Mondadori: Piccola biblioteca oscar

Il tradimento. Globalizzazione e immigrazione, le menzogne delle élite

di Federico Rampini

editore: Mondadori

pagine: 197

Il mondo sembra impazzito
13,00

Banche: possiamo ancora fidarci?

di Federico Rampini

editore: Mondadori

pagine: 123

Il 2015 verrà ricordato per uno shock a cui gli italiani non erano abituati né preparati
11,00

Il mondo secondo Trump

editore: Mondadori

pagine: 131

L'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti sembra aver colto di sorpresa studiosi e osservatori: per la prim
12,00

Il monello, il guru, l'alchimista e altre storie di musicisti

di Bollani Stefano

editore: Mondadori

pagine: 125

I monumenti, una volta eretti, non si sviluppano più, né in altezza, né in larghezza
11,00

L'età del caos. Viaggio nel grande disordine mondiale

di Federico Rampini

editore: Mondadori

pagine: 327

Vista dagli Stati Uniti, l'Italia fa notizia perché è quel piccolo paese dove approdano ondate di disperati, costretti ad attraversare il Mediterraneo per fuggire a devastazioni molteplici: l'avanzata dello Stato Islamico, le guerre civili, la miseria. La Germania è un colosso economico dai piedi d'argilla, prepotente e timida al tempo stesso, incapace di dare all'Europa un progetto nuovo, forte e convincente. La Nato si riarma per far fronte a Vladimir Putin, ma gli europei hanno altro a cui pensare: i figli senza lavoro o sottopagati, i tagli alle pensioni, i servizi pubblici in declino, l'insicurezza sociale. Non sta molto meglio la "mia" America. Dopo sei anni di crescita, la maggioranza continua a pensare che "il paese è sulla strada sbagliata". Anche qui molti giovani, pur avendo sbocchi professionali migliori dei loro coetanei in Europa, non possono aspirare al tenore di vita dei genitori. Pesa anche la perdita di una missione. La nazione leader non crede più possibile una pax americana nel mondo. Insomma, siamo i primi testimoni di un evento epocale, la fine del dominio dell'uomo bianco sul pianeta. Il pendolo della storia torna dove l'avevamo lasciato cinque secoli fa, quando il baricentro del mondo era Cindia, l'area più ricca e avanzata, oltre che più popolosa. Ma il pendolo della storia è lento. Siamo ancora in uno di quei periodi instabili e pericolosi in cui l'ordine antico sta franando e del nuovo non c'è traccia.
13,00

Il mondo di Obama. 2008-2016. L'America nello scenario globale

editore: Mondadori

pagine: 175

Gli otto anni della presidenza Obama sono stati - per gli Stati Uniti e per il mondo - un periodo di grandi cambiamenti. Quale eredità lascia Barack Obama al suo successore, in particolare per quanto riguarda la politica estera? Molte sono le questioni aperte, a partire dai negoziati con l'Iran e tutto il complicato scacchiere mediorientale, con la minaccia costante dello Stato Islamico. I contributi raccolti nel presente volume si propongono di fotografare questa situazione in divenire e di identificare - in una serie di aree critiche, dalla Russia all'Europa, all'Asia - l'impatto che hanno avuto le scelte dell'amministrazione per comprendere i possibili sviluppi futuri. Più che fornire risposte, il volume vuole, quindi, sollevare domande, mettendo in evidenza da una parte le criticità nascoste nei "successi" del Presidente, dall'altra la coerenza di decisioni apparentemente contraddittorie. Con la consapevolezza che i margini d'azione della "nazione indispensabile" possono essere ampi ma non sono certamente illimitati. Fattori interni ed esterni hanno infatti modificato profondamente la posizione degli Stati Uniti nel mondo, intaccando la loro "eccezionalità" e mettendo in discussione il mito dell'"iperpotenza". Se e quanto questi cambiamenti si dimostreranno duraturi è ancora da verificare. Rimane il fatto che il suo successore difficilmente potrà prescindere dai cambiamenti che sono intervenuti negli otto anni della presidenza Obama.
13,00

Mangia con il pane. Storia di mio padre, il comandante Paolo

di Oscar Farinetti

editore: Mondadori

pagine: 197

"La vita è un film a lieto fine, basta restare onesti e non mollare mai" amava ripetere Paolo Farinetti, il "comandante Paolo" che, a capo della XXI brigata Matteotti "Fratelli Ambrogio", combatté i nazifascisti sulle colline delle Langhe durante la Resistenza. E infatti, lui non ha mai mollato, né allora né dopo. Perché Paolo, quella scelta di battersi per la giustizia e per la libertà l'ha fatta una volta per tutte. Nato da poverissimi contadini su quelle colline della "malora" rese celebri da Fenoglio, il ventenne Paolo, colpito da una brutta peritonite, alla fine del 1943 rifiuta di tornare sotto le armi e sceglie di diventare un "ribelle" e di "salire in montagna". Dove l'iniziale avversione per la retorica guerrafondaia del fascismo matura presto in una coscienza politica chiarissima: lui e i compagni che hanno condiviso la sua scelta sono lì perché vogliono un'Italia diversa, più libera e giusta. Dapprima inquadrato nelle formazioni autonome del comandante "azzurro" Mauri, Paolo, con un'intuizione decisiva, sposta il teatro operativo del suo gruppo dalla montagna alle più familiari colline albesi e alla bassa Langa, dove può contare non solo sulla conoscenza del territorio ma soprattutto sul sostegno della "sua" gente pronta a offrirgli collaborazione, riparo, cibo, abiti, informazioni. Diventato il carismatico "comandante Paolo" grazie alla capacità di conciliare il coraggio indomito con la prudenza e l'umanità, compie gesta spericolate ed eclatanti.
12,00

