Monte Università Parma: BelleStorie. Saggi
Le parole abbandonate. Un repertorio dialettale emiliano
di Luigi Malerba
editore: Monte Università Parma
pagine: 144
Uscito nel 1977 per l'editore Bompiani, Le parole abbandonate è, come recita il sottotitolo, un repertorio dialettale emiliano
Arturo Loria, storia di un ebreo narrante
di Silvia Tomasi
editore: Monte Università Parma
pagine: 200
Viene pubblicata la biografia di uno dei più importanti scrittori italiani di racconti del Novecento. Nato a Carpi (MO) da famiglia ebraica, claudicante perché colpito da poliomelite durante l'infanzia, parteciperà alla grande stagione del caffè "Giubbe Rosse" e di "Solaria" negli anni Trenta con Montale, Delfini e il gruppo della rivista. Una biografia critica che rilegge a tutto tondo la figura e la scrittura dell'autore di "Il cieco e la bellona", "La scuola di ballo" e "Fannias Ventosa", un testo per conoscere e riscoprire uno dei grandi maestri del racconto italiano, punto di riferimento degli scrittori di oggi. Arturo Loria popola i suoi racconti di vecchie baldracche che ballano e che accompagnano ciechi, di ipnotizzatori, zoppi, girovaghi e ladri. Un mondo padano di reietti e marginali, oppressi da un senso di colpa che non offre orizzonti di speranza e redenzione. I personaggi dei racconti di Loria, vittime di un destino tragico e senza riso, sono narrati con un linguaggio che devitalizza il mondo e lo impaglia come il falco del racconto omonimo. Quella che emerge è una realtà chiusa, claustrofobica, incentrata sul dramma del momento, senza passato e senza futuro, in cui si vaga nel mondo come randagi senza una meta, dove l'incanto malato conduce verso l'ossessione, il sogno e la follia.
Angeli & demoni in scarpe bullonate. I miti calcistici nella rielaborazione contemporanea
editore: Monte Università Parma
pagine: 345
Una lettura condotta da più punti di vista di uno dei giochi più diffusi in Italia e nel mondo. Come angeli e demoni gli sportivi del pallone possono rispecchiare gli aspetti positivi e negativi della contemporaneità: la tenacia di Pelé e Garrìncha o l'apparenza "modaiola" di David Beckham, la violenza del gioco stesso del calcio o I'hooliganism. I saggi del volume presentano, in un linguaggio piano ed avvincente, un approccio nuovo alla realtà calcistica capace di suscitare interessa e curiosità sia in chi siede sugli spalti, sia in coloro che il calcio lo seguono solo per i mondiali.
L'alloro di Svezia. Carducci, Deledda, Pirandello, Quasimodo, Montale, Fo. Le motivazioni del premio Nobel per la letteratura
editore: Monte Università Parma
pagine: 120
Come vedono gli altri la letteratura italiana? Un punto di vista critico come quello connesso al Premio Nobel non era stato ancora sondato nella sua più autentica realtà culturale, e le sorprese non mancano. Le poche frasi riportate dalla stampa in merito ai vincitori sono talora soltanto stralci, citazioni di poche righe dai discorsi-saggi che l'Accademia di Svezia formula per spiegare le proprie scelte. Le motivazioni, qui riunite per la prima volta, sono scritte da poeti, critici e autori di fama e cultura, capaci di leggere i testi in lingua e di inquadrare gli scrittori nella visione delle grandi tradizioni ed estetiche internazionali, spesso giudicate in Italia ai margini, se non addirittura "perdenti", da una stanca e ripetitiva storiografia letteraria novecentesca.
La filosofia delle università
di Arthur Schopenhauer
editore: Monte Università Parma
pagine: 75
"Nelle università, la cosa conta "in sé", non per quel che è. Ovvero, come disse Gargantua vuotando d'un fiato una coppa piena: "Io non capisco come possa, il vino in sé, diventare vino in me". Ma erano altri tempi. Oggi, al posto della coppa, reggiamo in mano un bicchiere di carta; e al posto del vino, c'è un lassativo. Abbiamo dentro troppa cultura; dobbiamo liberarcene. In passato, ci fu chi disse che noi siamo come nani sulle spalle di giganti: meschini, rispetto a loro, ma capaci di vedere più lontano. A me pare che ai giganti, ad un certo punto della storia, sia scappato da starnutire.. Non c eravamo aggrappati bene." (dalla Prefazione di A. Zignani)
Il Novecento tra letteratura e politica. Itinerari internazionali
di Joseph P. Strelka
editore: Monte Università Parma
pagine: 300
Uscito nel 1992, il volume compare per la prima volta in Italia e cerca di definire l'idea di libertà in dieci intensi capitoli di analisi critica, utilizzando esempi letterari europei ed extraeuropei e seguendo diversi complessi percorsi umani e autoriali. I concetti di libertà morale, intellettuale e politica si basano sul libero arbitrio, inteso come capacità individuale di scegliere tra il bene e il male. Proprio in questa qualità, innata nell'uomo, consistono la sua libertà e l'unica condizione possibile della sua moralità. Come l'autore sottolinea, l'uomo è libero quando si comporta nella vita morale secondo volontà, guidata dalla ragione; le creature sono pienamente responsabili e possono, se vogliono, seguire un superiore principio razionale, che è la norma giuridica, sia nell'ambito politico sia in quello etico. Questo studio, dedicato al Novecento, il secolo che più di ogni altro ha subìto trasformazioni e manipolazioni culturali e intellettuali, offre un'ampia disamina del quadro letterario e politico internazionale senza entrare nello specifico delle correnti ideologiche. Ne emerge una indifferenziata impotenza dell'uomo di fronte al fanatismo e alla dittatura, ma anche la consapevolezza delle proprie capacità, oltre la ferma volontà di liberarsi da tali catene con la guida dell'intelligenza.
Dal soggetto alla sceneggiatura. Come si scrive un capolavoro: Umberto D.
di Zavattini Cesare
editore: Monte Università Parma
pagine: 253
Un po' manuale di scrittura, un po' quaderno d'appunti, un po' documento d'archivio, questo testo accompagna lo sceneggiatore
Centolibrinovecento. Le opere in prosa fondamentali per capire un secolo
di Marchetti Giuseppe
editore: Monte Università Parma
pagine: 206
È uno sguardo nuovo e più consapevole quello che propone Giuseppe Marchetti riguardo alla letteratura italiana del Novecento