Mimesis: Volti
La questione degli intellettuali. Abbozzo di una riflessione
di Blanchot Maurice
editore: Mimesis
pagine: 64
Attraverso una carrellata di personaggi come Nietzsche, Valéry, Barrès, Sartre, Foucault e Lyotard l'autore affronta una delle
Studi di filosofia della società. Saggi, discorsi e contributi 1930-1972
di Horkheimer Max
editore: Mimesis
pagine: 283
Che cos'è la "filosofia della società"? Che cosa la contraddistingue? Non esiste forse già un'altra disciplina che ha come ogg
Le ragioni della forma
di Federico Vercellone
editore: Mimesis
pagine: 134
Sono molte le "ragioni della forma" che si sostengono in questo libro, a partire dal romanticismo tedesco per venire sino alla crisi novecentesca della bellezza. La possibilità di un'intelligenza che tragga le proprie risorse dall'intuizione e dalle forme naturali, che si misuri alla pari con quella concettuale, percorre la tradizione filosofica e artistica da Goethe a Spengler. Ma essa va poi incontro a un declino apparentemente inevitabile nel Novecento maturo. Tuttavia l'idea di una ragione meno invadente e arrembante, più attenta ai luoghi e ai contesti sembra riaffacciarsi oggi, per esempio nella ricerca biologica e nei visual studies, e fornire il modello di una razionalità meno violenta, più attenta all'ecosistema, più favorevole alla natura, rivolta infine a una più matura abitazione dell'uomo nel mondo.
Il paradosso del monoteismo
di Henry Corbin
editore: Mimesis
pagine: 220
Ebraismo, Cristianesimo e Islam - le comunità del Libro (Ahi al-Kitab) rappresentano i tre rami di un'unica e grande tradizione abramitica. Condividono la fede nella rivelazione di un Dio unico, trascendente e, nella sua essenza, inconoscibile attraverso le vie della percezione e della ragione. E tuttavia Corbin ci mostra come questo monoteismo sia fin dall'inizio e per sempre minacciato da una doppia trappola: quella di una rinascita idolatrica che fa di Dio un ente tra gli enti, confondendolo nella storia e nella società, e quella di una trascendenza portata all'estremo che, senza mediazioni teofaniche, si tramuta in disperante nichilismo. A queste tendenze Corbin oppone le lezioni della gnosi islamica, ebraica e cristiana, la loro ontologia integrale, e angelologia, il loro mundus imaginalis mediatore e risolutore di ogni falsa opposizione. Con "Il paradosso del monoteismo" Corbin, oltre che proporre un cammino, ha lanciato una sfida: certamente per chi sa ed è in grado di coglierla. Ha voluto spalancare dinnanzi a una umanità stanca, sfiduciata e depressa l'abisso dell'Essere-Uno, invitando i migliori non a sostarvi dinnanzi cercando di capirne - razionalmente, astrattamente e vanamente - la profondità e il significato, ma a lasciarvisi coraggiosamente. Questo è il senso - l'experimentum crucis - di queste meditazioni che, a buon diritto (e per tale motivo), si possono chiamare "abissali". Introduzione di Claudio Bonvecchio.
Tra Oriente ed Occidente. Interviste sull'intercultura ed il pensiero orientale
di Pasqualotto Giangiorgio
editore: Mimesis
pagine: 187
In un tempo che è sempre più ossessionato dalla costruzione di identità in cui rispecchiare le proprie miserie e nobiltà, è ne
L'uomo
La sua natura e il suo posto nel mondo
di Gehlen Arnold
editore: Mimesis
pagine: 485
Pubblicata nel 1940, ma profondamente riveduta dopo la seconda guerra mondiale, "Der Mensch
La posta in gioco. Heidegger, Husserl, il soggetto
di Rovatti P. Aldo
editore: Mimesis
pagine: 118
La scena della filosofia contemporanea è abitata da due grandi protagonisti: Martin Heidegger e Edmund Husserl
Al di là delle apparenze. L'altro è segreto perché è altro
di Derrida Jacques
editore: Mimesis
pagine: 50
Prendendo le mosse dal concetto di iterabilità, collegandolo alle moderne tecnologie e alle questioni etiche che ci impongono,
Il tempo della verità
di Dona` Massimo
editore: Mimesis
pagine: 398
'Tempo' e 'verità': un binomio concettuale intorno a cui la filosofia ha cominciato a riflettere sin dalle sue più lontane ori
Denaro e vita. Senso e forme dell'esistere
di Georg Simmel
editore: Mimesis
pagine: 115
La riflessione di Simmel sul denaro non è nulla di economico né ha alcun aspetto sociologico, ma coinvolge l'ambito filosofico dell'esistenza umana. In questo senso la filosofia del denaro è una filosofia della forma che manifesta in modo emblematico l'essenza della vita. Nessuna ricostruzione storica né alcuna legge economica può ridare la complessità del problema del valore del denaro per la vita. Lontano tanto dalla scuola classica inglese quanto dal marxismo, come dalla riflessione weberiana sull'economia monetaria, Simmel propone una visione del fenomeno del denaro analizzato 'sub specie philosophiae', in tutte le sue poliedriche sfaccettature non solo vitalistiche ma anche estetiche. La forma denaro è dunque quella che meglio di altre manifesta il movimento della vita dell'uomo e la sua drammatica e insuperabile essenza conflittuale. In ciò consiste l'attualità della sua riflessione che da sempre ha pensato il denaro come il più potente livellatore dell'esistenza.