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Edizioni lavoro: Studi di storia

Quando l'operaio diventa cittadino. Statuto dei lavoratori: una storia di diritti

di Parola Alessandro

editore: Edizioni lavoro

pagine: XIV-369

Totem e tabù, ma anche bandiera e pietra dello scandalo, la legge 300/1970, comunemente nota come «Statuto dei lavoratori», ha
30,00

La CISL dal 1950 al 1971. Sindacato e politica economia

di Giovanni Michelagnoli

editore: Edizioni lavoro

pagine: 221

L'autore analizza la cultura economica della Cisl nel suo primo ventennio di vita. Una cultura che ha profondamente innovato il movimento sindacale e influito sulla storia del nostro paese, a partire dalla metà del Novecento. Affronta, in particolare, il tema dello sviluppo economico e sociale nel secondo dopoguerra, il dibattito politico suscitato dallo Schema Vanoni, la posizione della Cisl sulla politica dei redditi, la contrattazione articolata, il risparmio contrattuale, il mutamento di referenti e di strategia relazionale che, sul finire degli anni Sessanta, porta alla stagione delle rivendicazioni salariali crescenti, dell'egualitarismo, dell'unità con Cgil e Uil. Avvalendosi di documentazione, l'opera mostra quanto forte sia stato il legame esistente fra teoria economica e azione del sindacato e come queste si siano confrontate con le posizioni di pubblici poteri e controparti imprenditoriali.
16,00

Credere nello sviluppo sociale. La lezione intellettuale di Giorgio Ceriani Sebregondi

editore: Edizioni lavoro

pagine: 291

Giorgio Ceriani Sebregondi (1916-1958), dopo aver preso parte alla Resistenza come dirigente della Sinistra cristiana, lavora all'Ufficio studi dell'Iri e alla direzione dell'Ansaldo di Genova; diviene poi direttore della sezione sociologica della Svimez. Per il ministero degli Esteri partecipa alle trattative per la costituzione della Cee e compie missioni di studio in Iran e in Somalia sullo sviluppo autonomo dei paesi emergenti. Nell'Italia repubblicana è una delle figure più esemplari di civil servant, votato alla causa delle istituzioni democratiche e della comunità. La sua lezione umana e intellettuale è ricostruita attraverso riflessioni e testimonianze di studiosi, politici, amici e compagni di lotta (tra gli altri, G. Baget Bozzo, A. Beria di Argentine, F.M. Malfatti, C. Napoleoni, N. Novacco, A. Ossicini, R. Rossanda, U. Scassellati, D.M. Turoldo) che lo hanno conosciuto e apprezzato. Oltre a un profilo biografico e a un saggio introduttivo, il volume riporta due scritti inediti di Sebregondi che documentano la sua moralità civile, tesa a coniugare lavoro culturale e missione professionale, analisi della società e impegno per il cambiamento. Introduzione di Giuseppe De Rita.
16,00

Una sfida da vincere

Lineamenti storici della partecipazione dei lavoratori in Italia

 

editore: Edizioni lavoro

pagine: 290

I cambiamenti dei sistemi economici, il dibattito politico e culturale sul modello sociale europeo, gli sviluppi del sistema i
18,00
16,00

Mario Romani. Il sindacalismo libero e la società democratica

editore: Edizioni lavoro

pagine: 260

Il pensiero di Mario Romani (1917-1975) sul sindacalismo libero nella democrazia contemporanea costituisce una punto di riferimento essenziale per un'aperta riflessione sullo sviluppo economico, sul progresso sociale e sul riformismo politico. Il presente volume propone una rilettura a più voci della complessiva proposta culturale di Romani, affidata dalla Fondazione Giulio Pastore a studiosi di differenti interessi e prospettive. Il nesso, quanto mai attuale, tra la libertà personale e la responsabilità collettiva degli attori sociali; il rapporto tra Stato democratico, partiti politici e azione sindacale; la connessione tra la dimensione associativa del movimento sindacale e i processi di crescita generale del paese; la formazione dei lavoratori e la loro partecipazione, nel sindacato, alle decisioni di politica economica sono alcuni tra i temi affrontati in questo volume. Richiamando l'organicità del pensiero di Romani, gli autori si soffermano, inoltre, sulla fecondità della sua imponente opera culturale e sul valore del dibattito da lui provocato. Alcuni aspetti dell'analisi sul sindacato, in particolare, contribuiscono a testimoniare il significato dalla presenza di Romani per la classe dirigente italiana.
15,00

