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Libri di F. Bossi

I racconti

di Dylan Thomas

editore: Einaudi

pagine: 496

«Dylan Thomas rimase sempre un ragazzo "colmo e straniero", dal vigore disarmato e minacciato, e la sua genuina voglia di ride
23,00

L'uomo che amava i bambini

di Christina Stead

editore: Adelphi

pagine: 659

Le famiglie, com'è noto, fra le altre cose generano mostri - e talvolta da mostri vengono distrutte
16,00

Gli inquilini

di Bernard Malamud

editore: Minimum Fax

pagine: 214

"Gli inquilini", pubblicato originariamente nel 1971, è la storia di Harry Lesser, l'ultimo occupante di una decrepita palazzi
12,00

Non chiamarmi col mio nome

di James Purdy

editore: Racconti edizioni

pagine: 235

James Purdy e la sua scrittura rimangono un rebus oggi come ieri
17,00

Arancia meccanica

di Anthony Burgess

editore: Einaudi

pagine: 240

Alex è un eroe dei nostri tempi: un teppista sempre pronto a tirar fuori il coltello, capo di una banda di duri che ogni sera,
12,00

Sabato sera, domenica mattina

di Alan Sillitoe

editore: Minimum fax

pagine: 307

"Beve. Mente.Tradisce. S'infuria. Picchia. Si mette nei guai e prova a uscirne": così Diego De Silva nella sua prefazione descrive Arthur Seaton, l'indimenticabile protagonista di questo romanzo. Arthur ha ventidue anni e un posto di lavoro sicuro in una fabbrica di Nottingham; la società sembra aver già stabilito il suo destino la catena di montaggio.il servizio militare, e poi il matrimonio, i figli e una vita rispettabile che somiglia troppo a quella dei borghesi da lui tanto odiati. Ma Arthur proprio non ci sta. La sua ricetta per la felicità è un'altra, ben più movimentata; e dovrà fare a pugni molte volte, bere un bel po' di birra e portarsi a letto una donna sposata di troppo, prima di capire se gli ingredienti sono quelli giusti...
12,50

Ritratto dell'artista da cucciolo e altri racconti

di Dylan Thomas

editore: Einaudi

Dylan Thomas fu anche prosatore: e se la diffusa idea che lirica e narrativa siano non solo due generi, ma quasi due categorie mentali inconciliabili, porterebbe forse a sospettare in questi racconti una vena elegiaca o intimista, in realtà si incontra un linguaggio denso di cose, persone, eventi. Un'autobiografia, due racconti, un romanzo incompiuto: in ognuna delle opere che compongono questa raccolta, Thomas narra delle vere e proprie avventure. Grottesche, pietose, sempre tese sul filo che conduce dalla quotidianità alla favola: storie a volte ovvie, ma raccontate come se fossero i capitoli di un gioco meraviglioso.
11,50

Gli inquilini

di Bernard Malamud

editore: Minimum fax

pagine: 199

"Gli inquilini", pubblicato originariamente nel 1971, è la storia di Henry Lesser, l'ultimo occupante di una palazzina di Brooklyn che deve essere abbattuta per far posto a un condominio di lusso. Nonostante i goffi tentativi di sfratto da parte del proprietario Levenspiel, Lesser non vuole abbandonare l'appartamento, perché lì ha iniziato a scrivere il suo romanzo ed è lì che intende terminarlo. Quando nella palazzina si trasferisce, per abitarci abusivamente, Willie Spearmint, anche lui scrittore, fra i due si instaura una rivalità che è al tempo stesso letteraria (Willie sembra decisamente più sicuro di sé rispetto alla propria scrittura) e razziale (Lesser è ebreo, Spearmint afroamericano) e che assume uno sfondo anche sessuale quando entra in scena Irene, la fidanzata, di Willie.
10,00

Mi ami?

di Ronald D. Laing

editore: Einaudi

pagine: 100

L'interesse del libro di Laing, fin dal suo primo apparire nel 1978, è dato dall'abbandono del "discorso teorico", cioè di una scrittura distaccata e organizzata rigidamente intorno a nuclei concettuali. Già con le poesie raccolte in "Nodi" Laing adottava un linguaggio mobile e in continuo adeguamento a quanto veniva analizzando e proponendo, col risultato di servirsi di soluzioni liriche o di trapassi intuitivi con una libertà di percorso che favoriva l'analisi e l'evidenza. Ulteriore novità di "Mi ami?" è che l'autore si applica su se stesso, assumendo la propria biografia come oggetto del libro: con tutto il fascino e la seduzione che una simile mossa operativa comporta. Il risultato è una immersione all'interno, nel corpo concreto di una realtà psichica, in cui malattia, schizofrenia, nevrosi, passate al filtro linguistico, psichiatrico, filosofico, "diventano" un linguaggio di grande chiarezza e percorribilità. Laing offre dialoghi, poesie, grumi di discorso, appunti, come percorsi mentali tanto lucidi e perspicui quanto di continuo affacciati sul baratro dell'Altro o dell'angoscia.
15,00

L'uomo che amava i bambini

di Christina Stead

editore: Adelphi

pagine: 561

L'uomo che Henny ha scelto per marito è un eccellente venditore di se stesso, si presenta nel migliore dei modi: un po' leggero, ma in compenso sorridente, affabile, di bell'aspetto, la bontà e l'affidabilità in persona. E soprattutto capace, con le parole che sceglie e quelle che inventa di "creare un mondo". Quel mondo destinato a diventare con gli anni un gorgo orrifico in cui Sam riuscirà ad attirare i suoi sette figli e anche Henny, mentre la vita della piccola comunità si trasformerà in una commedia prima leggera, poi spossante, via via sempre più macabra.
22,00

Conversando con i miei bambini

di Ronald D. Laing

editore: Einaudi

pagine: 156

Lo psichiatra R. D. Laing per sei anni ha riportato in un diario le conversazioni con i suoi due figli. Queste si sono svolte a partire dal termine della prima infanzia, quando ancora i bimbi non possedevano un linguaggio completamente articolato. Secondo Laing dai bambini si possono apprendere, allo stesso tempo, nozioni sull'infanzia e sull'età adulta, ed è quasi certo che, come il contatto con gli adulti forma lo sviluppo dei bambini, così il rapporto inverso influisce sulla "crescita dei grandi". Con una prefazione di Stefano Mistura.
7,23

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