Libri di Ismail Kadaré
Il dossier O.
di Ismail Kadaré
editore: La nave di teseo
pagine: 224
A metà degli anni trenta, la vita di N
La città di pietra
di Ismail Kadaré
editore: La nave di teseo
pagine: 336
Una città costruita totalmente in pietra, scoscesa e antica, arroccata sulla montagna
Le mattine al Café Rostand
di Ismail Kadaré
editore: La nave di teseo
pagine: 304
Il Café Rostand è un luogo mitico della Parigi letteraria e per Ismail Kadare un luogo del cuore in quella che è diventata la
Aprile spezzato
di Ismail Kadaré
editore: La nave di teseo
pagine: 222
Gjorg vive nel nord dell'Albania, tra montagne e villaggi fermi nel tempo
La bambola
di Ismail Kadaré
editore: La nave di teseo
pagine: 127
"La Bambola", piccola e fragile come cartapesta, è la madre di Ismail Kadare, cui questo romanzo è dedicato
Un invito a cena di troppo
di Kadaré Ismail
editore: Longanesi
pagine: 216
Argirocastro, settembre 1943
La nicchia della vergogna
di Ismail Kadaré
editore: Fandango Libri
pagine: 209
Prima metà dell'Ottocento: nello sterminato Impero ottomano, che abbraccia "ventinove popoli, sei religioni, quattro razze, quaranta lingue e quattro climi diversi", la provincia d'Albania è in rivolta. A ottantadue anni il pascià Ali di Tepeleni ha deciso di sfidare il sultano. Vuole ricreare lo stato albanese, come ha fatto il grande Scanderbeg quattrocento anni prima di lui. Ma il suo popolo non sembra disposto a seguirlo... Intanto, nella capitale dell'Impero, la 'nicchia della vergogna' aspetta la testa mozzata di Ali, o quella dei generali che non saranno riusciti a sconfiggerlo. E il suo guardiano, il giovane Abdullah, a volte sogna di finire anche lui nella nicchia, ma è solo un sogno, perché Abdullah è un uomo docile che non si ribella mai, neanche contro se stesso. Ismail Kadaré ripercorre la storia della rivolta di Ali pascià trasformandola in una metafora degli orrori del Novecento: personaggi ed eventi reali s'intrecciano a spaventose fantasie come la "denazionalizzazione", il lento e metodico processo che permette di soffocare l'identità di un popolo, realizzato "in base all'antica dottrina segreta del cra-cra . Pubblicato per la prima volta in Italia, "La nicchia della vergogna" è romanzo visionario e affascinante, tra i più cupi di Kadaré, che tuttavia non rinuncia a gettare una debole luce di speranza nell'"immenso impasto grigio del cielo".
Il mostro
di Ismail Kadaré
editore: Fandango Libri
pagine: 184
Una pianura deserta, alle porte di una città. Una misteriosa costruzione, che a volte sembra un furgone abbandonato, altre un cavallo di legno. Al suo interno, un gruppo di uomini decisi a conquistare la piazzaforte. Sono lì da anni, forse secoli: Ulisse K., Max, Acamante, il Costruttore... Nella città, lo studente di filosofia Gent Ruvina ha strappato la bionda Lena - molti la chiamano Elena - al suo triste fidanzamento. Siamo nell'Albania degli anni Sessanta, ma anche nella Troia di tremila anni fa. Giocando su parallelismi e intersezioni, nel 1965 Ismail Kadaré scrive "II mostro", una storia fantastica che è al tempo stesso un violento attacco al regime comunista. Vietato in Albania fino al 1990, questo romanzo "con i piedi ancorati nella mitologia e la testa proiettata verso i tempi moderni" esce ora per la prima volta in Italia, confermando l'incredibile talento del grande autore albanese.
La città di pietra
di Ismail Kadaré
editore: Tea
pagine: 219
In una città così non è facile essere bambini. Una città antica e di pietra. Capace di provocare dolori, ferite e piaghe, perché al contatto può essere rude e fredda, come la pietra, come la guerra. Sullo sfondo, la tragedia del secondo conflitto mondiale, un mostro dal quale il piccolo albanese protagonista di questa storia sa difendersi come solo i bambini sanno fare. Per lui che ancora non conosce la follia dei grandi, tutto assume una parvenza di gioco e di scoperta: l'oscuramento, le fughe nei rifugi antiaerei, le divise dei soldati e la casa misteriosa che ospita tante belle signore straniere. Un folto gruppo di personaggi stravaganti e indimenticabili lo accompagna nel suo cammino per la città di pietra: il nonno che parla turco e che lo fa fumare, gli zingari dai magici violini, l'irraggiungibile Margherita e la non castissima Susanna, la donna barbuta e le ultracentenarie che, stagione dopo stagione, lo guardano diventare uomo.
Il generale dell'armata morta
di Ismail Kadaré
editore: Longanesi
pagine: 222
Non a caso, all'inizio e alla fine di questo romanzo, il protagonista paragona se stesso e altri personaggi ad attori di teatr