Mondadori: Scrittori greci e latini
Metamorfosi. Testo latino a fronte. Vol. 4: Libri VII-IX.
Libri VII-IX
di Ovidio P. Nasone
editore: Mondadori
pagine: 484
Insieme all'"Odissea", le "Metamorfosi" sono il libro più fortunato che l'antichità classica ci abbia lasciato
Metamorfosi. Testo latino a fronte
di Apuleio
editore: Mondadori
pagine: 552
Lucio, il giovane insaziabilmente curioso, è stato trasformato in asino
Consolazione della filosofia
di Severino Boezio
editore: Mondadori
pagine: 464
La "Consolazione della Filosofia "è l'ultima grande opera che, ormai alla fine, l'antichità affida alle civiltà che la seguono
Rimedi contro l'amore
di P. Nasone Ovidio
editore: Mondadori
pagine: 520
Amore legge il titolo del nuovo libro di Ovidio, "Rimedi contro l'amore", e subito protesta: «Vedo che mi si muove guerra», di
Elegie
di Sesto Properzio
editore: Mondadori
pagine: 488
La fama delle Elegie di Properzio è legata all'immagine della loro destinataria, Cinzia, la donna dell'autore, che viene diseg
Elegie
di Sesto Properzio
editore: Mondadori
pagine: 496
Cynthia prima suis miserum me cepit ocellis, / contactum nullis ante Cupidinibus : «Cinzia per prima con i suoi begli occhi mi
Lisistrata
di Aristofane
editore: Mondadori
pagine: 456
Le donne prendono il potere nell'Atene del V secolo a
Metamorfosi. Testo latino a fronte
di Apuleio
editore: Mondadori
pagine: 520
«E in questa conversazione milesia io intreccerò per te storie di ogni genere e incanterò le tue orecchie benevole con un dolc
Le storie. Libro 7º: Serse e Leonida. Testo greco a fronte
di Erodoto
editore: Mondadori
pagine: 713
Tutta l'Asia si muove per partecipare alla spedizione che il re di Persia, Serse, organizza contro Atene e la Grecia al fine d
Soliloqui. Testo latino a fronte
di Agostino (sant')
editore: Mondadori
pagine: 202
La più ardente aspirazione del giovane Agostino era quella di "cercare razionalmente la verità", come egli dichiara nelle Retractationes, "su ciò che più intensamente desiderava conoscere". Nascono da qui i Soliloqui, nei quali egli rivolge domande e risposte a sé stesso, "quasi che io e la mia ragione fossimo due realtà distinte, mentre ero presente io solo". Dialogo, dunque, come in Platone, e ricerca della verità. Brevi e incompiuti, i Soliloqui, dei quali la Fondazione Valla presenta l'edizione di Manlio Simonetti, ardono però di passione intellettuale e rivelano il fondamento stesso del pensiero di Agostino, che all'inizio del Libro II invoca: Deus semper idem, noverit me, noverit te, "Dio che sei sempre lo stesso, possa io conoscere me e conoscere te". È stata chiamata, questa preghiera, il "postulato primario di Agostino", un pronunciamento su sé stesso e su Dio: "su sé stesso in quanto dichiara ciò che egli farà con la propria mente"; e su sé stesso e Dio in quanto dichiara la ragion d'essere fondamentale di ogni "fare" di questo tipo: "che ogni intelletto creato esiste soltanto per scoprire il Creatore e dilettarsi in lui". Ecco perché i Soliloqui si aprono con una preghiera di "inusitate dimensioni" e di straordinaria magnificenza che è inno di lode e invocazione.