Libri di Ivan Illich
Rovesciare le istituzioni. Un «messaggio» o una «sfida»?
di Ivan Illich
editore: Armando Editore
pagine: 246
«Dubitare», in questo senso, non implica certo una condizione psicologica di incapacità d'arrivare a decisioni o convincimenti
I fiumi a nord del futuro. Testamento raccolto da David Cayley
di Ivan Illich
editore: Quodlibet
pagine: 297
Questo volume presenta i materiali delle conversazioni di Ivan Illich con David Cayley, negli anni 1997-1999
Una fiamma nel buio. Conversazioni
editore: Elèuthera
pagine: 256
In questa appassionante biografia intellettuale, Illich si interroga e si fa interrogare su tutti i temi di cui si è occupato
Opere complete
di Ivan Illich
editore: Neri Pozza
pagine: 894
Inizia con questo volume la pubblicazione della prima edizione mondiale delle Opere complete di Ivan Illich, un autore la cui
Descolarizzare la società. Una società senza scuola è possibile?
di Ivan Illich
editore: Mimesis
pagine: 167
La scuola obbligatoria, la scolarità prolungata, la corsa ai diplomi, l'università di massa: differenti aspetti di quel medesi
Nemesi medica. La paradossale nocività di un sistema medico che non conosce limiti
di Ivan Illich
editore: Red Edizioni
pagine: 304
Ivan Illich conduce in questo suo libro una serrata analisi critica che demitizza l'istituzione medica
La convivialità
di Ivan Illich
editore: Red edizioni
pagine: 144
Questo libro analizza la particolare relazione uomo-strumento che si è affermata nel contesto della società industriale.
Disoccupazione creativa
di Ivan Illich
editore: Red edizioni
pagine: 96
Questo saggio analizza le nuove forme di povertà che derivano dalla diffusione su scala planetaria di un modello di sviluppo ad alta intensità di merci e capitali. La critica radicale di Illich è rivolta ai poteri simbolici di cui si servono i "padroni delle professioni" per creare bisogni che solo loro sono in grado di soddisfare. La strategia suggerita per ridurre la dipendenza dal mercato consiste in un diverso agire politico, sottratto ad ogni tutela professionale, che abbia come obiettivo un nuovo equilibrio tra le attività non mercantili, utili a sé e agli altri (la "disoccupazione creativa" appunto) e il diritto all'impiego.
I fiumi a nord del futuro. Testamento raccolto da David Cayley
di Ivan Illich
editore: Quodlibet
pagine: 304
Questo volume presenta i materiali delle conversazioni di Ivan Illich con David Cayley, negli anni 1997-1999. Nei suoi 22 capitoli, altrettante voci della riflessione illiciana vengono sviscerate dapprima nella forma monologante dell'autotestimonianza, poi in quella dialogica dell'intervista. Ne deriva un resoconto completo e coraggioso anche di ciò che Illich non ha mai trovato l'occasione o la forza di mettere per iscritto, e che ora, sul limitare della vita, egli affida all'amico-interlocutore alla stregua di proprio "testamento". Gli ormai storici contributi di questo autore straordinario alla critica delle moderne istituzioni, si tratti della scuola o della sanità, del libro o del sesso, acquistano così uno spessore nuovo, conferito loro dalla lunga e coerente esperienza umana qui rievocata, così come da una sottostante meditazione teologica, liturgica, ecclesiologica, in precedenza mai emersa con tanta chiarezza. Prefazione di Charles Taylor.
Elogio della bicicletta
di Ivan Illich
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 95
Una apologia della bicicletta: della sua bellezza e saggezza, della sua alternativa energetica alla crescente carenza di energ
Disoccupazione creativa
di Ivan Illich
editore: BE Editore
pagine: 93
Nel sistema basato sulla professionalizzazione delle funzioni essenziali, il cittadino del mondo civilizzato è espropriato della propria capacità di fare da sé ciò che altrimenti saprebbe fare benissimo: costruirsi una casa, curare le patologie più semplici, istruirsi, gestire le proprie controversie giuridiche e politiche, muoversi da un luogo all'altro. Tutte queste attività sono state sottratte all'abilità personale e monopolizzate dai professionisti di settore, gli "esperti", i quali offrono la soluzione tecnologicamente più eclatante e ovviamente funzionale al mantenimento dell'egemonia del potere dei tecnocrati.
La convivialità. Una proposta libertaria per una politica dei limiti allo sviluppo
di Ivan Illich
editore: BE Editore
pagine: 142
In questo libro Illich sostiene che lo strumento industriale ha oggi superato in molti casi quella soglia critica oltre la quale diviene controproduttivo; si allontana cioè da quegli scopi per cui era stato progettato e genera impotenza. Per esempio, la diffusione dei mezzi di trasporto riduce la velocità media degli spostamenti; l'iperproduttività produce crisi economiche. L'alternativa a questo stato delle cose è rappresentata da quella che Illich chiama società conviviale". Lo strumento conviviale permette un controllo personale e diretto, genera efficienza senza ridurre l'autonomia, non crea rapporti di dipendenza ed estende il raggio d'azione individuale.