Libri di G. Doré
Capi locali e colonialismo in Eritrea. Biografie di un potere subordinato (1937-1941)
di Gianni Dore
editore: Viella
pagine: 394
Alla fine della guerra contro l'Etiopia - tra il 1936 e il 1941 - i funzionari coloniali italiani, militari e civili, dovetter
Plagio e diritto d'autore. Un'analisi comparata e interdisciplinare
di Giulia Dore
editore: Cedam
pagine: 267
Il plagio è un concetto affascinante e imprevedibile che fatica a trovare un proprio spazio nella legge, mentre è oggetto di a
La Divina Commedia di Dante Alighieri. Guida visuale al poema dantesco
di Gustave Doré
editore: Mondadori
pagine: 168
Pubblicate grazie al lavoro di decine di artigiani tra il 1861 e il 1868, le incisioni di Gustave Doré per la "Divina Commedia
La Bibbia. 241 incisioni
di Gustave Doré
editore: Marietti 1820
pagine: 262
Per secoli la Bibbia ha costituito lo sterminato repertorio iconografico, ideologico e poetico a cui la cultura occidentale ha
Storia della Santa Russia
di Gustave Doré
editore: Eris
pagine: 120
Gustave Doré ripercorre un'ipotetica storia della Russia dalla sua fondazione sino all'epoca degli Zar
Gesù spiegato a tutti
di Joseph Doré
editore: Queriniana
pagine: 160
Senza essere né apologetico né polemico, ma casomai mostrando una spontanea simpatia per il suo protagonista, questo libro off
Elementi di analisi matematica
editore: Zanichelli
pagine: 640
Un corso che presenta quanto vi è di essenziale nei concetti di base dell'analisi matematica, senza trascurare le più signific
Finanza pigliatutto. Attendendo la rivincita dell'economia reale
di Ronald P. Dore
editore: Il mulino
pagine: 117
Ronald Dore da tempo ci aveva messo in guardia, esprimendo i suoi timori per il peso che la finanza globale stava esercitando sull'economia. Nelle economie industriali una quota crescente di reddito si era andato accumulando nelle mani di coloro che operavano nel settore finanziario a causa di un aumento e una maggiore complessità delle attività di intermediazione, che avevano assunto carattere sempre più speculativo. E non solo, la proprietà delle grandi imprese aveva rivendicato i propri diritti proprietari e anche i governi avevano promosso una "cultura azionaria" nella convinzione che ciò avrebbe migliorato la capacità di competere a livello internazionale. E soprattutto negli ultimi trent'anni che questo processo di finanziarizzazione ha subito un'accelerazione con conseguenze sociali sempre più preoccupanti, che portavano con sé il rischio del cataclisma sistemico che stiamo subendo. Frenare, o invertire, questa tendenza e reindirizzare la finanza verso il suo ruolo di supporto all'economia reale non sembra facile.
Il lavoro nel mondo che cambia
di Ronald P. Dore
editore: Il mulino
pagine: 120
Perché in Europa, dove più marcata è la preferenza per il tempo libero, vengono abolite feste nazionali e si cerca di aumentare il monte ore dei lavoratori? Perché sono tanto aumentate l'intensità, la flessibilità e la precarietà del lavoro e sono tanto cresciute le disuguaglianze tra i lavoratori? Il lavoro non potrebbe essere organizzato in modo diverso, più gradevole, senza perdere in efficienza? Dore affronta questi temi per arrivare, in realtà, ad analizzare le scelte di politica economica a cui sono costretti i paesi avanzati. Egli entra nella discussione sui diversi modelli di capitalismo: vede indebolirsi il modello renano, della solidarietà sociale, e vede affermarsi un mondo uniformemente individualista e di mercato.
L'italien facile pour ceux qui parlent français
Guide à l'italien quotidien
editore: Vallardi a.
pagine: 126
Una guida pratica alla lingua italiana di tutti i giorni per gli stranieri di lingua francese, con una breve grammatica di ita
Capitalismo della borsa o capitalismo del welfare?
di Ronald P. Dore
editore: Il mulino
pagine: 368
Nelle società caratterizzate da un'economia mondializzata si possono stilizzare due modelli di capitalismo che, secondo Ronald Dore, talvolta si contrappongono, ma che spesso tendono a sovrapporsi. I cittadini tedeschi e giapponesi ad esempio hanno una visione delle motivazioni economiche e del valore del denaro davvero molto diversa da quella anglosassone. Quei cittadini tendono a pensare che se il denaro è importante, ancor più lo sono le strutture sociali, l'equità, la collegialità, le relazioni personali. Tuttavia oggi molti giapponesi e tedeschi sottoscrivono le affermazioni dominanti del capitalismo anglosassone, ritenendo che i loro paesi abbiano sbagliato tutto. Quale sarà la conclusione di tutto questo in epoca di globalizzazione?