Mondadori: Strade blu non fiction
Una vita partigiana. Perché la battaglia per i nostri diritti continua ancora oggi
di Teresa Vergalli
editore: Mondadori
pagine: 168
«Sono andata a scuola fino al bombardamento di Reggio, il 7 gennaio 1944
Passione
di Paolo Crepet
editore: Mondadori
pagine: 219
Una delle insidie più pericolose e sottovalutate della nostra epoca, in cui le nuove tecnologie digitali funzionano come un ra
A proposito di Marta. Le poche cose che ho capito di mia figlia
di Pierluigi Battista
editore: Mondadori
pagine: 202
«Che libri leggi? Che film hai visto? Che musica ascolti? Quali oggetti acquisti, e di quali senti di non poter fare a meno? C
Rifugi e ritorni. Storie del mio lungo viaggio tra rifugiati, filantropi e assassini
di Filippo Grandi
editore: Mondadori
pagine: 314
Filippo Grandi, oggi Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, nel 1984, dopo la laurea e il servizio civile, deci
Il tradimento. Globalizzazione e immigrazione, le menzogne delle élite
di Rampini Federico
editore: Mondadori
pagine: 197
Il mondo sembra impazzito
La mano di Dio. Messico '86. Storia della mia vittoria più grande
editore: Mondadori
pagine: 214
Il 29 giugno 1986 Diego Armando Maradona, capitano e giocatore simbolo dell'Argentina, alzava al cielo di Città del Messico la Coppa del Mondo, toccando il punto più alto della sua luminosissima carriera. E vi arrivava dopo aver scritto, in quel Mondiale, alcune delle pagine più belle della storia del calcio, tra cui l'indimenticabile "partita delle partite", il quarto di finale con l'Inghilterra, i 90 minuti in cui è condensato tutto Maradona. Dall'irriverenza del gol di mano, mai rinnegato e anzi giustificato da un intervento soprannaturale, la "mano de Dios", alla sapienza calcistica elevata alla massima potenza in quello che è unanimemente considerato il gol più bello di sempre, uno slalom a saltare giocatori come birilli, che qui viene descritto mirabilmente dal grande giornalista e scrittore Víctor Hugo Morales. Ma anche l'orgoglio patriottico del combattente che, sconfiggendo sul campo gli avversari inglesi, vendica un popolo ferito dalla sanguinosa guerra delle Malvine, il cui ricordo era ancora troppo fresco per pensare che quella fra Argentina e Inghilterra potesse essere solo una partita di calcio. Nel trentennale della fortunata spedizione messicana Diego ci racconta molto più di ciò che si vide allora sul terreno di gioco: ci porta in ritiro, sui campi d'allenamento e nelle camere d'albergo, nelle riunioni improvvisate tra i giocatori, negli spogliatoi, sui pullman e sugli aerei dove è nato e si è cementato quel gruppo da lui capitanato e condotto verso la gloria.
Banche: possiamo ancora fidarci?
di Federico Rampini
editore: Mondadori
pagine: 123
Il 2015 verrà ricordato per uno shock a cui gli italiani non erano abituati né preparati. Sono fallite delle banche. Piccole, ma non trascurabili. La protezione del risparmio è stata messa in dubbio. Un brivido di paura si è diffuso perfino tra i clienti di altre banche più grosse e più solide, perché nel frattempo entravano in vigore nuove regole, imposte dall'Europa, che comportano maggiori rischi per i risparmiatori. Sono così venute alla luce storie tragiche: cittadini ingannati, titoli insicuri venduti agli sportelli bancari, obbligazioni travolte nei crac. In parallelo, brividi di paura sulla tenuta delle banche si sono manifestati anche in altre parti del mondo: in Cina e persino nell'insospettabile Germania. E a preoccuparci non ci sono solo le banche private, quelle dove abbiamo i conti correnti e i libretti di risparmio. Anche quelle che stanno molto al di sopra, le istituzioni che dovrebbero governare la moneta e l'economia, non offrono certezze. In America, nell'Eurozona o in Giappone, la debolezza dell'economia ha rivelato errori e limiti delle banche centrali. In un'epoca come questa, in cui i redditi da lavoro diventano incerti o precari, il risparmio è ancora più importante che in passato. Ma possiamo fidarci di chi ce lo gestisce?
