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Libri di Hans Tuzzi

La letteratura come una delle arti equestri

di Hans Tuzzi

editore: Italo Svevo

pagine: 112

Fino a che punto si deve osare per diventare veri scrittori? Come prendere all'amo il lettore facendo letteratura e non market
15,00

Il principe dei gigli

di Hans Tuzzi

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 157

Maggio 1982: il commissario Melis, ormai vicequestore, ha accompagnato Fiorenza a un congresso internazionale di bibliologia c
14,50

La figlia più bella. Le indagini di Norberto Melis

di Hans Tuzzi

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 160

Giugno 1986
14,90

Al vento dell'oceano

di Hans Tuzzi

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 160

Aprile 1926
14,90

Come scrivere un romanzo giallo o di altro colore

di Hans Tuzzi

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 166

«In letteratura è come in teologia: valgono le sole domande
14,00

La belva nel labirinto

di Hans Tuzzi

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 326

Quale filo invisibile lega fra loro un sacerdote di frontiera, un travestito di mezza età e un brillante studente universitari
17,50

Il sesto faraone

di Hans Tuzzi

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 165

Aprile 1921. Emerso dal vortice della Grande guerra senza un soldo e senza una patria, Nerón Vukcic - che i lettori hanno già visto all'opera nella spy-story "Il Trio dell'arciduca" - accetta l'inattesa proposta di Taamar Margulies, il ricco mercante di spezie conosciuto a Costantinopoli una vita fa, nel giugno 1914: l'anziano Margulies, infatti, sospetta che il genero Aaron Peres, a capo della filiale di Alessandria d'Egitto, falsifichi i giri contabili dell'azienda, forse per garantire un sostegno economico ai Giovani Turchi ribelli all'esangue governo del Sultano. Vukcic accetta, e sbarca ad Alessandria, la fascinosa Perla del Mediterraneo, la città fondata da Alessandro il Grande cantata da poeti e viaggiatori, metropoli sensuale con più religioni e razze e lingue e sessi di quante siano le dita delle mani. Così, nella voglia di vivere scoppiata con il dopoguerra, tra la società cosmopolita che affolla le strade, i club e le spiagge, tra archeologi impegnati in campagne di scavo e giovani coppie lanciate nei nuovi balli venuti dall'America, tra i segni dell'antico splendore e il presente segnato dalla sorda crescente insofferenza nei confronti della dominazione inglese, il robusto ex agente segreto del governo imperial-regio austroungarico incomincia a indagare. Ma l'imprevisto non tarda a cambiare le regole del gioco: al termine di un'elegante cena in onore di due noti archeologi, nel giardino di villa Peres viene trovato cadavere un antiquario greco in fama di usuraio...
14,90

Trittico

di Hans Tuzzi

editore: Italo svevo (roma)

pagine: 64

L'insensatezza del mondo letta attraverso le esili zampe dei fenicotteri; l'orientamento geopolitico dell'Europa nel nuovo millennio fatto passare per la disposizione di una squadra di calcio; la misconosciuta densità cognitiva, intellettuale e artistica nella forma della ninna nanna. Nei tre racconti morali qui raccolti, non è troppo chiaro né da dove si parte né dove si vuole, arrivare: ma la vera densità delle idee, quando prende una forma letteraria, sta Spesso e abilmente nel mezzo. Cioè dispiegandosi, come richiedono le migliori divagazioni, nel modo con cui si sdipanano le parole. D'altronde la moralità è una porzione che gli intellettuali ultimamente stentano un po' a volerci offrire, se troppo esplicita rischia facilmente di diventare moralismo. Molto meglio, come in questo caso, offrire solamente un indirizzo, una misura, una quota.
10,00

Un posto sbagliato per morire. Le indagini di Norberto Melis

di Hans Tuzzi

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 168

Un'inchiesta in cui la personalità della vittima è la chiave per arrivare al colpevole? Succede, più spesso di quanto si creda
14,90

La vita uccide in prosa. Le indagini di Norberto Melis

di Hans Tuzzi

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 153

Settembre 1988
14,90

Perché Yellow non correrà

di Hans Tuzzi

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 348

Chi ha ucciso - due colpi di pistola alla testa - lo sconosciuto trovato cadavere nei bagni dell'ippodromo, la sera di domenica 13 aprile 1980, a Milano? La vittima, già dagli abiti, appare appartenere a un mondo ben diverso da quello del senzatetto - il barbone, el barbùn, come si diceva in quegli anni - ucciso negli stessi giorni con spietata ferocia nel sottobosco umano di squallore e disperazione che vegeta ai margini della Stazione Centrale. E infatti, i primi passi dell'inchiesta, condotta con determinazione dal commissario Norberto Melis, portano tutti in una ben precisa direzione: i giorni confusi successivi all'8 settembre 1943, con le stragi, le devastazioni e le razzie di opere d'arte compiute dai nazisti nella lenta ritirata verso nord. E il senzatetto? Altra mano? Altra inchiesta? Ma è proprio tutto come sembra? O il passato, e la preziosa biblioteca magico-alchemica trafugata nei giorni lontani della seconda guerra mondiale, non sono che una pista apparente? In una Milano che porta ancora sulla pelle le cicatrici dei cupi anni di piombo, mentre la primavera sembra coincidere con una pioggia uggiosa, e l'assassino colpisce ancora, senza pietà, con l'aiuto di tutti i suoi uomini Melis riuscirà a dipanare il filo rosso sangue che lega tra loro queste morti.
14,90

Il Maestro della Testa sfondata

di Hans Tuzzi

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 333

Febbraio 1978: nessuno può ancora saperlo, ma fra poche settimane il rapimento di Aldo Moro cambierà per sempre la storia d'Italia. Ma oggi è soltanto l'alba nebbiosa di un sabato qualunque, in un inverno come tanti altri. Fino a quando, nell'estrema periferia della Barona, a Milano, fra i casermoni popolari e la triste luce dei lampioni, su un autobus fermo a un capolinea che non è il suo, viene trovato il cadavere dell'autista, i pantaloni abbassati e la testa sfondata da una serie di violenti colpi alla nuca. Il giovane commissario Melis, incaricato delle indagini, resiste alla tentazione di archiviarlo come un banale caso di aggressione. E quando scopre che l'uomo lavorava a tempo perso per uno stimato libraio antiquario morto d'infarto pochi giorni prima, decide che questa coincidenza merita d'essere approfondita. Così, Melis si ritrova a indagare nel mondo a lui sconosciuto dei libri antichi e dell'antiquariato, passando fra ambienti sociali molto differenti e distanti fra loro. L'approfondita e accurata indagine sul delitto - anzi, no: sui delitti, perché l'omicida colpisce ancora, e con ferocia attraversa sguaiati quartieri popolari e felpati salotti borghesi, curiose botteghe artigiane e raffinati templi della bibliofilia per consegnare al lettore l'intenso e sfaccettato romanzo di una città: Milano. E un personaggio a tutto tondo ormai molto amato dai lettori: il commissario (poi vicequestore) Norberto Melis.
14,90

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