Libri di M. Dal Corso
Ho parlato chiaramente al mondo. Per una teologia pubblica ecumenica
editore: Cittadella
pagine: 200
La ricchezza del reale è multiforme e per esprimersi ha bisogno del concorso di molti e diversi saperi: anche di quello teolog
Il Vangelo secondo Mafalda
di Marco Dal Corso
editore: Claudiana
pagine: 90
Come le parabole del Vangelo, le strisce di Mafalda - eroina "arrabbiata" e "contestataria" - rifiutano il mondo così com'è
Il Vangelo secondo Mafalda
di Marco Dal Corso
editore: Claudiana
pagine: 96
Come le parabole del vangelo, le strisce di Mafalda - eroina "arrabbiata" e "contestataria" - rifiutano il mondo così com'è
Rubem Alves
di Dal Corso Marco
editore: Morcelliana
pagine: 144
Dalla teologia della liberazione alla teo-poetica: queste l'originale percorso intellettuale di Rubem Alves (1933- 2014, teolo
«Molte volte e in diversi modi». Manuale di dialogo interreligioso
editore: Cittadella
"Il pluralismo religioso è oggi una sfida per tutte le religioni" (C.M. Martini). Questo volume, per la prima volta in Italia, si propone come un manuale di dialogo interreligioso, la cui lettura potrà essere utile agli studi teologici, alle comunità ecclesiali, alle cristiane e ai cristiani che vivono quotidianamente il confronto coi fedeli di altre religioni.
Amelia che sapeva volare
di Mara Dal Corso
editore: EDT-Giralangolo
pagine: 24
La piccola Amelia aveva un sogno, e da grande fece quello che nessuna aveva mai tentato prima. Età di lettura: da 3 anni.
Lettere dal passato
Ovvero il caso di Stefania Rossetti
di Dal Corso Andrea
editore: Gruppo Albatros Il Filo
pagine: 144
Lettere criptiche arrivano nella centrale di polizia di Milano, annunciando dei possibili crimini
Religioni tradizionali
di Marco Dal Corso
editore: Emi
pagine: 160
Un viaggio nell'altra logica delle religioni tradizionali di Africa e America Latina, tra temi e riti, divinità e antenati, cosmovisioni e antropologia, per cogliere la novità delle tradizioni sapienziali dell'umanità in epoca di globalizzazione.
Insegnare le religioni. In classe con il cooperative learning
editore: Emi
pagine: 112
Il pluralismo religioso porta nuovi temi all'interno della vita civile, sociale e poilitica, cioè nella convivenza quotidiana tra persone e culture. Si tratta di un fenomeno che non può che interessare direttamente le agenzie educative, in primis la scuola. Eppure proprio nella scuoila si procede come se così non fosse, o quasi. Magari se ne discute ma come emergenza o problema piuttosto che come realtà da indagare e codificare, o meglio, come occasione per ripensare un modello adeguato di laicità, che non sia semplicemente quella "per sottrazione". Questo libro, di taglio pratico, si rivolge a chi ha responsabilità educative nei confronti dei ragazzi; fornisce loro le ragioni e gli strumenti per far entrare il "fatto religioso" dalla porta principale attraverso il "metodo cooperative learning". Un metodo "cooperativo" che viene adeguatamente esemplificato in queste pagine con testi e schede.
Un popolo di martiri. Testimoni della fede in Guatemala
editore: Emi
pagine: 160
La storia recente del Guatemala (anni '80 e '90) è segnata dalla violenza. Quattrocento villaggi sono scomparsi dalla carta geografica, duecentomila persone sono state trucidate, quarantamila sono gli scomparsi: una catastrofe prodotta in nome dell'ordine, dello sviluppo, della sicurezza nazionale. Questo libro traduce e adatta al pubblico italiano l'edizione spagnola di Dieron la vida 2, il libro che in Guatemala cercò di far luce su quel periodo storico, e ci fa conoscere alcune vittime di quegli anni. Spicca tra tutte la figura di mons. Juan Josè Gerardi, vescovo di El Quichè impegnato a favore della verità e della giustizia, e assassinato due giorni dopo aver presentato nella cattedrale di Guatemala il libro Guatemala Nunca Mas, di testimonianze di vittime di un genocidio durato 36 anni, un'opera della quale fu il principale ispiratore e coordinatore.
Terra
di Marco Dal Corso
editore: Emi
pagine: 64
Il temine "terra" ha diverse accezioni che presentano, nel declinare dei fatti storici e culturali, dei rischi e delle derive. La terra natale diventa spesso simbolo di identità forte, chiusa alle altre, radici da rivendicare e difendere; il pianeta Terra, invece, quando visto dalle politiche dominanti rischia di diventare il pianeta che include alcuni ed esclude altri, mentre la terra come fonte di sussistenza scatena gli appetiti e gli interessi particolari dimenticando che i beni hanno un'ipoteca sociale e comunitaria e, ancora, la terra-terrestre induce alla "fuga mundi" e al "carpe diem" piuttosto che alla valorizzazione del quotidiano e all'assunzione di responsabilità convocata dal "qui ed ora". Le derive annunciate stanno dentro i problemi che strutturano questo lavoro: lo sfruttamento del pianeta, le disuguaglianze e la violenza.