Fazi: Le terre
Il gigante incatenato. Ultima opportunità per l'Europa?
di Schulz Martin
editore: Fazi
pagine: 249
Mai l'Unione Europea era stata più discussa: dopo oltre cinque anni di crisi, il progetto europeo si trova davanti alla reale
Dizionario innamorato dell'ebraismo
editore: Fazi
pagine: 414
Che strano oggetto culturale è mai un "dizionario innamorato"? Ancora più bizzarro se si considera che il destinatario dell'am
Roma mafiosa
Cronache dell'assalto criminale allo Stato
di Capaldo Giancarlo
editore: Fazi
pagine: 268
Cos'è accaduto negli ultimi vent'anni nella capitale? Perché Roma, il cuore istituzionale del paese, nel quale convergono e si
Breve storia del futuro degli Stati Uniti d'Europa
editore: Fazi
pagine: 190
Il 2012 sarà ricordato come un anno di svolta per il futuro dell'Europa. Quasi di malavoglia e passo dopo passo, dopo aver insistito per anni a percorrere vie pericolose e forse impraticabili, mercanteggiando su tutto, la Germania di Angela Merkel sembra ormai aver sposato l'idea che per salvare l'euro non ci sia altra strada che quella dell'Unione Politica con la costruzione degli Stati Uniti d'Europa. Dopo l'elezione del socialista Hollande in Francia, l'idea di un liberismo con i criteri di stabilità di bilancio fissati dal centro sembra essere fallita. L'Europa Unita, se e quando si farà, non potrà essere soltanto un'unione fiscale e monetaria, ma un vero e proprio Stato federale in grado di assumere su di sé, almeno in parte, i debiti degli Stati nazionali, capace di emettere attraverso un proprio Tesoro federale gli Eurobond e di farsi promotrice di una seria riforma del sistema monetario internazionale, per evitare un'eccessiva e repentina rivalutazione dell'euro rispetto al dollaro e alle altre monete. Un'Europa che non si può arrendere al trionfo della finanza e che deve fare le proposte necessarie per assicurare una corretta circolazione del traffico finanziario - indispensabile almeno quanto il controllo del traffico aereo - nonché attuare politiche che creino occupazione. La politica neoliberista fatta finora, prima l'austerità e poi la crescita, è sbagliata. Bisogna tornare a Keynes che l'aveva capovolta: sono gli investimenti a creare risparmio, reddito e lavoro.
Come un fucile carico
La vita di Emily Dickenson
di Gordon Lyndall
editore: Fazi
pagine: 600
Quella di Gordon non è solo una biografia avvincente come un romanzo; attraverso una lettura originale delle poesie di Emily D
Come trasformare i nemici in amici
Le radici di una pace duratura
di Kupchan Charles A.
editore: Fazi
pagine: 653
Il mondo è destinato a continui cicli di conflitti e guerre? Le nazioni rivali possono mettere da parte le ostilità e stabilir
La bottega delle reliquie
Viaggio tra i corpi sacri del mondo
di Manseau Peter
editore: Fazi
pagine: 221
L'impulso a conservare e venerare le parti del corpo dei santi defunti ha caratterizzato l'esperienza umana sin da quando Budd
Aftershock. Il futuro dell'economia dopo la crisi
di Robert B. Reich
editore: Fazi
pagine: 231
I ricchi sono sempre più ricchi. I poveri sempre più poveri. Come ricorda Robert Reich, "all'inizio del 2010, a poco più di un anno dal crollo, Wall Street ha elargito pacchetti retributivi a banchieri, trader e facoltosi dirigenti come se la crisi non ci fosse mai stata". Nel nostro paese, è accaduta la stessa cosa: il gotha dell'economia si è spartito, e continua a farlo, liquidazioni e stipendi milionari, mentre il ceto medio si sente più insicuro e vulnerabile di prima. L'Italia, infatti, tra le economie avanzate, è divenuto il terzo paese con il maggior livello di diseguaglianza dei redditi. Se la politica tradizionale è incapace di risolvere i problemi dei cittadini e di attenuare il divario di ricchezza, saranno i demagoghi ad avere il sopravvento alimentando le preoccupazioni e le frustrazioni delle persone e incitandole a dare la colpa dei problemi economici agli stranieri e agli immigrati. Che fare allora? Robert Reich propone un nuovo patto di base in grado di coinvolgere lavoratori, Stato e imprenditori. Un patto che affronti le riforme strutturali, difenda i salari rimettendo al centro la questione del lavoro e lotti contro le iniquità determinate dal "grande business". Con una lucidità e una capacità d'analisi fuori dal comune, l'autore ripercorre la storia, le idee e gli uomini che hanno portato al cosiddetto "svuotamento" del ceto medio e rivendica come necessaria una nuova stagione di trasformazioni e cambiamenti. Postfazione di Michele Salvati.
Domani, chi governerà il mondo?
di Jacques Attali
editore: Fazi
pagine: 401
Domani, chi governerà il mondo? Gli Stati Uniti, la Cina, l'India, l'Europa, il G20, l'ONU, le multinazionali, le mafie? Quale
Come si governa il mondo
di Khanna Parag
editore: Fazi
pagine: 358
Come si governa un mondo senza confini? Quali forze politiche, economiche e sociali riusciranno a influire sul futuro del pian
Il senso delle cose
editore: Fazi
pagine: 376
Per sfuggire all'ignoto, l'uomo ha inventato delle cosmogonie, delle teologie, delle mitologie, e poi delle teorie, delle conc
Popstar della cultura
di Alessandro Trocino
editore: Fazi
pagine: 219
Cosa hanno in comune Roberto Saviano, Giovanni Allevi, Beppe Grillo, Carlo Petrini, Andrea Camilleri e Mauro Corona? Quali logiche concorrono a esaltare alcune persone rispetto ad altre? Chi sono le popstar della cultura? Semplici testimonial, intellettuali organici alle caste oppure fotogeniche incarnazioni del talento e dell'impegno civile? Attraverso le testimonianze di estimatori e detrattori, i documenti e le opere, il libro racconta la parabola di sei personaggi che, in campi diversi, sono arrivati sul piedistallo più alto della celebrità. Il viaggio tra i "Venerati Maestri" è anche il pretesto per raccontare l'Italia, per smontare i meccanismi mediatici e divistici di un paese in cui l'inclinazione al conformismo, la profusione di retorica apocalittica, la delega delle responsabilità, la ricerca del guru di turno e il presenzialismo hanno azzerato il pensiero critico e la capacità di ragionare sui contenuti. Perché, se è vero che la cultura di questi anni è stata monopolizzata dal berlusconismo imperante, è altrettanto vero che la sinistra, orfana dei suoi intellettuali di una volta, ha ceduto di schianto e "ha ormai cambiato pelle. Dall'egemonia culturale di impronta gramsciana all'industria culturale di Horkheimer e Adorno, fino all'attuale strapotere del marketing editoriale, il salto è stato lungo. In mezzo si è costituito un universo contaminato e franto, nel quale destra e sinistra si sono spesso confuse in un abbraccio poco virtuoso". Con una Prefazione di Antonio Pascale.