Libri di M. Herling
Gustaw Herling e il suo mondo. La storia, il coraggio civile e la libertà di scrivere
di M. Herling
editore: Viella
pagine: 432
Gustaw Herling è stato uno scrittore, pubblicista e saggista polacco, noto soprattutto per il libro "Un mondo a parte" che tes
Scritti italiani. 1944-2000
di Gustaw Herling
editore: Bibliopolis
pagine: 1311
L'edizione integrale della pubblicistica italiana di Gustaw Herling comprende circa 500 articoli, dal 1954 al 2000, raccolti d
Controluce. Letteratura e totalitarismi
editore: Marotta e Cafiero
pagine: 224
Gustaw Herling e Titti Marrone dipingono ritratti di grandi scrittori europei che hanno vissuto i totalitarismi del Novecento
Etica e letteratura. Testimonianze, diario, racconti
di Gustaw Herling
editore: Mondadori
pagine: 1837
Per la prima volta vengono riuniti in un solo volume i grandi capolavori di Gustaw Herling, commentati da Krystyna Jaworska e
Un mondo a parte
di Gustaw Herling
editore: Mondadori
pagine: 384
Tra i ghiacci della Siberia, i prigionieri lavorano senza sosta nei boschi a temperature polari: nello stomaco brodo di cavoli
Il pellegrino delle libertà. Saggi e racconti
di Gustaw Herling
editore: L'Ancora del Mediterraneo
pagine: 139
I saggi e i racconti raccolti in questo volume, seguono il percorso del pellegrino: dall'ora d'ombra del crepuscolo che avvolge lo stagno scuro della sua casa natale, dove la natura struggente dell'autunno dell'anno 1939 non viene scalfita dagli echi della guerra appena scoppiata; al buio dell'universo concentrazionario sui lembi estremi dell'impero sovietico. L'ombra che d'improvviso scende dalle montagne sulla scena descritta da Herling, è il proemio del pellegrinaggio che lo condurrà attraverso i territori occupati dai sovietici al "mondo a parte" del gulag. Il pellegrino diventa allora testimone, per se stesso e per i suoi compagni di prigionia, dei totalitarismi del XX secolo, e la sopravvivenza della sua testimonianza è la meta che gli fa riprendere il cammino come soldato della libertà nell'Europa in guerra, e poi esule, nell'Europa del dopoguerra. Al suo pellegrinaggio di soldato che "nei campi militari e nelle baracche" sogna "il brusio dei fiumi della sua patria" nella quale sceglierà di "non tornare", appartengono i primi racconti "italiani" di Herling pubblicati in questo libro: "Villa Tritone" e "Il principe costante". Giunto alla meta con il crollo dei regimi comunisti e il ritorno in Polonia dopo mezzo secolo vissuto al di là della "linea d'ombra", il pellegrino Herling si volge indietro e ripercorre - nei saggi che chiudono il volume - il suo cammino di scrittore: le cui sorgenti vitali sono nel "legame inscindibile" fra "essere e scrivere".
La notte bianca dell'amore-«La notte bianca dell'amore» conversazione con Wlodzimierz Bolecki
di Gustaw Herling
editore: L'Ancora del Mediterraneo
pagine: 151
Venezia, gli ultimi giorni dell'anno. Ma anche gli ultimi scorci di una vita al tramonto. Il vecchio Luca Kleban, celebre regista, è a Venezia in attesa di un'operazione agli occhi: la cecità lo induce a raccontarsi in una sorta di autobiografia "muta": è il momento dei bilanci. È anche il tempo di rivelare il suo segreto? Il suo amore, la sua compagna di vita, sua sorella Ursula. Fare i conti con un passato in cui si intrecciano vicende storiche dell'Europa del Ventesimo secolo e vicissitudini personali significa anche riviverlo: la Russia, l'infanzia in Polonia, la guerra e la resistenza, la passione per il teatro; poi Londra e l'Italia. E mentre Luca è alle prese con la verità, Ursula attraversa la città, la sua memoria, la sua storia.
Un mondo a parte
di Gustaw Herling
editore: Feltrinelli
pagine: 286
Con la pubblicazione nel 1951, in Gran Bretagna, di "Un mondo a parte" Bertrand Russel commentò: "Dei molti libri che ho letto sulle esperienze delle prigioni e dei campi di lavoro sovietici, questo libro di Herling è il più impressionante e quello scritto meglio. Un libro estremamente interessante e del più profondo interesse psicologico". Identici giudizi espressero Albert Camus e Ignazio Silone.
Requiem per il campanaro
di Gustaw Herling
editore: L'Ancora del Mediterraneo
pagine: 101
"Un piccolo francescano magro, insaccato in una tonaca troppo ampia, la testina scheletrica piegata da un lato, un sorriso malinconico e la solita aria spaurita": Herling descrive così fra' Nafta, il campanaro della Chiesa di Santa Chiara, di cui ricostruisce la storia in questo racconto. In queste pagine si addensano i temi della narrativa dell'autore di "Un mondo a parte": il male, la sofferenza e la grazia.
L'isola
di Gustaw Herling
editore: L'Ancora del Mediterraneo
pagine: 140
Una storia che ha le tonalità di una tragedia greca, come altre opere di Gustaw Herling, è un racconto su un mondo a parte, chiuso in se stesso: "alla fine può persino apparire paradossale, che io paragoni il campo di prigionia sovietico con una bella isola dell'Italia meridionale. Non è di questo che si tratta, ma del fatto che io sono stato sempre incline a indagare i comportamenti e i drammi umani in un mondo chiuso".
Variazioni sulle tenebre. Conversazione sul male
di Gustaw Herling
editore: L'Ancora del Mediterraneo
pagine: 72
Che cos'è oggi il male? In questa "Conversazione" condotta in forma di intervista da Edith de la Héronnière, scrittrice francese di ambito cattolico, Gustaw Herling si sofferma, tra letteratura e filosofia, sulle incarnazioni del Male. Herling traccia una complessa fenomenologia del male: c'è il male interiorizzato "...lo si può trovare in quei personaggi che ne sono la personificazione, come chi a Napoli è temuto in quanto iettatore o portatore di malocchio", e c'è il male come forza esterna... possono esistere regimi che ne sono incarnazioni, rappresentazioni".