Morcelliana: Estetica
Estetica indiana
di Alberto Pelissero
editore: Morcelliana
pagine: 145
Il concetto di "arte" è applicabile all'estetica indiana classica? In quali termini e quali àmbiti includerebbe al suo interno
Lo spazio dell'opera
di Stefano Esengrini
editore: Morcelliana
pagine: 145
Superare la concezione metafisica dell'arte in quanto «estetica» e favorire un ascolto dell'opera capace di trasfigurare il se
Walter Benjamin e la percezione dell'arte. Estetica, storia, teologia
di Fabrizio Desideri
editore: Morcelliana
pagine: 192
L'opera d'arte, le sue trasformazioni nell'epoca della riproducibilità tecnica, la storia negli anni del secondo conflitto mon
Kant e l'estetica moderna
di Georg Simmel
editore: Morcelliana
pagine: 80
In "Kant e l'estetica moderna" (1903) Simmel presenta gli aspetti più significativi della sua concezione estetica, nel fitto c
Pittura come epifania. Otto testimoni dell'eterno
di Henry Marteau
editore: Morcelliana
pagine: 144
Robert Marteau si pone dinanzi alla pittura con lo sguardo del poeta più che del critico d'arte, mostrando come essa sia "epif
Il vuoto, le forme, l'altro. Tra Oriente e Occidente
di Marcello Ghilardi
editore: Morcelliana
pagine: 544
Se da sempre provoca il pensiero filosofico, la questione dell"'altro" assume nuovo interesse di fronte alla pluralità che car
Arte e scolastica
di Maritain Jacques
editore: Morcelliana
pagine: 224
Questo studio sull'estetica di ispirazione tomista, animato dall'intento di riattualizzarla, ebbe una irradiazione considerevo
La creazione artistica
di Paul Valéry
editore: Morcelliana
pagine: 80
Che cosa è la creazione artistica? Come nasce l'opera d'arte? Quali sono i suoi elementi necessari? Queste le domande poste da
I principi della creazione artistica
di Susanne Langer
editore: Morcelliana
pagine: 79
Nel 1950, data di pubblicazione del saggio qui per la prima volta tradotto in italiano, cominciava a consolidarsi la fisionomi
L'estetica giapponese moderna
di Ghilardi Marcello
editore: Morcelliana
pagine: 198
Per l'Asia orientale l'età moderna coincide con la sua apertura al mondo occidentale e il fiorire di studi filosofici, lettera
Vuoto e pieno. Il linguaggio pittorico cinese
di François Cheng
editore: Morcelliana
pagine: 248
Comprendere la pittura cinese significa coglierne il senso filosofico: immergersi in una cultura dove arte e sapere sono un tutt'uno irriducibile ai modi di comprensione occidentali. Interprete d'eccezione ne è Francois Cheng per la sua duplice identità, cinese d'origine e francese di adozione. Nella prima parte del volume la sua analisi si concentra sulla nozione di Vuoto come principio originario, dal punto di vista filosofico e semiologico: evocando il suo opposto - il Pieno - esso è un "segno indiziale", pittorico ma anche calligrafico, da cui discende una pluralità di significati; transita nelle forme ma non si fissa in esse. La seconda parte verte sull'opera del pittore e maestro Shitao (1642-1707), dove pratica e teoria si integrano reciprocamente. L'idea di Vuoto rinvia a una concezione razionale e spirituale dell'universo, una dinamica vitale e figurativa di assenza e presenza che si riflette nella via della saggezza orientale.