Libri di Ismail Kadaré
Quando un dittatore chiama
di Ismail Kadaré
editore: La nave di Teseo
pagine: 192
Nel 1960, durante gli ultimi giorni di vita di Boris Pasternak, Ismail Kadare si trovava a Mosca, dove lo scandalo per il prem
Tre canti funebri per il Kosovo
di Ismail Kadaré
editore: Longanesi
pagine: 112
Il 28 giugno 1989 il leader serbo Slobodan Milosevic scatenò l'offensiva nazionalista contro gli albanesi del Kosovo. Da quel giorno è iniziata la dissoluzione della Jugoslavia. Ma la scelta di quella data non fu casuale. Seicento anni prima, il 28 giugno 1389, il "Kosovo Polje", la "Pianura dei Merli", era stato teatro di un'epica battaglia: una coalizione balcanico-cristiana formata da serbi, bosniaci, albanesi e rumeni fu sconfitta dall'esercito ottomano al comando del sultano Murad I. Nei tre racconti di questo libro Kadaré riporta nella polvere di quell'assolatissima giornata, fra l'ondeggiare degli stendardi, le tresche dei principi, i canti dei rapsodi, il sangue versato.
Tre canti funebri per il Kosovo
di Ismail Kadaré
editore: Tea
pagine: 108
Il 28 giugno 1989 il leader serbo Slobodan Milosevic scatenò l'offensiva nazionalista contro gli albanesi del Kosovo. Da quel giorno è iniziata la dissoluzione della Jugoslavia. Ma la scelta di quella data non fu casuale. Seicento anni prima, il 28 giugno 1389, il "Kosovo Polje", la "Pianura dei Merli", era stato teatro di un'epica battaglia: una coalizione balcanico-cristiana formata da serbi, bosniaci, albanesi e rumeni fu sconfitta dall'esercito ottomano al comando del sultano Murad I. Nei tre racconti di questo libro Kadaré riporta nella polvere di quell'assolatissima giornata, fra l'ondeggiare degli stendardi, le tresche dei principi, i canti dei rapsodi, il sangue versato.
Il generale dell'armata morta
di Ismail Kadaré
editore: Corbaccio
pagine: 221
A vent'anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, un generale e un cappellano dell'esercito italiano vengono incaricati di
Il generale dell'armata morta
di Ismail Kadaré
editore: Longanesi
pagine: 222
Non a caso, all'inizio e alla fine di questo romanzo, il protagonista paragona se stesso e altri personaggi ad attori di teatr
La città di pietra
di Ismail Kadaré
editore: Tea
pagine: 219
In una città così non è facile essere bambini. Una città antica e di pietra. Capace di provocare dolori, ferite e piaghe, perché al contatto può essere rude e fredda, come la pietra, come la guerra. Sullo sfondo, la tragedia del secondo conflitto mondiale, un mostro dal quale il piccolo albanese protagonista di questa storia sa difendersi come solo i bambini sanno fare. Per lui che ancora non conosce la follia dei grandi, tutto assume una parvenza di gioco e di scoperta: l'oscuramento, le fughe nei rifugi antiaerei, le divise dei soldati e la casa misteriosa che ospita tante belle signore straniere. Un folto gruppo di personaggi stravaganti e indimenticabili lo accompagna nel suo cammino per la città di pietra: il nonno che parla turco e che lo fa fumare, gli zingari dai magici violini, l'irraggiungibile Margherita e la non castissima Susanna, la donna barbuta e le ultracentenarie che, stagione dopo stagione, lo guardano diventare uomo.
Aprile spezzato
di Ismail Kadaré
editore: Guanda
pagine: 176
Fra le montagne dell'interno dell'Albania è in atto da più generazioni una faida tra famiglie. Per rispettare gli obblighi ferrei imposti dalla bessa, un rigoroso codice d'onore che regola le morti e le vendette, il giovane protagonista deve uccidere il membro di una famiglia rivale. E dal giorno dell'assassinio (una metà d'aprile di un anno imprecisato, ma sicuramente prima dell'avvento del comunismo in Albania) sa che la sua vita è spezzata, che deve aspettare la vendetta e la morte. Prima dovrà compiere un lungo viaggio fra le montagne dove incontra uno scrittore e la sua giovane, bellissima moglie in viaggio di nozze: sarà anche per seguire lei che si avventurerà lungo strade proibite dalla bessa, trovando infine la morte.
Il ponte a tre archi
di Ismail Kadaré
editore: Longanesi
pagine: 233
Siamo nel 1377. La finta crisi epilettica che coglie un poveretto, Gielosh l'idiota, sulle rive del fiume maledetto, l'Uyana, è all'origine della costruzione del primo ponte di pietra in Albania. Un tale che si dichiarava veggente, confuso tra la folla testimone di quel fatto inconsueto, interpreta la crisi come un presagio benevolo, un segno divino: "Su queste acque bisogna costruire un ponte!". Il monaco Gjon s'incarica di raccontare la storia del ponte, soprattutto per dimostrare quanto vi è di falso nell'evidenza e di vero nella dissimulazione. Ma deve affrettarsi, poiché i tempi sono torbidi e l'avvenire è incerto. Si profila infatti all'orizzonte una terribile minaccia: l'invasione dei turchi.
La commissione delle feste
di Ismail Kadaré
editore: Besa
pagine: 82
In un'Albania ancora assoggettata al dominio ottomano si svolgono i minuziosi preparativi per una festa di riconciliazione. Il meticoloso dispositivo cerimoniale accresce, di ora in ora, l'attesa per l'arrivo degli invitati. Rituali dell'ospitalità, banchetti, danze e giochi costituiscono, però, solo la messa in scena di una tragica beffa...
Dante, l'inevitabile
di Ismail Kadaré
editore: Fandango Libri
pagine: 53
Che rapporto può esistere tra l'Albania e Dante, il poeta italiano per eccellenza, uno dei più grandi della storia? Quali segrete affinità legano un'opera come "La Divina Commedia" e le traversie del popolo albanese, segnato da secoli di guerre e occupazioni? Più di quante possiamo immaginare, rivela Ismail Kadaré in questo pamphlet. Spaziando dall'Impero Ottomano all'invasione fascista, dagli anni del comunismo a quelli dei barconi della morte, il grande autore albanese ripercorre le tappe fondamentali della storia del suo paese. E mostra come Dante sia stato "inevitabilmente" presente in ogni momento, offrendo con la sua arte una fonte di inesauribile bellezza e un rifugio agli orrori della storia.