Libri di Dylan Thomas
La forza che spinge il fiore
di Dylan Thomas
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 108
Dylan Thomas è il poeta che ha reso la parola un atto di creazione: la sua poetica scava nel confine tra vita e morte, tra il
Se anche gli amanti si perdono. Lettere d'amore
di Dylan Thomas
editore: Nuova Editrice Berti
pagine: 140
Geniale e cialtrone, lirico e volgare, Dylan Thomas scriveva in fretta, spesso per soldi, ma era sinceramente ossessionato dal
Il Natale di un bambino nel Galles
di Dylan Thomas
editore: Garzanti
pagine: 96
«Anni e anni e anni fa, quand'ero bambino, quando in Galles c'erano i lupi
Sotto la Selva Lattea e altre opere per voci
di Dylan Thomas
editore: Luca Sossella Editore
pagine: 194
Completato pochi giorni prima della morte del tutto inattesa del suo autore il 9 novembre del 1953 a New York, "Sotto la Selva
I racconti
di Dylan Thomas
editore: Einaudi
pagine: 496
«Dylan Thomas rimase sempre un ragazzo "colmo e straniero", dal vigore disarmato e minacciato, e la sua genuina voglia di ride
Poesie inedite. Testo inglese a fronte
di Dylan Thomas
editore: Crocetti
pagine: 256
Dylan Thomas (Swansea, Galles 1914 - New York 1953) è generalmente considerato l'iniziatore del "Nuovo romanticismo" (New Apoc
Visione e preghiera e altre poesie scelte. Testo originale a fronte
di Dylan Thomas
editore: Giometti & Antonello
pagine: 232
La poesia di Dylan Thomas, a distanza di settant'anni dalla morte, non smette di ossessionare poeti, lettori e appassionati di
Favole di cinema
di Dylan Thomas
editore: La Vita Felice
pagine: 228
Un'opera che raccoglie due embrioni di sceneggiatura cinematografica, tra il soggetto e lo sketch lirico: "Le figlie di Rebecc
Milk Wood
di Dylan Thomas
editore: Einaudi
pagine: 89
La messa in scena di un ideale paese del Galles: una sessantina di personaggi, tutti parecchio strambi, con i loro sogni e i l
Poesie. Testo inglese a fronte
di Dylan Thomas
editore: Guanda
pagine: 177
In una sua nota d'apertura ai "Collected poems", pubblicati nel 1952, Dylan Thomas scriveva: "Ho letto da qualche parte di un pastore che, quando gli chiesero perché rivolgesse, dal centro di cerchi magici, ossequi rituali alla luna per proteggere il suo gregge, rispose: 'Sarei un pazzo dannato se non lo facessi!' Queste poesie, con tutte le loro crudezze, dubbi e confusioni, sono scritte per amore dell'Uomo e in lode di Dio, e sarei un pazzo dannato se non lo fossero". La nascita e la morte, visioni bibliche ed echi letterari, significati soggettivi e puri suoni, tutto confluisce a creare l'immenso e variegato immaginario poetico di Dylan Thomas. Una voce, quella del poeta, che può risultare a tratti oscura, ma che, come scrive Roberto Sanesi nel suo saggio introduttivo, "riesce a far presa su chiunque".
Poesie
di Dylan Thomas
editore: Einaudi
Nel novembre del 1953, quando fu ricoverato con urgenza al Roman Catholic Hospital, Dylan Thomas era in preda a un attacco di delirium tremens probabilmente scatenato dai diciotto whisky tracannati poco prima. Non si salvò, e concluse così la sua esistenza da "poeta maledetto". L'ultimo, forse. Il suo straordinario carisma, unito a un talento creativo notevolissimo, contribuì a creare un mito che già all'epoca ebbe uno straordinario impatto mediatico e che sopravvive fino ai giorni nostri. Dell'universo poetico di Dylan Thomas, enigmatico e sublime, questo volume offre un'antologia che raccoglie i componimenti migliori: dalle poesie giovanili degli anni Trenta, a lungo rimaste inedite, ai testi più celebri della maturità artistica, come I dreamed my genesis, And death shall have no dominion e The air you breath.
Poesie. Testo inglese a fronte
di Dylan Thomas
editore: Guanda
pagine: 214
In una sua nota d'apertura ai "Collected poems", pubblicati nel 1952, Dylan Thomas scriveva: "Ho letto da qualche parte di un pastore che, quando gli chiesero perché rivolgesse, dal centro di cerchi magici, ossequi rituali alla luna per proteggere il suo gregge, rispose: 'Sarei un pazzo dannato se non lo facessi!' Queste poesie, con tutte le loro crudezze, dubbi e confusioni, sono scritte per amore dell'Uomo e in lode di Dio, e sarei un pazzo dannato se non lo fossero". La nascita e la morte, visioni bibliche ed echi letterari, significati soggettivi e puri suoni, tutto confluisce a creare l'immenso e variegato immaginario poetico di Dylan Thomas. Una voce, quella del poeta, che può risultare a tratti oscura, ma che, come scrive Roberto Sanesi nel suo saggio introduttivo, "riesce a far presa su chiunque".