Fazi: Le terre
L'essenza del bene comune
di Helmut Schmidt
editore: Fazi
pagine: 339
La responsabilità etica in politica è un tema fondamentale nell'agenda attuale. E Helmut Schmidt - ex cancelliere tedesco e figura di primo piano nel panorama internazionale del dopoguerra - lo affronta ripercorrendo a ritroso la sua vita privata e pubblica. Testimone e attore principale della storia degli ultimi cinquant'anni, l'autore propone in questo libro un'intensa riflessione sul ruolo della politica, rileggendo la propria esperienza alla luce di alcuni interrogativi fondamentali per un amministratore della cosa pubblica: quali sono i doveri di un leader? Come agire quando si verifica uno scontro tra due o più interessi? Deve sempre prevalere l'interesse pubblico? Ma, a venticinque anni dal ritiro ufficiale dalla scena politica, Schmidt si confronta anche con alcune questioni centrali nell'assetto globale di oggi quali il ruolo internazionale degli Stati Uniti, l'incerta tenuta dell'Unione Europea, l'ascesa delle nuove potenze economiche (Cina, India, Brasile), il confronto-scontro tra Oriente e Occidente, l'eredità storica del pesante passato della Germania e le prospettive future del suo paese. Ricco di aneddoti e retroscena inediti, più che una convenzionale autobiografia, il volume è una vivida testimonianza che entra nel tessuto del panorama politico contemporaneo, sviscerandone problemi e contraddizioni, crisi e possibili soluzioni grazie all'ineguagliabile esperienza di chi li ha vissuti in prima persona sempre da protagonista.
Il crollo della cultura occidentale. Per una nuova interpretazione dell'umanesimo
di John Carroll
editore: Fazi
pagine: 315
L'umanesimo ha costruito la civiltà occidentale come essa è giunta fino a noi. Tra i suoi traguardi, ci sono la liberazione dell'individuo, la democrazia, i diritti universali e una prosperità diffusa. E i suoi ambasciatori sono gli eroi della cultura moderna: Erasmo, Holbein, Shakespeare, Velázquez, Kant, Freud. Coloro che hanno cercato di contenere l'orgoglio umanista in una cornice più alta di verità - Lutero, Calvino, Poussin, Kierkegaard - non sono riusciti ad arrestarne la travolgente ascesa. Coloro che hanno tentato di riformarne i principi - Marx, Darwin, Nietzsche - sono stati sorpresi dall'inatteso successo delle proprie profezie. Questa almeno è la versione ufficiale. Non quella di John Carroll. L'autore presenta una teoria alternativa sulla civiltà occidentale dai tempi in cui il Rinascimento e la Riforma si diedero battaglia per far prevalere la propria visione del mondo. Uno studio sull'ascesa dell'Umanesimo e sulla sua rovinosa caduta in contraddizione. Ma anche uno sguardo revisionista sul fallimento del plurisecolare esperimento umanista in Occidente e sulle sue terribili conseguenze culturali che si conclude con l'11 settembre 2001.
Immagini. Come la tecnologia ha cambiato la nostra percezione del mondo
di Vilém Flusser
editore: Fazi
pagine: 237
Questo saggio di Vilém Flusser - il più grande filosofo della comunicazione di area germanica del xx secolo - è un'analisi delle "nuove immagini" prodotte nella società dei media. Immagini che sono "tecnoimmagini" perché realizzate nell'era della tecnica. E che hanno determinato una decisiva mutazione dell'orizzonte conoscitivo. L'attuale età dell'informazione non è, però, né una catastrofe, né una benedizione. È, più semplicemente, un nuovo modo di stare al mondo, che coinvolge ogni aspetto della vita umana: l'estetica, l'etica, la politica, la religione. A partire da questa concezione, Flusser elabora un grandioso e ambizioso affresco, a metà tra la rigorosa argomentazione filosofica e una visionaria previsione sul futuro dell'umanità. Un'utopia che non va considerata una semplice proiezione fantastica di cosa accadrà un domani, ma una critica di un presente che contiene già in sé le molteplici potenzialità future. "Immagini" è un libro a più dimensioni: affascinante e superficiale, illuminante e contraddittorio, freddo come la telematica e poetico come solo può essere il pensiero di un uomo, che, giunto al limitare della sua esistenza, è costretto ad accettare la sofferenza quale tratto distintivo della vita stessa.
