Libri di Onfray Michel
I freudiani eretici. Controstoria della filosofia
di Michel Onfray
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 352
«Il colpo di stato effettuato da Freud per far credere che, da solo, ha inventato la psicoanalisi, è riuscito
Il coccodrillo di Aristotele. Una storia della filosofia attraverso la pittura
di Michel Onfray
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 240
Da Pitagora fino a Derrida, passando per Cartesio e Kant, Montaigne e Rousseau, Voltaire e Nietzsche, Michel Onfray ci propone
Saggezza. Saper vivere ai piedi di un vulcano
di Michel Onfray
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 545
Dopo l'affresco di "Decadenza", che raccontava l'ascesa e la profonda crisi della nostra civiltà, per Michel Onfray è venuto i
Thoreau. Vivere una vita filosofica
di Michel Onfray
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 107
È ancora possibile distinguersi dai più e plasmare la propria vita secondo le proprie convinzioni? Si possono ignorare vie pre
Il lutto della malinconia
di Michel Onfray
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 107
Quando non aveva ancora compiuto trent'anni, Michel Onfray subì un infarto; a cui si aggiunse poco dopo un ictus
Decadenza. Vita e morte della civiltà giudaico-cristiana
di Michel Onfray
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 700
"Conosciamo tutti le piramidi egizie, i templi greci, i fori romani, e tutti ammettiamo che le tracce di civiltà scomparse pro
Pensare l'Islam
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 156
Dopo i fatti di Charlie Hebdo, una nuova e più sanguinosa strage jihadista fa vacillare i valori fondamentali della Repubblica
Nietzsche e la costruzione del superuomo. Controstoria della filosofia
di Michel Onfray
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 308
Il XIX è stato il secolo delle Masse e degli Individui: del movimento operaio e dei capitani d'industria, dei rivoluzionari e dei dandy, di Bakunin e Oscar Wilde, di Marx e Baudelaire. Ma è stato anche il secolo di Friedrich Nietzsche: l'epoca della morte di Dio e della nascita del Superuomo. Dopo "Politiche della felicità" e "Le radicalità esistenziali", in quest'ultimo fra i volumi dedicati al XIX secolo, Michel Onfray ripercorre la vicenda di due pensatori che hanno rivolto tutte le energie del loro corpo sofferente al conseguimento di una esistenza sublime e di una morale post-cristiana: Jean-Marie Guyau e soprattutto il suo più grande maestro, Friedrich Nietzsche. Una lettura vitalistica del mondo dirige il "dinamitardo di Röcken" nell'ostinata ricerca dell'espansione dell'essere, del puro piacere di esistere e di sperimentare la potenza dell'esistere. Da vitalista tragico, però, egli crede che la natura sia un caos di forze, un vortice di energie, in cui trionfa la guerra di tutti contro tutti. Per questo al padre del superuomo è stata spesso imputata l'apologia dell'assolutismo feudale, la difesa dell'imperialismo, nonché (a causa delle falsificazioni della sorella) la genesi del nazismo. Sotto la penna di Onfray, scopriamo invece un prosecutore della tradizione epicurea, un libertario che promuove una saggezza esistenziale personale, ma praticabile da tutti, senza distinzioni: abolire i dietromondi, dire di sì al proprio destino, fare della vita un'opera d'arte.
L'invenzione del piacere. Aristippo e i Cirenaici
di Onfray Michel
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 201
Venticinque secoli fa, Aristippo di Cirene, allievo di Socrate e fonte di ispirazione per Epicuro, "inventò" il piacere: per d
Schopenhauer, Thoreau, Stirner
Le radicalità esistenziali. Controstoria della filosofia. Vol. 6
di Onfray Michel
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 325
Tre modelli di costruzione filosofica dell'individuo per una resistenza alla massificazione dei nostri giorni: così Onfray int
Il post-anarchismo spiegato a mia nonna
di Onfray Michel
editore: Eleuthera
pagine: 96
In questo "autoritratto con bandiera nera" Onfray rivendica la sua appartenenza a un anarchismo "non devoto" che si affranca d
Crepuscolo di un idolo. Smantellare le favole freudiane
di Michel Onfray
editore: Tea
pagine: 482
Michel Onfray, coerente con sé stesso, prende di mira in questo libro una religione che, ancor più dei monoteismi del suo "Trattato di ateologia", sembra dover ancora avere vita lunga e felice. Questa religione è la psicoanalisi, e più in particolare il freudismo. L'idea di Onfray è semplice e radicale: Freud ha tentato di costruire una scienza e non vi è riuscito; ha voluto provare che l'inconscio ha le sue leggi, la sua logica intrinseca, può essere studiato mediante protocolli che riteneva scientifici, e tuttavia ha mentito, per potersi fregiare degli emblemi della scientificità. Tutto ciò merita una controinchiesta: ed è l'obiettivo che Onfray si pone. Con il rigore e la pazienza di un archivista, riprende daccapo in mano i testi sacri della nuova Chiesa. E senza timore dello stigma che si sarebbe senz'altro procurato, li mette a confronto con le testimonianze e ne esamina le contraddizioni. Il bilancio è terribile: la psicoanalisi è un'appendice della psicologia, della letteratura, della filosofia, ma non può assolutamente aspirare allo statuto di scienza "dura". Accolto in Francia da un enorme successo di pubblico - che si avvia a superare quello del "Trattato di ateologia" - e un'ondata di critiche feroci, "Crepuscolo di un idolo" è Onfray al suo meglio: un pensatore che della decostruzione di grandi miti del nostro (e di ogni) tempo fa una battaglia per la libera ricerca della felicità terrena.