Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di M. Rea

Milioni di immensi amori puri. Poesie d'amore 1913-1922

di Vladimir Majakovskij

editore: Passigli

pagine: 176

Tra i massimi poeti russi del primo Novecento, Majakovskij è apparso subito quello che meglio di tutti incarnava gli ideali de
14,50

La fidanzata

di Anton Cechov

editore: Passigli

pagine: 78

"La fidanzata" (1902-1903) ha le movenze del romanzo breve: i suoi sei capitoli raccontano la storia di Nadja, la quale, anche
8,00

Versi del nuovo secolo. Testo russo a fronte

di Aleksandr Kusner

editore: Passigli

pagine: 140

«Un popolo, quello russo, una città, San Pietroburgo, un'esplosione di dettagli cittadini e impressioni "alla finestra": è que
17,50

Amo tanto il tuo nome delicato. Poesie d'amore, 1898-1916

di Aleksandr Blok

editore: Passigli

pagine: 121

Questa antologia delle poesie d'amore di Aleksandr Blok rispecchia il contraddittorio e affascinante mondo interiore di un poe
14,50

Il duello

di Anton Cechov

editore: Passigli

pagine: 153

"Il duello" (1891) è certamente tra i capolavori della narrativa di Anton Cechov (1860-1904), e forse il lungo racconto che pi
14,50

Nel cielo nero dell'Italia. Poesie e prose

di Aleksandr Blok

editore: Passigli

pagine: 151

Aleksandr Blok viaggiò in Italia insieme alla moglie Ljuba nel 1909
18,00

La signora con il cagnolino

di Anton Cechov

editore: Passigli

pagine: 88

Tra i duecentotrentanove racconti che costituiscono l'opera completa del Cechov narratore, "La signora con il cagnolino" (1898) e "Ionic" (1896) appartengono agli anni della piena maturità, gli anni in cui lo scavo psicologico diventa sempre più profondo, dando vita a capolavori come il lungo racconto "II duello" (1897) e come i drammi "II gabbiano" e "Zio Vanja". I due racconti offrono altrettanti intensi e finissimi ritratti psicologici "di coppia": una coppia adultera nel primo di essi - che adombra anche vicende biografiche dello stesso autore, che proprio allora stava iniziando la sua relazione con l'attrice Olga Knipper - e una coppia che non riesce a formarsi nel secondo, quasi un ironico e amaro gioco di attrazioni non sincroniche. In entrambi i casi siamo lontanissimi da qualsiasi idillio amoroso; eppure ne "La signora con il cagnolino" accade qualcosa di straordinario: quello che pareva all'inizio un episodio quasi insignificante, persino volgare nella sua trita normalità, si trasforma a poco a poco in una vera passione amorosa che cambierà per sempre la vita dei due amanti. Anche nel secondo racconto l'amore esiste, ma sotto traccia, un amore che non può consumarsi per la refrattarietà, quasi costitutiva, dei due protagonisti, prima la donna e poi l'uomo: e intanto il tempo trascorre inesorabilmente, lasciandoli entrambi prigionieri della propria solitudine.
8,50

Mestiere. Poesie 1921-1922. Testo russo a fronte

di Marina Cvetaeva

editore: Passigli

pagine: 303

Apparso a Berlino nel 1923 "Mestiere" raccoglie le centoquattro poesie scritte da Marina Cvetaeva dall'aprile del 1921 all'aprile del 1922, un anno particolarmente tragico per la Russia post-rivoluzionaria, a causa della carestia e della sempre più brutale guerra civile; e un anno particolarmente duro per la scrittrice, che già aveva perduto la figlia Irina, morta di stenti in un orfanotrofio nel febbraio del 1920, e con il marito Sergej Efron irraggiungibile, arruolato nelle file dei Bianchi, l'armata volontaria filo-zarista: un lunghissimo anno che doveva terminare con la partenza per l'esilio, nel maggio del 1922. Di fronte allo sfascio del suo mondo simboleggiato anche dalla morte, il 7 agosto del 1921, di Aleksandr Blok, il grande e amatissimo poeta che più di ogni altro influì sulla generazione della Cvetaeva -, sembra quasi titanica l'impresa di questa imponente raccolta; ma Marina lotta con tenacia, accanitamente, per la sopravvivenza della propria voce, ed è forse proprio questo istinto di conservazione lirica a celarsi sotto un titolo che potrebbe sembrare a prima vista freddo, o richiamare addirittura qualcosa di artificioso, così alieno invece dallo spirito di questa grande scrittrice. Il mestiere di poeta è, in realtà, per Marina la sua ancora di salvezza, e insieme la sua vita più vera; e valgano, a sgombrare ogni equivoco, le parole della scrittrice, in una lettera a Aleksandr Bachrach del 9 giugno del 1923: "Di che Mestiere si tratta? Di quello lirico..."
24,00

