Edizioni Clichy: Sorbonne
Fabrizio De André. Il mio cuore le restò sulle labbra
editore: Edizioni Clichy
pagine: 125
«Io penso che un uomo senza utopia, senza sogno, senza ideali, vale a dire senza passioni e senza slanci sarebbe un mostruoso
Syd Barrett. Alle soglie dell'alba
editore: Edizioni Clichy
pagine: 144
La vita di Syd Barrett, un'esistenza che si consuma tra il 1946 e il 2006 ma che già nel 1974, a soli 28 anni, registra il suo abbandono ufficiale dalle scene. Grazie alle sue canzoni incise tra il 1967 e il 1970 Barrett era già diventato un unforgotten hero, come il titolo di uno dei suoi tanti dischi pirata. Da quel momento intorno a lui ha iniziato a crescere un interesse che non si è mai interrotto, testimoniato dall'amore dei suoi seguaci ma anche dal tributo di centinaia di artisti che hanno scelto di reinterpretare le sue canzoni, da David Bowie ai REM.
Carlo e Nello Rosselli. Testimoni di giustizia e libertà
editore: Edizioni Clichy
pagine: 180
Questo libro racconta Carlo e Nello Rosselli, attivisti antifascisti, ancora oggi punti di riferimento del pensiero libero e democratico, che furono uccisi in Francia nel 1937 per mano dei sicari inviati da Mussolini. Il curatore ne ripercorre la storia personale, ma soprattutto le idee e la visione politica.
Margaret Mead. Una donna che guarda il mondo
di Silvia Lelli
editore: Edizioni Clichy
pagine: 128
Margaret Mead (1901-1978) ha rivoluzionato gli studi antropologici e sociologici americani, mettendo al centro di ogni sua analisi l'individuo e le sue peculiarità, considerando le differenze di ognuno e il loro relazionarsi con le altre differenze la maggiore ricchezza dell'umanità. Questo breve ma denso saggio della collana Sorbonne si propone di diffondere anche in Italia, dove la Mead è nota soltanto agli studiosi, la centralità del suo pensiero.
Socrates. La filosofia del pallone
editore: Edizioni Clichy
pagine: 128
Questo gigante proveniente dal Brasile, irregolare nel nome, nella vita e nell'uso del pallone, ci ha insegnato come il gioco
François Truffaut. L'enfant du cinema
editore: Edizioni Clichy
pagine: 144
Quando, nel 1959, sugli schermi dei cinema di Parigi uscì il primo lungometraggio del suo amico e collaboratore François Truffaut, Jean-Luc Godard, appena assurto al rango di leader della Nouvelle Vague dopo l'uscita del suo à bout de souffle, dichiarò: "I quattrocento colpi sarà il film più libero del mondo, moralmente parlando, e anche esteticamente. Sarà un film firmato Franchezza, Rapidità, Arte, Originalità, Impertinenza, Serio, Tragico, Raffreddamento, Ubu Re, Fantastico, Feroce, Amicizia, Universalità, Tenerezza". Nasceva in quel momento uno dei più grandi, sensibili, influenti registi del cinema di tutti i tempi. Un uomo che con le sue storie, il suo linguaggio, il suo amore, avrebbe commosso e coinvolto donne e uomini del nostro mondo per tutti gli anni a venire. Truffaut ha raccontato gli esseri umani e le loro derive con la generosità e l'audacia di un bambino, ma sempre guidato dall'inapparente grandezza dell'autentico genio.
Giuseppe Di Vittorio. Il valore del lavoro
editore: Edizioni Clichy
"Noi siamo certi che la grande maggioranza degli italiani ci aiuterà a compiere lo sforzo necessario per risollevare il Paese dalla povertà. Ecco la funzione sociale per i ricchi: si facciano un merito una volta tanto. Ma poiché si tratta di darsi un merito si possono obbligare a conquistarlo". Nella polemica con le organizzazioni padronali sulla sua proposta di Statuto dei diritti dei cittadini lavoratori, Di Vittorio sottolinea continuamente che "anche nelle aziende i lavoratori sono liberi cittadini". È un'affermazione civica e politica - nel senso dei diritti fondamentali che la Repubblica deve garantire a tutti ovunque - ma è anche un'importante chiave di lettura sindacale sul ruolo del lavoro nella società: sostiene che il lavoratore rimane un cittadino anche in fabbrica perché la sua natura umana non si esaurisce nella prestazione lavorativa: afferma che l'operaio, il tecnico, l'impiegato sono qualcosa di più della mansione cui sono assegnati e per questo pretendono i loro diritti di "cittadinanza".
Gli ultimi e i primi
di Lorenzo Milani
editore: Edizioni Clichy
pagine: 160
La grande lezione cognitiva e metodologica di don Milani, al di là della sua testimonianza spirituale e religiosa, è stata insieme semplice e straordinaria: spostare sempre lo sguardo dal centro della scena verso le cornici e le periferie; prestare attenzione curiosa e sincera proprio alle persone più lontane dal mondo in cui viviamo e averne cura; non banalizzare mai chi ci sta davanti, evitando regole e schemi di valutazione ovvi e precostituiti; e amare la conoscenza non come patrimonio esclusivo di pochi, ma come "bene comune", da redistribuire a tutti, soprattutto da costruire collettivamente con il contributo di chiunque, anche del più inaspettato ed emarginato dei partecipanti.
Marcel Duchamp. Un genio perdigiorno
editore: Edizioni Clichy
pagine: 144
La storia, le opere e le parole di un genio iconoclasta e distaccato e un'introduzione coerente con il personaggio: il racconto stravagante e autobiografico di un artista che, consapevole di partecipare alla "lotteria cieca del mondo dell'arte", ha fatto della malinconia, inquinata dall'ironia, lo strumento di espressione per rispondere all'autorevolezza di Duchamp, suo sofferto, contraddetto modello e antagonista intellettuale.
Pablo Picasso. L'immaginazione al potere
editore: Edizioni Clichy
pagine: 128
Un ritratto imprevisto di Picasso innovatore e rivoluzionario