Libri di Federico Chicchi
Karl Marx. La soggettività come prassi
di Federico Chicchi
editore: Feltrinelli
pagine: 167
Il pensiero di Karl Marx ha cambiato il mondo
Manifesto per il reddito di base
editore: Laterza
pagine: 62
Il reddito di base non è soltanto uno strumento di politica pubblica per contrastare la povertà
La società della prestazione
editore: Ediesse
pagine: 211
La sociologia ha fin dai suoi esordi ciclicamente individuato espressioni suggestive per descrivere il prodursi del mutamento
Logiche dello sfruttamento. Oltre la dissoluzione del rapporto salariale
editore: Ombre corte
pagine: 126
Lo sfruttamento è ancora oggi la chiave imprescindibile per comprendere il capitalismo e le sue intrinseche contraddizioni. Tuttavia, con la crisi del modello di sviluppo industriale e fordista, il rapporto salariale perde progressivamente la sua centralità sociale, esplodendo, fino quasi a dissolversi. Conseguentemente, i modi del comando capitalistico mutano drasticamente. Seguendo un approccio interdisciplinare, gli autori cercano di spiegare come le logiche dello sfruttamento si organizzano e funzionano in questo nuovo scenario, a partire dalla convinzione che sia necessario rivisitare l'armamentario concettuale della tradizione marxiana. In particolare, essi propongono, attraverso il concetto di imprinting, di considerare, accanto ai processi di sussunzione (del lavoro al capitale), l'imporsi, nel capitalismo contemporaneo, di un'altra logica dello sfruttamento che non assume il lavoro produttivo e salariato come suo spazio privilegiato di funzionamento ma che anzi vede le componenti riproduttive della vita divenire centrali nell'estrazione e nell'appropriazione del valore. Il volume si chiude con un saggio di Christian Marazzi del 1978, in cui alcuni dei temi qui affrontati sono posti per la prima volta.
Soggettività smarrita. Sulle retoriche del capitalismo contemporaneo
di Federico Chicchi
editore: Mondadori bruno
pagine: 174
L'affermarsi del nuovo discorso capitalista ha comportato, secondo Jacques Lacan, una profonda ridefinizione della norma sociale - non più centrata sulla disciplina e sull'inibizione dei desideri ma, al contrario, sul loro rivolgimento dentro un maniacale e autistico godimento consumistico. Posto di fronte all'erosione dell'ordinamento simbolico e all'assottigliarsi del legame sociale, il soggetto è sembrato perdere il proprio orientamento etico. Lo smarrimento del soggetto è allora il frutto dell'inesorabile, ma anche problematica, crisi della modernità e del suo principale istituto sociale, il lavoro. Se lo scenario post moderno appare quindi gravido di drammatiche criticità, al contempo esso mostra inedite e inaspettate opportunità. L'inquietudine che attraversa il nostro tempo non deve condurci necessariamente a un atteggiamento di rassegnata e sterile denuncia del presente o, peggio, verso istanze di recupero nostalgico di verticali strutture normative e societarie. Si tratta al contrario, sostiene con convinzione l'autore del volume, di aprirsi alla contingenza giocando fino in fondo la scommessa che ha come posta principale l'invenzione di nuove istituzioni democratiche e l'inaugurazione di prassi sociali che siano adeguate alla portata del cambiamento epocale che ci attende. Prefazione di Massimo Recalcati.
Lavoro e capitale simbolico. Una ricerca empirica sul lavoro operaio nella sociatà post-fordista
di Federico Chicchi
editore: Franco Angeli
pagine: 160
Il volume parte dal presupposto che per comprendere la natura del modello di regolazione post-fordista occorra partire dallo studio delle trasformazioni interne alla realtà lavorativa e sociale della fabbrica. Alla luce dei risultati di un'indagine empirica svolta in due importanti fabbriche metalmeccaniche dell'area bolognese, si sostiene qui la tesi che il post-fordismo sia caratterizzato da un processo di erosione delle "mediazioni" sociali di classe e dalla diffusione di un nuovo dominio simbolico finalizzato alla costruzione di un panorama sociale, individualizzato e privo di densità sociali, impossibilitato, in quanto tale, a criticare e governare eticamente le contraddizioni interne al nuovo regime di accumulazione flessibile.