Italian bankster. Splendori e miserie dei banchieri d'affari di casa nostra
di Laura Serafini
editore: Fazi
pagine: 229
I banchieri non sono solo quelli che gestiscono conti correnti e prestano soldi. Schivi, discreti e riservati, spesso lontano dai riflettori, i banchieri d'affari sono le eminenze grigie che dall'inizio degli anni Novanta a oggi hanno contribuito a tessere la trama delle più grandi operazioni finanziarie in Italia: dal collocamento in Borsa di ENEL alla scalata di Olivetti su Telecom, dal crack Parmalat alle fusioni bancarie. Sono i consulenti silenziosi dei capi d'azienda, del governo e dei capitani di impresa che suggeriscono come trovare i fondi, anche a chi non ne ha. O come vendere obbigazioni e titoli a risparmiatori spesso inconsapevoli dei rischi che si assumono. La figura del banchiere d'affari conosce una prima stagione di gloria una quindicina d'anni fa, quando il governo, soffocato dal debito pubblico, decise di vendere i gioielli di famiglia: ebbero così inizio le privatizzazioni, attraverso le quali lo Stato ha incassato oltre 100 miliardi di euro e le banche commissioni per più di 2,5 miliardi. Ed è tornato alla ribalta all'indomani della crisi finanziaria, dopo che - come ha scritto il sociologo Ulrich Beck - "la sua immagine pubblica" ha cominciato "ad assumere le fattezze del bankster".
I marmi del Partenone. Le ragioni della loro restituzione
di Christopher Hitchens
editore: Fazi
pagine: 202
L'apertura nell'estate del 2009 del Nuovo Museo dell'Acropoli di Atene rappresenta un'imperdibile opportunità per riproporre all'opinione pubblica la questione della restituzione dei marmi del Partenone (noti anche come "marmi Elgin", dal nome dell'ambasciatore inglese che fece asportare i fregi) alla Grecia. Tale esproprio è sempre stato sentito come una violenza contro il popolo ellenico e ha suscitato l'indignazione del mondo intellettuale. Già Lord Byron, assistendo alla raccapricciante scena dei marinai inglesi che rimuovevano, a colpi di piccone, le metope del Partenone, aveva definito la sua terra d'origine come una "nazione di orgogliosi bottegai". Eppure, in tutti questi anni, la riconsegna dei marmi è sembrata un traguardo irraggiungibile. L'obiezione che il comitato direttivo del British Museum ha perennemente opposto - ovvero che Atene non possedesse un museo adeguato a ospitarli - trova oggi un'esaustiva risposta. Proprio ora che la questione della restituzione delle opere d'arte ai paesi d'origine sta assumendo una rilevanza internazionale e si sta trasformando in uno scottante problema politico. Questo libro, grazie alle lucide argomentazioni di Hitchens, offre un contributo notevole alla causa del ritorno dei fregi del Partenone alla Grecia, dimostrando quali furono i veri interessi in gioco di Elgin e dell'Impero britannico al momento della rimozione, quali gli errori commessi e i pregiudizi che hanno giustificato la mancata restituzione.
L'arte di gioire. Per un materialismo edonista
di Michel Onfray
editore: Fazi
pagine: 333
Per tradizione, il corpo è sempre stato trascurato nella storia della filosofia perché, al contrario dalla mente, dimostrava quanto fossero ancora forti i legami tra uomo e animale. Pur di allontanare questa incontrollabile irrazionalità, l'Occidente si è pertanto inventato straordinari meccanismi per mortificare la sfera sensoriale e la corporeità: dalla castrazione al matrimonio borghese, ogni mezzo era legittimo per raggiungere un ideale estetico asettico e ascetico. Ma, secondo l'autore, questo modello non può durare in eterno. I filosofi, infatti, devono molte delle loro più importanti intuizio a momenti di crisi in cui la "macchina corporea" si inceppa e vacilla a lungo prima di ritrovare il proprio equilibrio. Onfray si propone appunto di andare a scovare tali episodi della vita dei grandi pensatori, allo scopo di dimostrare che la filosofia non è soltanto una mera storia dello spirito. Allo stesso tempo però, cerca di riabilitare - al di là di quella corrente di pensiero moralista che va da Platone ai moderni detrattori della fisicità un'ideologia edonista che annovera tra le sue fila i cirenaici, gli gnostici licenziosi, i fratelli del Libero Spirito, i libertini eruditi e altri pensatori quali La Mettrie (anch'egli autore, a suo tempo, di un'"Arte di gioire"), Sade, Fourier. Si delinea quindi una concezione più completa della saggezza, che contempla tutte le sfere dell'esistenza umana: il piacere ma anche la disillusione e il senso della morte.
Ritorno alla Terra. La fine dell'ecoimperialismo
di Vandana Shiva
editore: Fazi
pagine: 256
Mai come oggi, a causa del progressivo esaurimento del petrolio e di cambiamenti climatici sempre più violenti, la necessità di fonti energetiche alternative e sostenibili sta diventando impellente. Ma nonostante l'urgenza delle istanze ecologiste, l'Occidente industrializzato non ha ancora compreso ciò che il resto del mondo sa già da tempo: si sta rapidamente avvicinando una catastrofe alimentare. Le fattorie stanno sparendo, i cibi geneticamente modificati si stanno diffondendo a macchia d'olio, il prezzo del pane continua a salire. E l'utilizzo di soluzioni alternative alle risorse tradizionali, come gli OGM per aumentare la produzione del Terzo Mondo e i biocarburanti in sostituzione dei combustibili fossili, non fa che aggravare la situazione, perché presuppone il ricorso sempre più massiccio a un'agricoltura industriale. In questo volume Vandana Shiva spiega perché i tre problemi più urgenti per l'umanità - la fame nel mondo, il peak oil, il surriscaldamento globale - siano profondamente collegati tra loro e perché ogni tentativo di risolverne uno, senza implicare necessariamente tutti gli altri, si sia rivelato finora fallimentare. Una triplice questione che rappresenta, al contempo, una triplice opportunità per ripensare a livello globale la politica agricola, energetica, ambientale.
