Libri di Daniel Arasse
L'uomo in gioco. I genî del Rinascimento
di Daniel Arasse
editore: Einaudi
pagine: 372
Il Cinquecento è il secolo in cui all'arte viene riconosciuta, a pieno diritto, una forma di potere, e in cui l'artista può, n
L'ambizione di Vermeer
di Daniel Arasse
editore: Carocci
pagine: 186
Agli occhi dei moderni, quel che distingue Vermeer dai suoi contemporanei è l'aura enigmatica che promana dai suoi dipinti
Leonardo. Il ritmo del mondo
di Daniel Arasse
editore: Jaca Book
pagine: 448
La riflessione di Daniel Arasse, insigne storico dell'arte e influente divulgatore, si divide in due grandi parti, una consacr
L'uomo in prospettiva. I primitivi italiani
di Daniel Arasse
editore: Einaudi
pagine: 324
Daniel Arasse ha sempre privilegiato un efficace approccio critico all'iconografia e alla storia dell'arte fondato su una moda
Storie di pitture
di Daniel Arasse
editore: Einaudi
pagine: 238
Con l'entusiasmo, l'audacia e l'erudizione che lo distinguono, Daniel Arasse invita il lettore a una carrellata sulla storia della pittura lunga sei secoli, dall'invenzione della prospettiva sino alla scomparsa della figura. Evocando sia le grandi tematiche - la prospettiva, l'Annunciazione, il dettaglio, le fortune e le sfortune dell'anacronismo, il restauro e le condizioni di visibilità e di esposizione - sia quadri e pittori particolari, Arasse fa rivivere con intelligenza e fervore diversi momenti chiave della storia dell'arte: il Rinascimento italiano, il manierismo, Vermeer, Ingres, Manet. La sua analisi si nutre di esempi concreti - La Madonna Sistina di Raffaello, La Gioconda, la Camera degli sposi di Mantegna, Il chiavistello di Fragonard - e si conclude toccando alcuni aspetti dell'arte contemporanea. Il lettore ritroverà il gusto di vedere con occhi nuovi celebri momenti della pittura, grazie a un approccio sensibile e aperto. Prefazioni di Bernard Comment e Catherine Bérard.
Il ritratto del Diavolo
di Arasse Daniel
editore: Nottetempo
pagine: 74
Che cosa lega i diavoli mostruosi del Medioevo - figure ibride che mescolano i "portenti" esotici, gli esseri fantastici dell'
Il soggetto nel quadro. Saggi d'iconografia analitica
di Daniel Arasse
editore: Ets
pagine: 216
Figura centrale della storia dell'arte francese, allievo di André Chastel e Louis Marin, Daniel Arasse pubblica nel 1997 una raccolta di sette articoli. La presentazione e l'introduzione dell'autore uniscono e danno coerenza agli scritti che, trattando di sette opere o artisti del Quattrocento e del Cinquecento italiano, diventano sette capitoli del libro (lo studiolo di Federico da Montefeltro a Urbino, le firme di Andrea Mantegna, Piero di Cosimo, Giovanni Bellini, Michelangelo, Parmigianino e Tiziano). Nell'introduzione Daniel Arasse battezza il suo approccio "iconografia analitica", considerandolo un modo d'analisi fondato su un impiego particolare della teoria freudiana del lavoro onirico e su un uso critico dell'iconografia e dell'iconologia. Nell'importante bibliografia dell'autore "Il soggetto nel quadro" costituisce lo scritto più teorico e problematico dello studioso francese sull'arte italiana del Rinascimento.
L'annunciazione italiana. Una storia della prospettiva
di Daniel Arasse
editore: La Casa Usher
pagine: 384
"Questo libro nasce da un'intuizione: tra il Trecento e il Cinquecento è esistita nella pittura italiana una particolare affinità tra annunciazione e prospettiva. Dopo un'approfondita riflessione, posso avanzare al riguardo una duplice ipotesi di ricerca: 1) che effettivamente è esistita, nella pittura italiana del Rinascimento, un'affinità tra il tema dell'annunciazione e lo strumento figurativo della prospettiva; 2) che tale affinità ha un carattere paradossale, poiché si fonda non sull'accordo, bensì sulla tensione tra il tema rappresentato e lo strumento della sua rappresentazione". Per Arasse la prospettiva è infatti lo strumento perfetto per descrivere il mistero di fede dell'Annunciazione, cioè il il racconto del passaggio dell'Incommensurabile divino nel finito. L'autore si è dedicato allo studio di questo argomento per almeno quindici anni, a partire dall'inizio degli anni Ottanta del Novecento. Questo libro presenta gli esiti di questo impegno e chiarisce l'estrema utilità di un originale metodo d'analisi delle opere che egli stesso ha chiamato "iconologia analitica." Il racconto parte dalle annunciazioni di Ambrogio Lorenzetti, percorre il Quattrocento fiorentino a partire da Masaccio, estende lo sguardo sulla pittura delle città italiane e si inoltra nel Rinascimento maturo fino alla specificità del linguaggio dei veneziani. L'opera offre così una vera e propria storia della prospettiva nel Rinascimento italiano.
Il dettaglio. La pittura vista da vicino
di Daniel Arasse
editore: Il saggiatore
pagine: 412
Per la critica tradizionale, a partire dal Rinascimento l'opera pittorica è stata concepita per essere guardata a distanza. Dalla distanza "ragionevole" si vede, e si apprezza, compiutamente la bellezza e l'armonia dell'insieme. Arasse ha smontato il principio della distanza classica in pittura. Ha dimostrato che dentro l'ordine generale di ogni quadro, dentro l'insieme della composizione, s'annidano dettagli che sfuggono a quest'ordine, e che arrivano a sovvertirlo e ad annullarlo. Queste piccole parti del quadro vengono percepite soltanto se si guarda da vicino. Dalla distanza ravvicinata si colgono gli elementi "segreti" del quadro, quelli a cui il pittore ha affidato il suo messaggio, quelli che riservano le "vere" occasioni di godimento della pittura. Attraverso la visione ravvicinata di Arasse, molti capolavori a tutti noti, e da tutti ripetutamente visti, si scoprono come "inediti", visti per la prima volta. Improvvisamente, attraverso un dettaglio, spunta una nota ironica, o un'allusione erotica, in un dipinto d'argomento sacro. Oppure affiora l'intento di forte critica politica, o la testimonianza umana ed esistenziale, in un quadro apparentemente convenzionale, a destinazione "ufficiale". O, infine, mediante il trattamento del dettaglio, il pittore può rivelare le sue più autentiche scelte stilistiche, la sua "idea" dell'arte.
L'ambizione di Vermeer
di Arasse Daniel
editore: Einaudi
Secondo l'autore il mistero di Vermeer non dipende, come si è sempre sostenuto, da una enigmatica qualità poetica; al contrari