Libri di Lorenzo Milani
La ragione dei poveri. Lettere scelte
di Lorenzo Milani
editore: San paolo edizioni
pagine: 224
Frainteso, criticato, a lungo ostacolato sia dalle autorità scolastiche che da quelle religiose, don Lorenzo Milani è stato un
Gli ultimi e i primi
di Lorenzo Milani
editore: Edizioni Clichy
pagine: 160
La grande lezione cognitiva e metodologica di don Milani, al di là della sua testimonianza spirituale e religiosa, è stata insieme semplice e straordinaria: spostare sempre lo sguardo dal centro della scena verso le cornici e le periferie; prestare attenzione curiosa e sincera proprio alle persone più lontane dal mondo in cui viviamo e averne cura; non banalizzare mai chi ci sta davanti, evitando regole e schemi di valutazione ovvi e precostituiti; e amare la conoscenza non come patrimonio esclusivo di pochi, ma come "bene comune", da redistribuire a tutti, soprattutto da costruire collettivamente con il contributo di chiunque, anche del più inaspettato ed emarginato dei partecipanti.
A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca
di Lorenzo Milani
editore: Chiarelettere
pagine: 89
Questo libro raccoglie gli scritti relativi alla vicenda che dal 1965 vide coinvolto don Lorenzo Milani in un processo per apologia di reato, per aver difeso l'obiezione di coscienza alla coscrizione militare. In apertura viene proposta la lettera ai giudici, conosciuta anche come "L'obbedienza non è più una verità". Segue la lettera con cui il priore di Barbiana replicò a un documento dei cappellani militari in cui si definiva l'obiezione di coscienza "un insulto alla patria, estraneo al comandamento cristiano dell'amore ed espressione di viltà". Questa lettera è all'origine della denuncia che porterà don Dilani a processo. Vengono poi raccolte le lettere che durante il procedimento giudiziario don Milani indirizzò all'avvocato difensore assegnatogli d'ufficio. Per aver difeso gli obiettori di coscienza, dopo un'assoluzione in primo grado, il priore di Barbiana è condannato in appello, ma il reato - recita la sentenza postuma - "è estinto per la morte del reo".
Lettera a una professoressa
di Lorenzo Milani
editore: Libreria editrice fiorentina
pagine: 166
La profonda, anche se scomoda, obbedienza alla Chiesa, la fedeltà alla propria parrocchia, il rifiuto di strumenti potenti e consumistici (televisione, cinema, bar...) e l'esclusiva dedizione di don Milani alla gente del suo popolo, hanno fatto di Barbiana il luogo dell'incarnazione e della sovranità suprema raggiungibile dall'uomo.
L'obbedienza non è più una virtù e gli altri scritti pubblici
di Lorenzo Milani
editore: Stampa alternativa
pagine: 160
La ricreazione è finita. Invettive contro la televisione, il ballo, il divertimento
di Lorenzo Milani
editore: Stampa alternativa
pagine: 96
Alla mamma. Lettere 1943-1967
di Lorenzo Milani
editore: Marietti 1820
pagine: 510
Edizione integrale annotata a cura di Giuseppe Battelli
I care ancora. Inediti. Lettere, appunti e carte varie
di Lorenzo Milani
editore: Emi
pagine: 480
Le lettere inedite fanno parte dei carteggi Weiss, Capovilla, Ichino, Pirelli, Pecorini, Gesualdi. Sono riportate anche le lettere della mamma e gli appunti per un giornale scuola. Un materiale vario e consistente raccolto e commentato grazie a molti mesi di lavoro. Riconosciamo in don Milani l'uomo dai grandi orizzonti e siamo convinti che si tratti di un'opera che porta il lettore a domandarsi: chi sono i nuovi ragazzi di Barbiana? Don Milani oggi, forse, partirebbe missionario e andrebbe ad aprire la sua casa-scuola in una invivibile e sordida periferia del Cairo o di Città del Messico. O magari si fermerebbe ancora vicino a Firenze e aprirebbe una scuola di lingua e di vita per gli immigrati. Don Lorenzo sta ancora lì, scomodo e irremovibile per i poteri costituiti dagli Stati e dalle Chiese e per i pregiudizi e le ideologie dei poveri e dei loro presunti portavoce, a difendere per i credenti l'immagine di Dio nel volto e nel cuore di ogni ultimo della terra, per tutti l'immagine dell'uomo nella sua dignità e responsabilità.
Lettere di don Lorenzo Milani. Priore di Barbiana
di Lorenzo Milani
editore: San paolo edizioni
pagine: 370
Frainteso, criticato, a lungo ostacolato sia dalle autorità scolastiche che da quelle religiose, don Lorenzo Milani è stato una delle personalità più significative del dibattito culturale del secondo dopoguerra. Forte di una convinzione che nasceva da una matura e disincantata osservazione del contesto sociale nel quale gli operatori culturali dovevano agire, don Milani giunse a rivoluzionare completamente il ruolo dell'educatore, denunciando la natura classista dell'istituzione scolastica italiana, andando incontro concretamente alle esigenze dei ceti meno privilegiati. Queste lettere, finalmente di nuovo accessibili al pubblico italiano, ben rappresentano le speranze e la tenace volontà di questo coraggioso innovatore oltre che essere uno straordinario documento di accesso alla figura "privata" di don Lorenzo Milani. Scritte ad amici, collaboratori ed avversari e frutto di diversi mesi di lavoro svolto dagli allievi di Barbiana ("coordinati" allora da Michele Gesualdi), esse delineano un disegno educativo che ha lasciato una traccia profonda e indiscutibile nella didattica e nella pedagogia moderna. Tutto è interessante in questo volume, anche le eventuali omissioni e gli eventuali tagli in esso presenti che testimoniano il clima che si viveva a Barbiana nei mesi immediatamente successivi alla morte del Priore.
Il vangelo come catechismo
di Lorenzo Milani
editore: Libreria editrice fiorentina
pagine: 116
"Siamo ormai vicini alla venuta del Salvatore. Dio ha promesso che nascerà tra gli ebrei in Palestina. Tentiamo di conoscere bene questa Terra Santa. La Palestina è una piccolissima terra stretta tra il Mediterraneo e il fiume Giordano. La costa del mare è così diritta che non c'è un posto adatto per riparare le navi. Per questo gli ebrei non furono marinari.(...)".