Einaudi: La biblioteca
L'inquietudine dell'Europa. Come la migrazione ha rimodellato un continente
di Peter Gatrell
editore: Einaudi
pagine: 640
In fuga da guerre o povertà, in cerca di una vita migliore, i migranti sono sempre stati al centro degli eventi dell'Europa co
Marx e il marxismo
di Gregory Claeys
editore: Einaudi
pagine: 464
Karl Marx continua a essere il più importante pensatore della storia
L'Olocausto. Una nuova storia
di Laurence Rees
editore: Einaudi
pagine: 546
Quali furono le ragioni per cui i nazisti decisero di sterminare un intero popolo? Perché fecero prigionieri milioni di uomini
Leviatano 2.0. La costruzione dello Stato moderno
di Charles S. Maier
editore: Einaudi
pagine: 341
Il saggio di Charles Maier isola un'epoca storica, gli anni tra il 1870 e il 1945, al fine di collocare nel più ampio contesto
Rivoluzioni americane. Una storia continentale, 1750-1804
di Alan Taylor
editore: Einaudi
pagine: 640
La rivoluzione americana è spesso raffigurata come un evento sorto da nobili principi, la cui chiave di volta, la Costituzione
Gerusalemme. Storia di una città-mondo
editore: Einaudi
pagine: 326
Gerusalemme non è un campo di battaglia sul quale nel corso dei millenni avrebbe avuto luogo un presunto scontro di civiltà, l
Il crollo dell'Impero ottomano. La guerra, la rivoluzione e la nascita del moderno Medio Oriente. 1908-1923
di Sean McMeekin
editore: Einaudi
pagine: 566
L'Impero ottomano durò per più di sei secoli, prima di dissolversi durante un ampio conflitto che ebbe al centro la Prima guer
Pericle. La democrazia ateniese alla prova di un grand'uomo
di Vincent Azoulay
editore: Einaudi
pagine: 313
«Personaggio familiare dei libri di scuola e delle opere dedicate alla Grecia antica, Pericle ha il raro privilegio d'incarnar
Il nazismo e l'antichità
di Johann Chapoutot
editore: Einaudi
pagine: 524
«Non abbiamo un passato», diceva Hitler, rammaricandosi che gli archeologi SS si ostinassero in ricerche nei boschi della Germ
Islam. Una nuova introduzione storica
di Carole Hillenbrand
editore: Einaudi
pagine: 433
"Ho suddiviso il libro in dieci capitoli, affrontando gli aspetti più importanti della fede e della pratica islamica
Lo specchio degli dei. La mitologia classica nell'arte rinascimentale
di Malcolm Bull
editore: Einaudi
pagine: 502
Alla fine del xv secolo, i resti delle antiche divinità ingombravano il paesaggio dell'Italia e dell'Europa occidentale. Il cristianesimo aveva cancellato le religioni dell'antica Grecia e di Roma e la maggior parte degli europei riteneva che la distruzione dell'arte classica fosse espressione del giudizio di Dio sul mondo pagano. Eppure, nel corso dei tre secoli successivi, dèi e divinità della mitologia riemersero nel bel mezzo dell'Europa cristiana in capolavori quali La nascita di Venere di Botticelli o il Parnaso di Raffaello. Nello "Specchio degli dèi", Malcolm Bull ricostruisce nella sua interezza la rinascita degli antichi miti. Ogni capitolo del saggio è dedicato a una diversa divinità (Diana, Apollo, Ercole, Venere, Bacco, Giove), non limitandosi alla pittura e alla scultura, ma ridando vita all'intero mondo vissuto e progettato dall'uomo rinascimentale, nel quale i personaggi della mitologia potevano comparire su carri allegorici, nei banchetti o perfino sotto forma di pupazzi di neve e fuochi d'artificio. I ricchi e potenti principi d'Europa potevano identificarsi con le divinità pagane e il mito poteva divenire un docile strumento in mano all'artista per raccontare la storia del suo tempo. Un fenomeno che dal xv secolo giunge all'età barocca, quando le scandalose storie degli dèi della letteratura classica vennero reinventate da artisti quali Leonardo, Raffaello, Botticelli, Tiziano, Poussin, Rubens e Rembrandt per dar vita a opere bellissime e sovversive.
L'invenzione delle notizie. Come il mondo conobbe se stesso
di Andrew Pettegree
editore: Einaudi
pagine: 548
Ben prima dell'invenzione della stampa o della possibilità di leggere un quotidiano, la gente desiderava essere informata. Nell'era preindustriale le notizie venivano raccolte e diffuse attraverso le conversazioni e il gossip, le cerimonie civili e religiose, le prediche e gli annunci degli araldi. Con la stampa arrivarono i libelli, gli editti, le ballate, le pubblicazioni periodiche e i primi fogli di notizie: l'informazione passava dal ristretto ambito locale alla platea mondiale. Questo libro ne segue l'evoluzione, delineando la storia delle notizie in dieci paesi nel corso di quattro secoli. Ci rivela l'inaspettata varietà di modi grazie ai quali l'informazione veniva trasmessa, al pari dell'impatto avuto dalla diffusione dei media sugli eventi del tempo e sulle vite di un pubblico sempre più informato. Andrew Pettegree indaga su chi controllava le notizie e su chi le trasmetteva; sull'uso di esse come strumento di protesta politica e di riforma religiosa; su questioni di privacy e di stimolo dell'opinione pubblica; sulla continua ricerca di notizie fresche e di informatori affidabili; sul mutamento della percezione di sé delle persone affacciate a questa nuova finestra aperta sul mondo. Dalla fine del Settecento, conclude Pettegree, la trasmissione delle notizie divenne cosi efficiente e diffusa che i cittadini - ormai ragguagliati su guerre, rivoluzioni, crimini, disastri e scandali - si trovarono pronti per la prima volta a diventare protagonisti dei grandi eventi che li avrebbero coinvolti.