Una seducente sospensione del buon senso. Viaggio alla scoperta di ciò che devi lasciare
editore: Mondadori
pagine: 310
Cosa unisce un cinquantenne in crisi e un vecchio mago? Cosa lega il destino di due donne nate a migliaia di chilometri di distanza? E perché è necessario partire per fare chiarezza? Gilberto, un uomo come tanti, con un presente incerto - un lavoro che ha smesso di piacergli, figli grandi, una moglie nel frattempo divenuta ex - e un futuro che si stringe in un nodo scorsoio decide di "sottrarsi all'obbligo di avere un destino" e parte per un viaggio tanto lungo quanto lento. A fargli compagnia le domande che si pone in modo assillante e un compito che si è dato per mettersi in movimento: consegnare un pacchetto, ritrovato per caso, alla persona cui era stato spedito anni prima. La sfida più grande in ogni viaggio è scoprire e accettare se stessi, ma Gilberto è fortunato: a far da controcanto alle sue cervellotiche riflessioni c'è la praticità e la simpatia di un compagno d'avventure eccezionale e inaspettato. Una presenza capitata per caso nella vita di Gilberto e diventata il polo intorno a cui ruotano le sue giornate. A piedi e su una chiatta, a cavallo e in bici, sul cassone di un furgoncino malmesso, lungo gli antichi sentieri dei viandanti, i due amici incontreranno uomini e donne ospitali, generosità inattese e delusioni sferzanti e, tra peripezie e colpi di scena, scopriranno passo dopo passo il senso della loro avventura. Fino a quando, a sparigliare le carte, Gilberto incontrerà l'amore. Giovanni e Franz raccontano un viaggio e un punto d'arrivo che è solo e sempre un nuovo inizio.
Ghiaccio, acciaio, anima. La mia vita raccontata a Simone Battaggia
di Zöggeler Armin
editore: Mondadori
pagine: 222
D'estate, lungo il sentiero che sale alla pista, il piccolo Armin trema ogni volta ripensando a quel sogno strano: una vipera
Dataclisma. Chi siamo quando pensiamo che nessuno ci stia guardando
di Rudder Christian
editore: Mondadori
pagine: 296
Internet è da tempo diventato per tutti noi uno strumento essenziale, che ci offre quotidianamente servizi per i motivi più sv
Amico mio, sono felice
di D'Aucelli Vincenzo
editore: Mondadori
pagine: 172
Giulio ha 15 anni, frequenta l'istituto tecnico commerciale, suona il piano, adora il nuoto e il cinema
Fossi in te io insisterei. Lettere a mio padre sulla vita ancora da vivere
di Carlo G. Gabardini
editore: Mondadori
pagine: 241
"Ciao papà, non so se ti spedirò mai questa lettera, ma intanto la scrivo. Ti devo dire delle cose perché qua la vita si fa complessa ed è sempre più difficile capire, restare lucidi, trovare un senso, interrogarsi sulla felicità." Inizia così la lettera di Carlo G. Gabardini al padre. Una lettera che è il dialogo a lungo rimandato fra un figlio diventato adulto e un padre troppo esemplare e troppo amato a cui, chi scrive, deve dire addio per affrontare la vita ancora da vivere. Alternando ciò che è stato e ciò che è, Gabardini dà voce a un "romanzo famigliare" che prende avvio nella Milano degli anni Settanta-Ottanta in un appartamento nel quale i protagonisti - un padre, una madre e cinque figli, fra maschi e femmine - consumano cene "politicamente scorrette", si confrontano e si contano per scegliere la nuova auto da acquistare o il luogo dove trascorrere uno specialissimo compleanno, giocano partite di Trivial Pursuit, si danno appuntamento in cucina per tè notturni che diventano il momento più atteso e più intimo della loro quotidianità. "Fossi in te io insisterei" è un racconto intimo e coraggioso, ironico e struggente, in cui è impossibile non riconoscersi perché, come scrive Gabardini, "il coming-out non è un'esclusiva degli omosessuali, ma di tutti. Perché "venir fuori", mostrarsi per chi si è realmente, urlare cosa si desidera per la propria esistenza, non concerne solo la sfera sessuale, riguarda il nostro senso di stare al mondo.