Libri di Ivan Illich
Rovesciare le istituzioni. Un «messaggio» o una «sfida»?
di Ivan Illich
editore: Armando editore
pagine: 246
«Dubitare», in questo senso, non implica certo una condizione psicologica di incapacità d'arrivare a decisioni o convincimenti
I fiumi a nord del futuro. Testamento raccolto da David Cayley
di Ivan Illich
editore: Quodlibet
pagine: 297
Questo volume presenta i materiali delle conversazioni di Ivan Illich con David Cayley, negli anni 1997-1999
Opere complete
di Ivan Illich
editore: Neri Pozza
pagine: 894
Inizia con questo volume la pubblicazione della prima edizione mondiale delle Opere complete di Ivan Illich, un autore la cui
Descolarizzare la società. Una società senza scuola è possibile?
di Ivan Illich
editore: Mimesis
pagine: 167
La scuola obbligatoria, la scolarità prolungata, la corsa ai diplomi, l'università di massa: differenti aspetti di quel medesi
Una fiamma nel buio. Conversazioni
editore: Eleuthera
pagine: 256
In questa appassionante biografia intellettuale, Illich si interroga e si fa interrogare su tutti i temi di cui si è occupato
Gender. Per una critica storica dell'uguaglianza
di Ivan Illich
editore: Beat
pagine: 266
Apparso per la prima volta nel 1984, questo libro annuncia profeticamente ciò che e oggi sotto gli occhi di tutti: l'avvento del genderless, del senza-genere, la figura in cui giunge pienamente a compimento quel processo proprio delle società industriali che va sotto il nome di "uguaglianza tra i sessi". Un compimento inscritto nell'essenza stessa dell'Homo oeconomicus per la quale uomini e donne non sono altro che "neutri economici". Illich indaga "il passaggio da un mondo sotto l'egida del gender a uno sotto il regime del sesso" ricostruendo i mutamenti nei modi della percezione del corpo e delle sue relazioni col mondo nel passaggio cruciale dall'antica società vernacolare e conviviale alla società industriale. E svela come il sessismo delle società moderne non sia soltanto altra cosa dalla differenza sessuale propria del gender nell'universo vernacolare, ma nasca dai suo stesso misconoscimento.
Pervertimento del cristianesimo
Conversazioni con David Cayley su Vangelo, chiesa, modernità
di Illich Ivan
editore: Quodlibet
pagine: 208
I fiumi a nord del futuro. Testamento raccolto da David Cayley
di Ivan Illich
editore: Quodlibet
pagine: 304
Questo volume presenta i materiali delle conversazioni di Ivan Illich con David Cayley, negli anni 1997-1999. Nei suoi 22 capitoli, altrettante voci della riflessione illiciana vengono sviscerate dapprima nella forma monologante dell'autotestimonianza, poi in quella dialogica dell'intervista. Ne deriva un resoconto completo e coraggioso anche di ciò che Illich non ha mai trovato l'occasione o la forza di mettere per iscritto, e che ora, sul limitare della vita, egli affida all'amico-interlocutore alla stregua di proprio "testamento". Gli ormai storici contributi di questo autore straordinario alla critica delle moderne istituzioni, si tratti della scuola o della sanità, del libro o del sesso, acquistano così uno spessore nuovo, conferito loro dalla lunga e coerente esperienza umana qui rievocata, così come da una sottostante meditazione teologica, liturgica, ecclesiologica, in precedenza mai emersa con tanta chiarezza. Prefazione di Charles Taylor.
La convivialità
di Ivan Illich
editore: Red edizioni
pagine: 144
Questo libro analizza la particolare relazione uomo-strumento che si è affermata nel contesto della società industriale.
Disoccupazione creativa
di Ivan Illich
editore: Red edizioni
pagine: 96
Questo saggio analizza le nuove forme di povertà che derivano dalla diffusione su scala planetaria di un modello di sviluppo ad alta intensità di merci e capitali. La critica radicale di Illich è rivolta ai poteri simbolici di cui si servono i "padroni delle professioni" per creare bisogni che solo loro sono in grado di soddisfare. La strategia suggerita per ridurre la dipendenza dal mercato consiste in un diverso agire politico, sottratto ad ogni tutela professionale, che abbia come obiettivo un nuovo equilibrio tra le attività non mercantili, utili a sé e agli altri (la "disoccupazione creativa" appunto) e il diritto all'impiego.