pagine: 128
Maria Montessori, educatrice, pedagogista, filosofa, medico e scienziata italiana, da bambina sognava di fare l'ingegnere ma a
Henry Moore. La metamorfosi della forma
editore: Edizioni Clichy
pagine: 128
Henry Moore (1898-1986) è stato con Giacometti, Brancusi e Calder uno dei maestri indiscussi della scultura del Novecento. In questo saggio semplice e immediato come gli altri volumi della collana Sorbonne, il curatore ne racconta anche il periodo "italiano" di metà anni Settanta, in occasione della grande mostra di Firenze e della scultura donata alla città di Prato e diventata simbolo della città toscana. Una rilettura critica e scientifica ma anche umana del percorso artistico di uno dei più importanti scultori del secolo scorso.
Luca Ronconi. Il teatro dell'uomo
editore: Edizioni Clichy
pagine: 128
Questo libro racconta con una visione del tutto personale il regista di alcuni degli spettacoli teatrali più importanti della storia del teatro italiano, raccogliendo anche pensieri, aneddoti e immagini che ne restituiscono tutta la complessità.
Dino Campana. L'alchimia della parola
editore: Edizioni Clichy
pagine: 144
Dino Campana è stato un'anomalia nella storia della letteratura italiana: "Il poeta di una breve stagione" scrisse Eugenio Montale che definì la sua poesia in prosa come "europea musicale colorita". È per questo che a distanza di un secolo la sua poesia, legata indissolubilmente alla sua odissea biografica, continua ad affascinare molti lettori. Dopo la morte in manicomio nel 1932, i più importanti intellettuali italiani, da Alfonso Gatto a Carmelo Bene a Sebastiano Vassalli, hanno rivalutato la figura del poeta di Marradi definendolo in tanti modi: "poeta notturno", "poeta visivo" e persino "poeta maledetto". Perseguitato dal seme della follia fin dall'infanzia, in conflitto con gli intellettuali sostenitori del Futurismo, vittima di un amore impossibile con la scrittrice Sibilla Aleramo, Campana è riconosciuto oggi come uno dei più grandi poeti del '900, vissuto unicamente al servizio della "parola", ostile fino all'ultimo a un sistema di valori e a una società che stavano andando rapidamente in pezzi.
Samuel Beckett. Nel buio di un teatro accecante
editore: Edizioni Clichy
pagine: 144
Per incontrare Beckett bisogna trovarsi al cospetto del vuoto, così come a me è successo, proprio quando la mia opera si era caricata di eccessi visuali, di troppo rumore, di incessanti e frenetiche azioni ed ero alla ricerca di una via d'uscita. Con Beckett si incontra - come io ho incontrato - un vero maestro, capace di condurre nella qualità del buio, del vuoto, dell'assenza, dell'immobilità, dell'attesa e nella consapevolezza del fallimento. È così che riusciamo ad accostarci al destino della nostra esistenza e guardare con la lente di ingrandimento nei luoghi reconditi del nostro corpo, un corpo che siamo chiamati a trascinare nel mondo così come nella scena.
Pina Bausch. Una santa sui pattini a rotelle
editore: Edizioni Clichy
pagine: 144
Si può dire, senza rischio di esagerare, che nella geografia delle arti contemporanee esista un prima e un dopo Pina Bausch: con la sua originale "poesia del mondo", quest'autrice fuori dal tempo e dalle mode (dal ruolo d'iconoclasta finì per approdare, nel nuovo millennio, a quello di consacrata regista-coreografa), ha terremotato il panorama delle arti dal vivo. Non solo ha affrancato il balletto dalle seduzioni dell'apparenza, restituendo al corpo un'inedita "loquacità esistenziale", nel senso di facoltà d'indagare i paesaggi più profondi e oscuri dell'essere; ma ha identificato, al di là della danza (il discorso riguarda, più in generale, l'essere in scena davanti agli altri), una zona di comunicazione in grado di toccare nuclei di ricettività presenti in ciascuno di noi e comprensibili in ogni latitudine del globo, a prescindere da consuetudini culturali.
Cesare Pavese. Il mestiere di scrivere
editore: Edizioni Clichy
pagine: 144
A settant'anni dalla sua tragica morte, Cesare Pavese rimane uno dei grandissimi della nostra letteratura, ancora oggi letto,
Stalin. Il minotauro e la cipolla
editore: Edizioni Clichy
pagine: 128
Un cantastorie incontra due slavisti e si mettono a ragionare di Giuseppe Stalin, della sua vita e della sua leggenda