La crisi, e poi?
di Jacques Attali
editore: Fazi
pagine: 142
"Come siamo arrivati fino a questo punto? Sembrava che il mondo stesse procedendo per il verso giusto, la crescita economica era la più rapida della storia e tutto lasciava presagire che sarebbe continuata per molti decenni, grazie alla presenza - su scala mondiale - di un abbondante risparmio e a progressi tecnologici straordinari. Ed ecco che, improvvisamente, siamo all'alba di una depressione planetaria, la più grave da ottant'anni a questa parte. In apparenza nulla di grave, se non che alcune famiglie americane non sono più in grado di pagare il loro debito immobiliare. L'obiettivo del libro è quello di spiegare questo mistero nella maniera più semplice possibile e prevedere dove la crisi ci porterà, in modo da non ricascarci più". In "La crisi, e poi?" Attali descrive tutte le fasi del crac, andando a indagare i precedenti storici e le ragioni socio-economiche che hanno portato a questa situazione. Ma delinea pure i possibili scenari che a breve termine potranno verificarsi e le scelte che i governi occidentali possono ancora fare per evitare il tracollo totale.
Generazione no risk. Elementi di autodifesa per risparmiatori
di Orazio Carabini
editore: Fazi
pagine: 212
Prima Cirio, Parmalat e bond argentini. E adesso la crisi economica mondiale. A rimetterci non sono soltanto i grandi gruppi finanziari, ma anche cittadini comuni, che in questi crac hanno perso i risparmi di una vita. Stavolta, però, lo scenario finanziario sembra ancor più tragico: era dai tempi della Grande Depressione, infatti, che non si verificava una congiuntura tanto negativa come quella degli ultimi due anni. Sebbene ci siano stati altri momenti bui nella storia finanziaria recente - 1987, 1998, 2001 -, mai come ora lo spettro della distruzione totale dei risparmi si è materializzato in maniera tanto minacciosa. Azioni e obbligazioni, fondi d'investimento e hedgefund, fondi pensione e polizze finanziarie: tutti travolti dall'onda della crisi. Per arginarla, non è bastato applicare i criteri di gestione consapevole del rischio quali la diversificazione degli strumenti, delle aree geografiche, delle scadenze. Con la conseguenza che a predominare oggi, oltre a una diffusa sensazione di impoverimento, è la rabbia nei confronti di chi per mestiere dovrebbe guidare gli investitori. Ma come è possibile difendersi? E cosa bisogna sapere per non ripetere gli stessi fatali errori? Grazio Carabini, analista del "Sole 24 Ore", spiega, senza annoiare con formule matematiche o richiami giuridici, poche semplici regole da seguire.
Basta! Con i consumi superflui, con chi li incentiva, con chi non sa farne a meno
di John Naish
editore: Fazi
pagine: 229
Negli ultimi due secoli, l'uomo ha messo in atto una semplice ma brillante strategia di sopravvivenza: l'abbondanza. Di qualunque cosa avesse bisogno, il trucco era cercare di ottenere sempre di più: un rango più elevato, una maggiore quantità di cibo, di denaro, o di informazioni. E senza mai accontentarsi, cercare ancora e ancora. Solo in questo modo è riuscito a superare carestie, epidemie, catastrofi naturali. Ma oggi, grazie alle moderne tecnologie, viviamo addirittura nell'eccesso: abbiamo molto più di quanto sia mai possibile usare, godere, permetterci. Ciò nonostante, continuiamo a volere di più, con la conseguenza che, pur di seguire questo istinto, finiamo per ammalarci, stressarci, ingrassare, arrabbiarci e indebitarci. Per non parlare delle ripercussioni sull'ambiente. Adesso è giunto il momento di smettere. I segnali d'allarme sono ovunque: la crisi economica e quella ecologica, lo spettro della recessione, la precarietà lavorativa ed emotiva. Eppure i media - e persino i governi dei paesi occidentali - non fanno che dirci: "Comprate! Il peggio passerà". Ecco perché, sostiene il giornalista britannico John Naish, si deve iniziare a sviluppare un senso di appagamento per quello che già si possiede, in netto contrasto con una cultura consumistica che spinge ad avere sempre nuovi bisogni sociali e materiali.
Felicità
di Wilhelm Schmid
editore: Fazi
pagine: 68
Cosa vuoi dire essere felici? Esiste un significato univoco per la parola "felicità"? La filosofia può essere d'aiuto per ragg
Giardini. Riflessioni sulla condizione umana
di Robert Pogue Harrison
editore: Fazi
pagine: 250
In questo "romanzo dei giardini" l'Eden è il protagonista, anche zoologico; segue l'Academos platonica, poi il giardino "priva