Scusate l'amore. Poesie 1915-1925. Testo russo a fronte

di Marina Cvetaeva

editore: Passigli

pagine: 155

Più di ogni altra espressione poetica, e molto più degli altri grandi poeti russi del primo Novecento, la poesia di Marina Cvetaeva è caratterizzata da una straordinaria aderenza alle ragioni del sentimento, che pare impastare di sé ogni suo registro linguistico. Del resto, la stessa Marina scriveva: "La lirica pura vive di sentimenti. I sentimenti sono sempre uguali a se stessi. Non hanno evoluzione, come non hanno una logica. Ci sono stati ficcati dentro il petto - come fiamme di una torcia - fin dalla nascita". Anche per questo motivo, di particolare interesse è questa antologia di poesie d'amore, che se da un lato si offre come paradigma di un'anima costantemente in cerca di un 'tu' per potersi completare nel nome della grande passione, dall'altro diventa anche la cronaca spirituale di uno scacco esistenziale, che solo attraverso l'arte, attraverso la lingua della poesia, riesce a trovare la sua più autentica, e forse unica, sublimazione. I destinatari di queste poesie sono uomini e donne, amici e sconosciuti, persone reali o idealizzate: il marito Sergej Efron, la poetessa Sof'ja Parnok, i poeti Blok, Kuzmin e Pasternak, gli amanti avuti negli anni dell'esilio che non si sono mai rivelati all'altezza di una donna che chiedeva all'altro il "miracolo" della passione d'amore, perché "io devo essere amata in modo del tutto straordinario per potere amare straordinariamente".
14,50

A Rainer Maria Rilke nelle sue mani

di Marina Cvetaeva

editore: Passigli

pagine: 144

Questo volume raccoglie tutte le opere di Marina Cvetaeva legate a Rainer Maria Rilke, il poeta prediletto su tutti, che Marina non potè mai incontrare ma che entrò nella sua vita con la potenza di un turbine. Oltre infatti al rapporto epistolare fra i due - e anzi fra i tre, perché è a un altro grande poeta, Boris Pasternak, che si deve la loro amicizia - quell'incontro letterario fece sì che Rilke dedicasse alla Cvetaeva la grande elegia dell'8 giugno 1926, e che Marina, ben oltre la scomparsa del grande poeta praghese avvenuta il 29 dicembre 1926 nel sanatorio svizzero di Val Mont, continuasse a rivolgersi a lui in una serie di opere che sono fra le più intense e importanti nella sua produzione, sia in versi che in prosa. Non opere 'dedicate' a Rilke, ma, come scrive la stessa Cvetaeva, veri e propri "colloqui con Rilke", e ancora di più: "la presonanza e la risonanza - in me della sua morte". Così, da questo punto di vista, i grandi poemi "Tentativo di stanza", "Lettera per l'anno nuovo" e "Poema dell'aria", si illuminano di una luce ulteriore e forse più netta; e con le meno note ma bellissime prose di La tua morte e di "Alcune lettere di Rainer Maria Rilke" vanno a costituire un originale insieme di straordinaria forza espressiva.
16,00

La principessa guerriera. Con testo russo a fronte

di Marina Cvetaeva

editore: Sandro Teti Editore

pagine: 283

A cento anni dalla composizione del poema, la prima traduzione in lingua italiana
22,00

Marina Cvetaeva. Fedra

editore: Pacini Editore

pagine: 127

Una tra le ultime creazioni poetiche di Marina Cvetaeva, la tragedia Fedra (1928) chiude il periodo di maturità della poetessa
14,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.