Grande Madre Rossa

di Genna Giuseppe

editore: Mondadori

pagine: 286

Quello che tutti in Italia si attendono, fin dal crollo delle Torri Gemelle, accade
13,00

Il marketing del terrore. Twitter e jahad: la comunicazione dell'Isis

editore: Mondadori

pagine: 249

"Da Raqqa a Parigi, da Mosul a Londra non ci sono più chilometri da percorrere o messaggeri da inviare per i nuovi guerrieri della jihad contemporanea. Non si attraversa più la frontiera tra Afghanistan e Pakistan, giorni di marcia fino al Khyber Pass per recapitare un messaggio, non ci si ritrova quasi mai nelle moschee del centro. Oggi la comunicazione jihadista viaggia attraverso migliaia di messaggi su Twitter, vive di sinistre chat private nel bel mezzo di un videogame. Si traduce in un diluvio di messaggi cifrati, e struttura il proprio racconto attraverso fotomontaggi cruenti, irresistibili video d'azione. Per combatterli, intercettare le mosse dei nuovi terroristi, capire come si struttura il loro pensiero folle, e - soprattutto - realizzare la portata e le implicazioni della sfida che abbiamo di fronte è indispensabile seguirli, passo dopo passo, proprio nella loro affollata comunità virtuale all'interno del web." Da queste riflessioni di Monica Maggioni parte "Il marketing del terrore", un saggio che raccoglie e rielabora una serie di interventi pubblicati dall'ISPI, l'istituto per gli studi di politica internazionale più importante d'Italia. Nove esperti di comunicazione e di Medio Oriente analizzano e spiegano la strategia di propaganda e consenso dell'lSIS, tra social media, riviste digitali, radio e manifesti. Una prospettiva fondamentale per comprendere le radici del califfato che minaccia l'ordine mondiale.
14,00

La strada dritta

di Francesco Pinto

editore: Mondadori

pagine: 318

Il 19 maggio del 1956, il giorno in cui su uno sterrato di poche centinaia di metri viene dato inizio ai lavori, non c'è nulla: non un progetto definitivo, non le tecnologie, non le competenze professionali, non i soldi necessari. Il 4 ottobre del 1964 - appena otto anni dopo e in anticipo sui tempi previsti una striscia di asfalto lunga 755 chilometri collega Milano con Napoli, il Nord con il Sud: è l'Autostrada del Sole. Durante quegli otto anni un esercito di manovali, carpentieri, tecnici, progettisti combatte per rispettare la promessa della sua costruzione. E su quella strada trova il suo destino. Lì va a cercarlo Fedele Cova, l'amministratore delegato della Società Autostrade. Lì va a cercarlo Gaetano De Angelis, operaio emigrato al Nord che con Cova fa un giuramento: lo finiranno insieme quell'abbozzo di strada, e lui potrà ritornare a casa, come ha promesso a Maria. Lì troveranno il loro destino Giovanni Nigro, un ingegnere che nel gelo della campagna di Russia aveva perduto il suo onore, e Bruna, una dei progettisti, che ha bisogno di quella strada per continuare a correre. All'interno di una rigorosa ricostruzione storica, mescolando personaggi di invenzione e protagonisti reali, "La strada dritta" è il romanzo epico e corale di quell'esercito e della sua strada. Ufficiali e soldati, uomini e donne, ognuno con un sogno da rendere vero e una promessa a cui tenere fede. Tutti italiani, tutti con la schiena dritta, come la strada che devono costruire.
11,50

Il pigiama del gatto

di Ray Bradbury

editore: Mondadori

pagine: 235

"Molti dei racconti che leggerete si sono impossessati di me in questo o quel momento, e non mi hanno lasciato libero finché non li ho inchiodati alla pagina." Così Ray Bradbury descrive la genesi dei testi racchiusi nel "Pigiama del gatto", l'ultima raccolta da lui pubblicata. Sono venti storie, più un prologo e un epilogo, venti gemme del tesoro d'immaginazione chiuso nella geniale mente letteraria dell'autore di "Fahrenheit 451". In questi racconti, scritti in un lungo arco di tempo e ambientati tra il passato prossimo e un indefinito futuro, Bradbury rende omaggio ai grandi scrittori che l'hanno ispirato, da Fitzgerald a Melville, da Poe a Wilde, e trascina il lettore nel suo mondo fatto di amicizie, delusioni, paura, viaggi nel tempo, vecchie dimore e artisti perduti. Ci narra di senatori ubriachi che perdono al gioco nientemeno che gli Stati Uniti; di coppie di sposini che si trovano a mettere a dura prova la loro idilliaca relazione; di misteriosi stranieri che terrorizzano il vicinato con inaudite urla notturne; di donne solitarie pronte a cogliere l'ultima occasione per amare. La quotidianità dell' American way of life, o quasi, ma osservata con l'occhio indagatore di Bradbury, che sa renderla sempre sorprendente.
12,00

Tiziano Terzani: la vita come avventura

editore: Mondadori

pagine: 295

Un uomo libero: questo è stato, essenzialmente, Tiziano Terzani
11,00