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Libri di G. Bemporad

I racconti dei Hassidim

di Martin Buber

editore: Guanda

pagine: 704

I racconti dei ?assidim vogliono schiudere al lettore una realtà leggendaria
24,00

Elettra. Testo tedesco a fronte

di Hugo von Hofmannsthal

editore: Garzanti

pagine: 192

Elettra andò in scena a Berlino il 30 ottobre 1903: in pochi giorni ventidue teatri si assicurarono il lavoro, e tre edizioni
12,00

Andrea o I ricongiunti

di Hugo von Hofmannsthal

editore: Adelphi

pagine: 153

«Alcune pagine del libro, specialmente le scene veneziane, come quella inattingibile in cui la donna cambia volto e appare dal
12,00

Inni alla notte-Canti spirituali. Testo tedesco a fronte

di Novalis

editore: Garzanti

pagine: 176

Segnati dalla ricerca di una magica unità tra mondo naturale e mondo sovrannaturale, gli "Inni alla notte" (1800) sono la più
9,00

Odissea. Canti e frammenti

di Omero

editore: Le Lettere

pagine: 276

20,00

Elettra. Testo originale a fronte

di Hugo von Hofmannsthal

editore: Garzanti

pagine: 192

8,26
6,20

Il libro degli amici

di Hugo von Hofmannsthal

editore: Adelphi

pagine: 122

10,00
25,00

Michael Kohlhaas

di Heinrich von Kleist

editore: SE

pagine: 126

6,71

Lo zen e il tiro con l'arco

di Eugen Herrigel

editore: Adelphi

pagine: 106

Questo piccolo libro è un illuminante, lucido e utile resoconto, scritto da un occidentale, di come un occidentale possa avvicinarsi allo Zen. Un professore tedesco di filosofia, Eugen Herrigel, vuole essere introdotto allo Zen e gli viene consigliato di imparare una delle arti in cui lo Zen da secoli si applica: il tiro con l'arco. Comincia così un emozionante tirocinio, nel corso del quale Herrigel si troverà felicemente costretto a capovolgere le sue idee, e soprattutto il suo modo di vivere. All'inizio con grande pena e sconcerto. Dovrà infatti riconoscere prima di tutto che i suoi gesti sono sbagliati, poi che sono sbagliate le sue intenzioni, infine che proprio le cose su cui fa affidamento sono i più grandi ostacoli: la volontà, la chiara distinzione fra mezzo e fine, il desiderio di riuscire. Ma il tocco sapiente del Maestro aiuterà Herrigel a scrollarsi tutto di dosso, a restare "vuoto" per accogliere, quasi senza accorgersene, l'unico gesto giusto, che fa centro quello di cui gli arcieri Zen dicono: "Un colpo, una vita". In un tale colpo, arco, freccia, bersaglio e Io si intrecciano in modo che non è possibile separarli: la freccia scoccata mette in gioco tutta la vita dell'arciere e il bersaglio da colpire è l'arciere stesso.
11,00
36,00

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