Lavoro e sindacato nella storia contemporanea

editore: Edizioni lavoro

pagine: 166

Quale rilevanza hanno il lavoro e il sindacato nell'insegnamento della storia del Novecento? L'ipotesi - al centro di un seminario svoltosi a Torino, riportato in questo volume - è che si tratti di temi alquanto trascurati. Nella scuola italiana si accenna al sindacato studiando la rivoluzione industriale, la nascita del movimento socialista e del cattolicesimo sociale, l'avvento del fascismo. Qualche ulteriore cenno viene fatto negli Istituti in cui si studia Diritto ed Economia. Le differenti modalità con cui si affrontano questi temi mettono spesso in risalto la difficoltà di una ricostruzione storica che non sia vissuta come un racconto lontano, avulso dalle scelte e dai problemi del presente.
10,00
23,24

Storia della CISL

di Giuseppe Acocella

editore: Edizioni lavoro

pagine: 170

Il libro ripercorre la storia della Cisl, sino al XVII Congresso e alla firma del Testo Unico sulla Rappresentanza del gennaio 2014, inquadrandola nel panorama più ampio delle vicende economiche e sociali. Sono messi in evidenza i valori e le idee che hanno ispirato l'azione del "sindacato nuovo", dalla nascita della democrazia nel nostro Paese alla fase attuale di declino dei sistemi nazionali e di dominio del mercato globale. Osserva Raffaele Bonanni, nella sua Presentazione, che nella visione della Cisl "sviluppo e occupazione sono un binomio virtuoso e indissolubile, come lo sono produttività e salario, flessibilità negoziata e difesa strenua delle garanzie del lavoro. Un nuovo equilibrio tra capitale e lavoro, tra competitività, emancipazione e benessere, è possibile; senza di esso ogni traguardo rischia di essere provvisorio e lacerante. Da qui l'insistenza su un nuovo umanesimo del lavoro". Per la Cisl la democrazia economica rimane un traguardo strategico. La partecipazione dei lavoratori ai destini dell'impresa "è la via maestra per riformare il capitalismo e impedire che esso degeneri da produttore a predone, dissipando risorse umane e materiali, impoverendo la collettività". Prefazione di Raffaele Bonanni.
14,00

La Chiesa e la questione sociale. Il caso Bergamo

editore: Edizioni lavoro

pagine: 301

Tra la fine del XIX e i primi decenni del XX secolo Bergamo vede nascere un forte movimento dei lavoratori che si organizza, lotta e chiede partecipazione. Agli scioperi degli operai e alle rivendicazioni contadine la Chiesa locale reagisce con atteggiamenti contrastanti che Ermenegildo Camozzi indaga da prospettive inedite, grazie a documenti d'archivio esaminati per la prima volta in questo volume. La linea coraggiosa del vescovo Giovanni Maria Radini Tedeschi, che si schiera a favore dello sciopero di Ranica del 1909, non è condivisa dal successore, Luigi Maria Marelli, contrario alle agitazioni contadine. Agli esordi della sua vita pastorale è il giovane don Angelo Roncalli - futuro papa Giovanni XXIII - che si batte per la diffusione del nuovo messaggio della dottrina sociale cattolica. Di tutto ciò testimonia un ampio carteggio in cui emblematica è la lettera di fermo richiamo di Benedetto XV a Monsignor Marelli che Sturzo giudicherà inopportuna.
18,00

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