Libri di C. Vitali
Economia e finanza delle imprese manifatturiere bresciane. Settimo rapporto
editore: Il mulino
pagine: 259
L'industria manifatturiera bresciana affronta la crisi attuale al termine di un periodo favorevole. Grazie agli interventi implementati dall'inizio del decennio, si sono ottenuti risultati produttivi, economici e finanziari molto positivi che hanno confermato la leadership bresciana nel panorama nazionale delle province a vocazione industriale. Di questa situazione dà atto il settimo rapporto su economia e finanza delle imprese manifatturiere della provincia di Brescia, che si concentra sull'analisi economica e finanziaria di un campione costituito da oltre mille imprese. Di questo ampio campione il volume offre un'analisi completa, che comprende: la situazione patrimoniale e finanziaria; il processo di formazione del reddito e della redditività operativa e netta; lo sviluppo, con particolare riferimento alla dimensione operativa. La ricerca si concentra poi sugli aspetti organizzativi e dimensionali dei gruppi, sulla loro situazione patrimoniale, economica e finanziaria. Attraverso un'analisi backward looking, si cerca di comprendere come le riforme degli ultimi anni abbiano influenzato il carico fiscale delle imprese. Infine, partendo dai dati di bilancio viene valutato il rischio di credito delle imprese analizzate. I settori con il rating migliore sono quelli della metallurgia e della meccanica, dove il 70% delle aziende ha un rischio di credito medio-basso, mentre i settori con il rating peggiore sono quelli dell'abbigliamento, dell'agroalimentare e del tessile.
Le confessioni
di Agostino (sant')
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 418
"Questa è l'autobiografia sanguinante di uno scrittore geniale, di un pensatore profetico, di un uomo che si espone senza scon
La solitudine amica. Lettere al conte Sicinio Pepoli
di Carlo Broschi Farinelli
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 324
Le confessioni
di Agostino (sant')
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 418
Le memorie sincere e spietate di un uomo che diventerà santo, che si espone senza sconti al giudizio della storia. Dopo un viaggio in Italia, alla ricerca di successi mondani, Agostino torna nella sua Africa profondamente turbato: Le confessioni sono la rievocazione lancinante del suo dramma privato e una riflessione profonda sulla via che conduce al divino. Vi si narrano i dubbi teologici e la morte dell'amico più caro, le letture colte e l'amore per una donna, le riflessioni sulla giustizia e l'episodio di un banale furto di pere. Agostino non si è sottratto alle comuni speranze e disperazioni, ha voluto sperimentare ogni cosa umana. Per questo, nel suo dialogo intimo e tormentato con Dio, riconosciamo i nostri stessi dubbi, le nostre stesse fragilità, la nostra stessa speranza.
Storia di Roma. Testo latino a fronte
di Tito Livio
editore: Mondadori
pagine: 855
Tra i più importanti storici di Roma, Livio nacque a Patavium - l'odierna Padova - nel 59 a.C. e morì nel 17 d.C. La critica ha concordemente fissato al 27 a.C. l'inizio della stesura della monumentale opera che narra delle vicende della città dalle origini al principato. Proprio il 27 è l'anno del conferimento a Ottaviano vincitore della battaglia di Azio il titolo onorifico di Augusto e proprio in questi anni Virgilio è intento alla stesura dell'Eneide e Orazio a quella delle odi romane e augustee. Dei 142 libri che componevano l'opera, solo 35 sono giunti integralmente: descrizioni di battaglie e di popoli, vividi ritratti dei maggiori personaggi e ricostruzioni sapienti dei loro discorsi. Questo quinto e ultimo volume riunisce i libri dal XXXV al XL. Sono gli anni della seconda Guerra Punica: Annibale minaccia le porte dell'Urbe. Spiccano, in entrambi i campi, valorosi generali: Marcello, Fabio Massimo e Cornelio Scipione da una parte, dall'altra Annibale e Asdrubale. Ma sono anche gli anni della conquista della Grecia e dello scontro con l'ambizioso sovrano di Siria, Antioco. Protagonista degli eventi è ancora Lucio Scipione, che finisce inquisito per il suo operato; a lui si affiancano il proconsole Gneo Manlio e il tribuno della plebe Tiberio Gracco. E poi, il racconto delle campagne romane in Macedonia, a occidente in Liguria e Spagna, mentre nuovi protagonisti si affacciano sulla scena, e anche la società e i costumi romani si avviano verso una rapida evoluzione.
