Libri di F. Rella
Cezanne Rilke. Quadri da un'esposizione. Parigi 1907
editore: Jaca Book
pagine: 200
Nel 1907 Rilke è a Parigi
Noi siamo le api dell'invisibile. Lettere da Muzot
di Rainer Maria Rilke
editore: De Piante Editore
pagine: 120
Febbraio 1922: improvvisamente, d'assalto, la poesia occidentale si compie
Nietzsche
di Gilles Deleuze
editore: Se
pagine: 128
«Noi, lettori di Nietzsche, dobbiamo evitare quattro possibili fraintendimenti: 1
I sonetti a Orfeo. Testo tedesco a fronte
di Rainer Maria Rilke
editore: Feltrinelli
pagine: 176
"Cosa può fare ancora, dopo di Voi, un poeta? Un maestro (Goethe, ad esempio) lo si può superare, ma superare Voi - significa
Bouvard e Pécuchet
di Gustave Flaubert
editore: Feltrinelli
pagine: 376
"La bètise umana è un abisso senza fondo," diceva Flaubert, ma Bouvard e Pécuchet sono tutt'altro che due idioti. I due copisti e amici investono la grossa eredità di Bouvard per ritirarsi in campagna e per dedicarsi a un accanito sperimentalismo. Mettono in pratica le scienze, le dottrine, le credenze del tempo, spaziando dall'agricoltura al magnetismo, dall'archeologia alla pedagogia ecc. Ma ogni esperienza si risolve immancabilmente in un fallimento. E la delusione è tale da persuaderli che l'unica soluzione sia farla finita; ma proprio allora rinvengono una possibilità alternativa: ritornare al vecchio e umile lavoro di copisti. I due protagonisti del romanzo - iniziato nel 1872 e pubblicato incompiuto un anno dopo la morte dello scrittore - prendono sul serio scienze, filosofia, religione, politica, tecniche, tanto da spingerle alla loro verità ultima, ovvero l'incapacità di dare risposte al mistero del mondo e di modificarne l'assetto. Destrutturano il sapere del secolo, e forse, nella decisione finale di copiare qualsiasi cosa, svelano l'insignificanza anche dell'ultima illusione flaubertiana, la scrittura quale mezzo per dare un senso alle cose.
Ultimi scritti: Razzi-Il mio cuore messo a nudo-Povero Belgio
di Charles Baudelaire
editore: Feltrinelli
pagine: 139
"Razzi" e "Il mio cuore messo a nudo" sono sempre stati pubblicati sotto il titolo sviante - un vero e proprio fardello che la critica si trascina da quasi un secolo - di "Diari intimi". "Povero Belgio" è sempre stato considerato un frammento di opera incompiuta, da lasciare all'esposizione specialistica, e come tale è inedito in Italia. Si tratta invece del progetto unitario di un'opera nella quale Baudelaire intendeva andare oltre tutto quanto aveva scritto fino a quel momento, in prosa e in poesia. Questa doveva essere la sua opera assoluta: un lavoro in cui la passione del soggetto per il mondo (il cuore messo a nudo) doveva riflettere il mondo stesso nelle sue più laceranti contraddizioni. Odio, gioia, rancore, ansia d'infinito e senso di claustrazione si alternano in un tono che, ha detto Proust, non ha uguali dopo quello dei profeti d'Israele. Ma non si tratta di questo: non è solo questa grandezza che Nietzsche e Valéry riconobbero subito. Nel suo andamento frammentario l'opera è forse il modello della forma che la riflessione ha assunto nella modernità: una riflessione capace di uscire dai codici conoscitivi noti, per avventurarsi, con una prosa mobile e mutevole, nelle contraddizioni che solcano il soggetto e il mondo. Questa edizione è completata dagli abbozzi delle "Lettere di un atrabiliare", dai frammenti del "Carnet" e dalle "Notizie autobiografiche".
Verso l'estremo. Lettere su Cézanne e l'arte come destino
di Rainer Maria Rilke
editore: Pendragon
pagine: 147
Cézanne è stato chiamato da Peter Handke "maestro dell'umanità", titolo che gli compete pienamente a partire dall'insegnamento
Elegie duinesi. Testo tedesco a fronte
di Rainer Maria Rilke
editore: Rizzoli
pagine: 146
La caducità di tutte le cose che abitano la terra, l'imperscrutabilità della vita e della morte, la creazione artistica come v
L'opera e il suo doppio. Dalle lettere
di Gustave Flaubert
editore: Fazi
pagine: 506
Questa scelta di lettere dall'epistolario di Flaubert, vuole essere il tentativo di proporre la sostanza di una scrittura e di un pensiero. Ma, ancora di più, di tentare di costruire un ponte tra le due scritture. Flaubert ripete che nei suoi libri l'autore dev'essere assente, che ha orrore all'idea che Gustave Flaubert compaia, con le sue idee e le sue passioni, accanto a Emma Bovary o accanto a Salambô. Ma dice e ripete anche che nessun libro lo soddisfa in pieno, che non ha mai trovato il soggetto in cui darsi interamente, che sia in sintonia con il suo temperamento.