Libri di A. Burgio

Filologia romanza

di Eugenio Burgio

editore: Le Monnier Università

pagine: 320

La dialettica fra scrittura e oralità, il ruolo e la funzione della letteratura religiosa in volgare, il rapporto con l'Antico
29,00

Fuori binario. Bisessualità maschile e identità virile

di Giuseppe Burgio

editore: Mimesis

pagine: 204

Della bisessualità maschile la ricerca si è occupata pochissimo, specialmente in Italia
18,00
20,00

Adolescenza e violenza. Il bullismo omofobico come formazione alla maschilità

di Giuseppe Burgio

editore: Mimesis

pagine: 250

La letteratura scientifica sul bullismo, sia quella italiana sia quella straniera, si limita a una trattazione generale del fe
20,00

In viaggio verso Allah. Lettere di un prete a Monsef, giovane combattente islamico

di Claudio Burgio

editore: Paoline editoriale libri

pagine: 98

«Ciao Burgio
12,00

Il volo di Pjatakov. La collaborazione tattica tra Trotskij e i nazisti

editore: Pgreco

pagine: 594

Proprio da inoppugnabili fonti e documenti di matrice antistalinista, a partire dagli archivi Trotskij di Harvard, sono emerse
28,00

Orgoglio e genocidio. L'etica dello sterminio nella Germania nazista

editore: DeriveApprodi

pagine: 350

Negli anni Trenta e Quaranta del Novecento, nell'Europa sottomessa al giogo nazista, accaddero due fatti sconvolgenti. Decine di migliaia di persone "normali" si dedicarono all'assassinio di milioni di esseri umani inermi. Gran parte di una popolazione tra le più civilizzate collaborò a un genocidio perpetrato in suo nome. Assistette indifferente alle deportazioni. Ascoltò partecipe racconti che narravano di massacri di donne e di bambini e dello sterminio dei reclusi nei campi della morte. Come avvenne tutto ciò? Perché tanti vollero macchiarsi di crimini così orrendi? E soprattutto: come poterono considerarli, con orgoglio, gesti eroici, premesse di un'era gloriosa?
20,00

Tra noi e i rom. Identità, conflitti, intercultura

di Giuseppe Burgio

editore: Franco Angeli

pagine: 118

A chi se ne interessi per passione culturale o per esigenze professionali, questo studio intende far conoscere, in modo chiaro e scientificamente accurato, la realtà dei rom. Un popolo che - se fosse concentrato in un territorio - costituirebbe la dodicesima nazione europea, per dimensioni, ma che è odiato, costretto nella marginalità, per nulla rispettato nella sua differenza etnicoculturale e spesso perseguitato. Stereotipi e pregiudizi condizionano infatti la conoscenza di questo popolo su cui tutti hanno un'opinione (generalmente negativa) anche se mai vi sono entrati in contatto diretto. Il volume analizza le caratteristiche culturali di questo complesso "mondo di mondi" e affronta i fraintendimenti, le diffidenze, le antipatie reciproche che nascono nel confronto con una società che ha stili di vita e modelli culturali a volte lontanissimi. Questo percorso conduce a interrogarsi sull'approccio che è necessario avere nei confronti di un'identità culturale come quella rappresentata, in Italia, da rom, sinti e caminanti. L'originalità di questo saggio consiste nel riconoscere ai rapporti conflittuali - che spesso si stabiliscono tra i rom e il resto della società - la dignità di un conflitto tra culture. Ciò porta a utilizzare le categorie della pedagogia interculturale non solo - come già avviene - con i migranti, ma anche verso questa "alterità" interna alla nostra società, verso una differenza che da secoli è parte della storia europea.
16,00

Gramsci. Il sistema in movimento

di Alberto Burgio

editore: DeriveApprodi

pagine: 489

"Per molte importanti ragioni Antonio Gramsci è oggi inattuale. Vede nella storia il solo luogo nel quale sia possibile comprendersi, come individui e come soggetti collettivi. È quindi, direbbe il poeta, 'più moderno di ogni moderno', posto che la modernità nasce col sentimento di un nuovo tempo che comincia nel segno di grandi trasformazioni. Oggi il sentimento del tempo storico appare sradicato, e si direbbe imploso l'orizzonte di senso che sul suo sfondo si costituiva. L'idea che la storia sia uno 'svolgimento' coerente ci è estranea. Suona per noi come un che di scolastico e di astratto. Gramsci investe sulla forza delle organizzazioni del movimento operaio, delle quali, pure, scorge gravi limiti, dovuti all'inadeguatezza dei gruppi dirigenti e alla loro estraneità alla classe. Confida nella trasformazione rivoluzionaria e nell'avvento, anche in 'Occidente', di una 'nuova società', regolata dall'autogoverno dei corpi sociali. Alieno da qualsiasi determinismo, lo considera una 'necessità storica' perché ha fiducia nell'efficacia della volontà (della razionalità) collettiva. Nulla più di un simile ottimismo storico si direbbe, di questi tempi, lontano dal sentire comune. Ma la sua lettura della crisi ci riguarda, ci coinvolge. Come Marx, Gramsci pensa dialetticamente la crisi come conseguenza necessaria dello sviluppo, e come premessa di una transizione differibile ma non evitabile. È uno scenario che parla di noi. Da oltre un secolo l'Occidente è stabilmente in crisi..."
27,00

Figli perduti e ritrovati. La parabola dei due fratelli tra storie e voci del carcere minorile

di Claudio Burgio

editore: Centro Ambrosiano

pagine: 208

"La parabola dell'uomo che aveva due figli mi appartiene da sempre. Me l'hanno consegnata fin da bambino tanti padri e tante madri incontrati nel cammino dell'esistenza. Mai avrei pensato di poter rileggere oggi questa 'parabola delle parabole', questo 'vangelo nel vangelo', attraverso gli occhi, i volti e le storie dei ragazzi incontrati nel carcere minorile Cesare Beccaria di Milano e nelle comunità di accoglienza Kayròs in cui abito. Quindici anni di vita sacerdotale intensi a fianco di quei ragazzi che l'opinione pubblica definisce 'cattivi', 'bulli', 'giovani devianti' sono bastati a farmi comprendere come il viaggio del figlio minore della parabola non sia così separato da quello del figlio maggiore, e come sempre meno abbiano senso distinzioni tra figli 'buoni' e figli 'cattivi'. Siamo tutti figli perduti e ritrovati, tutti bisognosi di guarigione e di perdono, tutti in viaggio verso casa alla ricerca del Padre, il solo buono." (don Claudio Burgio) "Bisogna tornare a 'occuparsi' dei giovani più che a 'preoccuparsi' di loro. Le nuove generazioni hanno bisogno di adulti che facciano gli adulti e che non coltivino, in modo irresponsabile, il mito dell'eterna giovinezza. Ma i ragazzi 'difficili', come i ragazzi più 'normali' che vivono 'all'ombra del campanile' e nei nostri stupendi oratori, hanno bisogno anche di amici, di fratelli maggiori con cui mettersi in dialogo. Il giovane della parabola non ha trovato questo fratello..." (dalla Prefazione del card. Dionigi Tettamanzi)
13,90

Adolescenza e violenza

Il bullismo omofobico come formazione alla maschilità

di Burgio Giuseppe

editore: Mimesis

pagine: 252

20,00

In publicis malis»

Saggi sulla «constantia» in Giusto Lipsio

di Burgio Santo

editore: Rubbettino

pagine: 151

Per il filosofo stoico la prima istanza di apertura di ogni vivente al mondo è l'oikeiósis, il basilare impulso all'amicizia c
15,00