Libri di Monica Martinelli
La porta dell'autorità
editore: Vita e Pensiero
pagine: 200
La contestazione, fino al rifiuto, dell'autorità quale freno alla libera espressione del sé è una delle eredità del secondo No
L'uomo intero. La lezione (inascoltata) di Georg Simmel
di Monica Martinelli
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 70
Simmel, nella sua preoccupazione per la sorte dell'individuo nella modernità e nella sua attenzione alla tensione vitale tra individuo e società, anticipa con straordinaria acutezza gli effetti perversi della razionalizzazione e tecnicizzazione propri della società di massa, in cui la società tende a essere sostituita da un sistema privo di spirito, ossia di anima, livellato su un'idea riduttiva di uguaglianza e di differenza. Riascoltare la lezione di Simmel significa rivisitare le idee di uomo e di libertà che abbiamo inseguito nella modernità e che hanno prodotto contemporaneamente le condizioni di una "brutale assolutizzazione del singolo" e di un mondo evanescente senza soggetto. L"'uomo intero" riapre l'orizzonte del pensiero e della prassi riguadagnando lo spessore della realtà.
L'altra libertà
Saggio su Georg Simmel
di Monica Martinelli
editore: Vita e pensiero
pagine: 342
Il volume rivisita il pensiero di Georg Simmel (1858-1918) sulla libertà
Animare la città. Percorsi di community building
editore: Erickson
pagine: 240
Il testo nasce da una ricerca pluriennale sul tema della citta` e delle sue trasformazioni
Il legame incrinato.
Lavoro e società in trasformazione nell'epoca della globalità
di Monica Martinelli
editore: Vita e pensiero
pagine: 228
La globalizzazione dell’economia e i processi di deregolamentazione hanno concorso a forgiare una profonda riorganizzazione del lavoro, del suo significato, della stratificazione sociale ad esso collegata. Nuove ambivalenze e contraddizioni accompagnano tali trasformazioni, in cui il lavoro appare, da un lato, risorsa strategica da valorizzare e, dall’altro, elemento altamente precario. In questo contesto, il presente volume si propone di analizzare la relazione tra lavoro, società e azione dei soggetti nel recente dibattito sociologico. Il richiamo al ruolo dell’agire sociale consente di problematizzare alcuni dei concetti utilizzati per descrivere il mutamento in atto, lasciando aperte le possibilità di percorsi sociali differenti, sui quali le transizioni possono procedere, al di fuori di presunte vie obbligate già tracciate.
Dentro e oltre i post-fordismi
Impresa e lavoro in mutamento tra analisi teorica e ricerca empirica
editore: Vita e pensiero
pagine: 384
Il post-fordismo è ormai da tempo al centro del dibattito sulle trasformazioni socio-economiche dei paesi avanzati. A esso vengono ricondotti fenomeni eterogenei, che oltrepassano il mondo della produzione e del lavoro chiamando in causa i più ampi assetti societari. Ciò che risalta è però l’incapacità di definire in modo preciso la direzione e i confini del mutamento in atto, e l’emergere di interpretazioni differenti. La crisi della mass production non sfocia infatti in una nuova one best way, come vorrebbero i sostenitori della teoria post-fordista, ma in più ‘vie di uscita’ le quali, come dimostrano i saggi contenuti in questa raccolta, si configurano in base alle caratteristiche dei contesti socio-istituzionali in cui i sistemi di produzione sono radicati, e alle strategie degli attori coinvolti (a cominciare dalle stesse imprese).
Avvalendosi del contributo di autorevoli esponenti del dibattito scientifico internazionale, il presente volume evidenzia le incertezze che il mutamento porta con sé, e che la teoria post-fordista – sfidata sul piano empirico nei suoi presupposti – non sembra in grado di illuminare adeguatamente. Vengono infatti sottolineati limiti e contraddizioni della stessa teoria, a partire dalle ambivalenze insite in alcuni dei suoi capisaldi – lo snellimento della produzione e delle strutture organizzative, l’appiattimento delle gerarchie, la flessibilizzazione del lavoro –, con importanti conseguenze sul piano sociale e individuale. È soprattutto la flessibilità – parola chiave del post-fordismo, acriticamente assunta come ‘via obbligata’ per la competitività delle imprese – a mostrare la sua ambiguità, laddove essa rischia di erodere una risorsa cruciale per il funzionamento del sistema economico: la fiducia, necessaria per muoversi in un’ottica di lungo periodo.
Senza riconoscere nel post-fordismo un paradigma unitario, si invita dunque il lettore a calarsi dentro i diversi post-fordismi, a soffermarsi sulle caratteristiche dei modelli produttivi realizzati, sulle forme di regolazione e distribuzione delle risorse (‘umane’ soprattutto) che li fondano, a indagare gli approcci emergenti fino a considerare l’ipotesi di un superamento della teoria post-fordista, riconoscendo la responsabilità di tutti i protagonisti di questa transizione dagli esiti ancora aperti.