Storia di Roma. Testo latino a fronte
di Tito Livio
editore: Mondadori
pagine: 879
Tra i più importanti storici di Roma, Livio nacque a Patavium - l'odierna Padova - nel 59 a.C. e morì nel 17 d.C. La critica ha concordemente fissato al 27 a.C. l'inizio della stesura della monumentale opera che narra delle vicende della città dalle origini al principato. Proprio il 27 è l'anno del conferimento a Ottaviano vincitore della battaglia di Azio il titolo onorifico di Augusto e proprio in questi anni Virgilio è intento alla stesura dell'Eneide e Orazio a quella delle odi romane e augustee. Dei 142 libri che componevano l'opera, solo 35 sono giunti integralmente: descrizioni di battaglie e di popoli, vividi ritratti dei maggiori personaggi e ricostruzioni sapienti dei loro discorsi. Questo quarto volume raccoglie i libri dal XXVIII al XXXIV, completi di note e glossario. Continua la narrazione della seconda guerra punica con il giovane Publio Cornelio Scipione vincitore della resistenza cartaginese in Spagna, trionfatore in una delle battaglie più celebri di tutta la storia militare, quella di Zama. Il libro XXX, popolato da celebri personaggi, da Sofonisba a Masinissa, da Magone a Siface, si chiude con la descrizione del magnifico trionfo di Scipione. E poi, la battaglia tra Flaminino e Filippo nella gola dell'Aoo, lo scenario dei giochi istmici del 196, in cui viene proclamata da Flaminino la libertà della Grecia, i tumulti per l'abrogazione della legge Oppia sono fra le pagine più alte dell'opera di Livio e un documento significativo della coscienza nazionale romana.
Storia di Roma. Testo latino a fronte
di Tito Livio
editore: Mondadori
pagine: 717
Tra i più importanti storici di Roma, Livio nacque a Patavium - l'odierna Padova - nel 59 a.C. e morì nel 17 d.C. La critica ha concordemente fissato al 27 a.C. l'inizio della stesura della monumentale opera che narra delle vicende della città dalle origini al principato. Proprio il 27 è l'anno del conferimento a Ottaviano vincitore della battaglia di Azio il titolo onorifico di Augusto e proprio in questi anni Virgilio è intento alla stesura dell'Eneide e Orazio a quella delle odi romane e augustee. Dei 142 libri che componevano l'opera, solo 35 sono giunti integralmente: descrizioni di battaglie e di popoli, vividi ritratti dei maggiori personaggi e ricostruzioni sapienti dei loro discorsi. Questo volume riunisce i libri dal VI al X che, dall'invasione gallica, passano ad analizzare le vicende che videro Roma dilaniata dai violenti dissidi tra patrizi e plebei. Un periodo per il quale Livio stesso sottolinea la possibilità di far ricorso a documenti più certi: "più chiara e attendibile sarà ora la narrazione dei fatti compiuti in pace e in guerra poi, dopo la seconda origine di Roma, come rinata dalle sue radici più vigorosa e più ferace".
Storia di Roma. Testo latino a fronte
di Tito Livio
editore: Mondadori
pagine: 907
Tra i più importanti storici di Roma, Livio nacque a Patavium - l'odierna Padova - nel 59 a.C. e morì nel 17 d.C. La critica ha concordemente fissato al 27 a.C. l'inizio della stesura della monumentale opera che narra delle vicende della città dalle origini al principato. Proprio il 27 è l'anno del conferimento a Ottaviano vincitore della battaglia di Azio il titolo onorifico di Augusto e proprio in questi anni Virgilio è intento alla stesura dell'Eneide e Orazio a quella delle odi romane e augustee. Dei 142 libri che componevano l'opera, solo 35 sono giunti integralmente: descrizioni di battaglie e di popoli, vividi ritratti dei maggiori personaggi e ricostruzioni sapienti dei loro discorsi. In questo primo volume sono raccolti i libri dal I al V che narrano dell'approdo di Enea in Italia e della fondazione di Roma (VIII secolo a.C.) per giungere alle vicende dell'occupazione della città da parte dei Galli (387 o 386 a.C.).