Limina: Storie e miti
Ti raccomando Raas
Napoli, l'amore, le biciclette, l'Olanda
di Porreca G. Paolo
editore: Limina
pagine: 116
Miguel y Marco
La fantastica corsa nella terra di Macondo
di Ruggeri Maurizio
editore: Limina
pagine: 114
Lo sberleffo di Godot
Il ritorno di Alessandro Del Piero
editore: Limina
Nel 1993, dopo due stagioni al Padova, il grande balzo verso Torino
Un giapponese nel pallone
di Boldrini Stefano
editore: Limina
pagine: 244
L'autore racconta le imprese (reali) del campione giapponese, ma "gioca", al tempo stesso, con ipotesi surreali: Nakata viene
Scarpette rosse. La storia dell'Olimpia Milano, signora del basket
di Werther Pedrazzi
editore: Limina
pagine: 238
Era nata nel 1936 come Triestina Milano, ma, dopo la fusione con il Dopolavoro Borletti, nel 1947, ha origine quella che diventerà la squadra più seguita, più amata, più titolata del basket italiano, l'Olimpia Milano: 25 scudetti, 4 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Korac, 3 Coppe delle Coppe e 1 Coppa Intercontinentale. Nell'intreccio di passione e ragione che legherà indissolubilmente la squadra alla sua città, Milano sarà il palcoscenico in cui i più grandi protagonisti della pallacanestro potranno interpretare copioni da leggenda - il geniale, primo presidente Adolfo Bogoncelli e il Principe Cesare Rubini, il greco Stephanidis, primo straniero nel basket italiano, il dream team di Dino Meneghin e Mike D'Antoni, Dan Peterson, il senatore Bill Bradley e il socio Kobe Bryant, e ancora Pittis, Fucka, Bodiroga, Gallinari, - in un'altalena di avvenimenti ed emozioni, dalla rimonta di 34 punti all'Aris Salonicco in Coppa dei Campioni al rischio eutanasia del basket a Milano, ma ogni volta con l'inestinguibile istinto di risorgere. Simmenthal, Billy, Simac, Tracer, Philips, Stefanel o Armani, per tutti Olimpia Milano - nei momenti di gloria denominata "La 24esima squadra Nba" o "La Juventus del basket", - nel cuore dei suoi appassionati sostenitori sarà per sempre Scarpette rosse.
Mai dire Nagatomo. Una storia d'Oriente
di Alvise Cagnazzo
editore: Limina
pagine: 170
Mai dire Nagatomo rappresenta un esperimento letterario attraverso il quale è possibile appassionarsi non soltanto alla figura
Gigi Riva. Ultimo hombre vertical
di Luca Pisapia
editore: Limina
pagine: 169
Qui si narrano le imprese di Gigi Riva: eroe dell'immaginario collettivo italiano negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, protagonista dell'unico Europeo vinto dagli azzurri (nell'anno di grazia delle utopie, il 1968), demiurgo che plasma la realtà di un Paese che, nel volgere di un decennio, conosce il benessere e assapora il riscatto, si abbandona all'illusione del sogno e infine precipita nell'incubo. Figura ieratica, enigmatica e silenziosa, il cui volto imperturbabile e imperscrutabile racchiude in sé tutta la gamma di espressioni necessarie e ogni sfumatura delle emozioni possibili, Riva non è solo il calciatore che guida il Cagliari a un incredibile scudetto, è anche il condottiero rivoluzionario che attraverso il calcio guida la riscossa di quell'alchemico athanor incandescente chiamato Sardegna. Come lo Straniero Senza Nome, Django, Silenzio, Cuchillo, Armonica o El Chuncho, suoi contemporanei e protagonisti della gloriosa epoca degli Spaghetti Western, Gigi Riva, pistolero solitario e silenzioso dagli occhi di ghiaccio e dal sinistro esplosivo, è l'ultimo hombre vertical: eroe tragico la cui determinazione a portare a compimento il proprio incarico è pari solo alla perseveranza nel combattere inutilmente contro i mulini a vento di un destino che non si è scelto.
Pechino, la città proibita
Storia di un'Olimpiade
di Baldini Andrea
editore: Limina
pagine: 77
Andrea Baldini scopre, fin da subito, il suo talento nel fioretto
Fra i legni
I voli taciturni di Dino Zoff
di Manfridi Giuseppe
editore: Limina
pagine: 260
Sistemandosi lì, tra i legni, Dino Zoff si è consegnato a un altro sport, a un'altra disciplina
Polvere di stelle. Storie di delusioni mondiali
di Nicola Calzaretta
editore: Limina
pagine: 157
Storie di delusioni mondiali. Storie di flop eccellenti come quello di Maradona nel 1982 o di Gianluca Vialli nel 1990. Storie di fallimenti più o meno clamorosi come quello di Billy Wright, pilastro dell'Inghilterra nel 1950 o di Giampiero Boniperti, colonna dell'Italia per l'edizione mondiale del 1954. Storie di rabbie mal celate come quella di Giorgio Chinaglia in Germania '74 o di amarezze mal digerite come quella di Henry, coinvolto nel tramonto della "Francia-vincitutto" di fine millennio. Storie mondiali. Anzi, storie di un altro mondiale.
L'uomo dei sogni
Mirko Vucinic
di Torri Piero
editore: Limina
pagine: 141
Dai primi calci a Niksic, in uno spiazzo lastricato d'asfalto, alle prime esperienze in serie A, con la maglia del Lecce