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Libri di M. Gregorio

Una psicoanalista a Teheran

di Gohar Homayounpour

editore: Raffaello Cortina Editore

pagine: 156

È possibile praticare la psicoanalisi nella Repubblica islamica dell'Iran? Gohar Homayounpour, psicoanalista iraniana formatas
16,00

La strategia del camaleonte. La simulazione del mondo vivente

di Jean-François Bouvet

editore: Raffaello Cortina Editore

pagine: 171

Chi non ha mai visto le rane diventare grosse come buoi, i pavoni far vibrare la loro ruota o i politici posare per un manifes
15,50
4,65

La vasca di Archimede. Piccola mitologia della scienza

editore: Raffaello Cortina Editore

pagine: 230

Anche chi ammette di non sapere nulla di scienza sa cosa sono la mela di Newton, l'anello mancante e la vasca di Archimede
18,00

Gli spinaci sono ricchi di ferro. I luoghi comuni nella scienza

di Jean-François Bouvet

editore: Raffaello Cortina Editore

pagine: 196

Gli autori svolgono in questo libro un curioso confronto tra i luoghi comuni più celebri, tra cui ovviamente "gli spinaci sono
16,00

Migranti, coloni, rifugiati. Dall'emigrazione di massa alla fortezza d'Europa

di Saskia Sassen

editore: Feltrinelli

pagine: 200

Il libro intende offrire una fotografia quanto mai nitida dei movimenti migratori all'interno del continente europeo dalla fine del Settecento a oggi. Si scopre che il ramificato flusso degli emigranti non è mai casuale o riconducibile a scelte individuali, ma è sempre precisamente strutturato, circoscritto e controllabile, nonché funzionale a strategie politiche ed economiche. L'autrice presenta numerosi dati, informazioni e rilevamenti sulla storia e l'attualità, sui diritti e le norme, sulle politiche e le strategie.
19,11

L'ambivalenza della rappresentazione. Cultura, ideologia, religione

di Jack Goody

editore: Feltrinelli

pagine: 272

In una rassegna che comprende civiltà europee, asiatiche e africane del presente e del passato, in un arco di tempo che si estende per più di due millenni, Jack Goody analizza qui l'ambivalenza che molte società manifestano nei confronti delle immagini, del teatro, della narrativa di tipo realistico, delle reliquie e della sessualità. Tale ambivalenza è radicata in profonde contraddizioni cognitive implicite nell'idea stessa di icona, alternativa in varie forme alla "realtà", anche se è soprattutto nella sfera del divino, della rappresentazione della divinità, che esse assumono una particolare drammaticità, in quanto possibile sfida all'atto creativo.
28,41
15,49

La rivolta del corpo. I danni di un'educazione violenta

di Alice Miller

editore: Cortina raffaello

pagine: 138

Chi da piccolo è stato maltrattato e abusato dai genitori può amarli solo a patto di rimuovere le proprie autentiche emozioni. E dunque accade spesso che il corpo, rivoltandosi contro la negazione dei traumi infantili irrisolti, si ammali gravemente. In questo libro l'autrice interpreta i messaggi trasmessi dalla malattia e spiega per quale motivo rivivere l'esperienza delle emozioni negate consente di riconoscere la verità di quei messaggi. Un percorso intenso per indicare come uscire dal circolo vizioso dell'autoinganno e rispondere agli appelli del corpo liberandolo dai sintomi.
13,50

Il libro dei fiori

di Maria Sibylla Merian

editore: Elliot

pagine: 96

Prima di Darwin, prima di Audubon e di Gilbert White, c'è stata Maria Sibylla Merian
20,00

Il sapore del mondo. Un'antropologia dei sensi

di David Le Breton

editore: Raffaello Cortina Editore

pagine: 515

C'è la foresta del perdigiorno, quella del bracconiere o del guardacaccia, la foresta degli innamorati e quella degli ornitolo
36,00

I canoni dello sguardo. Storia della cultura visiva tra Oriente e Occidente

di Hans Belting

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 302

Esistono vicende, nella storia umana, che hanno una dirompenza più inappariscente dei grandi sconvolgimenti, ma un rilievo e una durata ben maggiori. Per comprenderne le vere dimensioni sono d'ostacolo gli specialismi non dialoganti e gli arroccamenti sugli spalti identitari. Ce lo insegna in modo esemplare l'invenzione della prospettiva, argomento tra i più studiati di una storia dell'arte. Con mossa felicissima, Hans Belting spariglia le carte e mette in prospettiva la prospettiva stessa. Grazie alla sua indagine si chiariscono le alleanze tra pratiche pittoriche, dottrine artistiche, conoscenze scientifiche, e soprattutto si svela la fecondità di un paradosso: all'apice della sua fioritura, l'Occidente definì il canone percettivo, attraverso il quale ci appropriamo del mondo sotto forma di immagine, attingendo a una teoria della visione concepita quattro secoli prima da un matematico arabo nativo di Bassora, Alhazen, in un contesto religioso islamico che bandiva le immagini perché giudicate contraffazioni blasfeme della creazione di Dio. Lo scarto temporale e i travisamenti dei traduttori propiziarono inopinatamente, sulla questione nevralgica delle consuetudini visive, il cortocircuito tra due civiltà che avrebbero poi acuito la reciproca lontananza. Civiltà dello sguardo, quella occidentale, fondata sul primato dell'occhio e sulla sovranità del soggetto osservatore. Civiltà che privilegia la luce, quella araba, fedele al grafismo non iconico dell'ornamento.
45,00

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