Nottetempo: I sassi
Un gatto per Natale
di Elisabetta Rasy
editore: Nottetempo
pagine: 37
"C'era qualcosa di disperato e insieme indomito in quel gatto, qualcosa che colpiva al cuore. Benché fosse smilzo come un gatto da tempo affamato e con il pelo un po' sgualcito dalla vita di strada, camminava fiero e impavido, col suo mantello nero e le zampe e il viso bianchi, simile alla figura di un inchiostro giapponese".
La Chiesa e il regno
di Giorgio Agamben
editore: Nottetempo
pagine: 19
Nella teologia cristiana la sola istituzione che non conosce fine né tregua è l'inferno. Per questo il modello politico odierno, che pretende a una economia infinita del mondo, è propriamente infernale. Se la Chiesa perde la sua vocazione messianica e il suo rapporto con la fine, può solo perdersi nel tempo. Questa conferenza, pronunciata nella cattedrale di Notre-Dame di Parigi l'8 marzo 2009, è una meditazione sul senso politico delle cose ultime.
Che cos'è il contemporaneo?
di Giorgio Agamben
editore: Nottetempo
pagine: 28
Che cosa significa essere contemporanei? Di chi e di che cosa siamo contemporanei? Agamben prova a rispondere a queste domande mettendo in tensione e quasi in corto circuito una serie di esperienze familiari: l'arcaico e il moderno, l'attuale e l'intempestivo, il tempo e la moda, il buio e la luce. Contemporaneo non è colui che cerca di coincidere e adeguarsi al suo tempo, ma chi aderisce a esso attraverso una sfasatura e un anacronismo; non chi vede le luci del suo tempo, ma chi riesce a percepirne l'oscurità. Finché, seguendo le spiegazioni che l'astrofisica moderna dà del buio del cielo notturno, l'autore disegna l'immagine di un nuovo angelo della storia: una luce che viaggia velocissima verso di noi senza mai poterci raggiungere.
Perché scrivere
di Agus Milena
editore: Nottetempo
pagine: 20
In occasione di un simposio sulle "Nuove Tendenze Letterarie in Sardegna", tenuto a Francoforte ai primi di maggio, Milena Agu
Elogio del crimine
di Karl Marx
editore: Nottetempo
pagine: 24
Questo testo, scritto da Marx fra il 1860 e il 1862 è stato solitamente aggiunto dai curatori alla "Teoria del plusvalore" nel quarto volume de "Il "Capitale". Il ragionamento è semplice: così come il filosofo produce idee e il poeta versi, il criminale, non solo produce crimini, ma tutto un apparato importantissimo ed essenziale alla società: il criminale è infatti l'origine del diritto penale e del professore di diritto penale, dell'apparato poliziesco e giudiziario, del sentimento morale e tragico, dei trattati e dei legislatori.
Il clima è fuori dai gangheri
di Gianfranco Bettin
editore: Nottetempo
pagine: 64
L'intemperanza del clima sta cambiando la nostra vita. Ma questa volta non è un fenomeno naturale, ci sono molti soldi dietro quelle nuvole.
L'ultima apparizione di José Bergamín
di Bompiani Ginevra
editore: Nottetempo
pagine: 29
I giochi di parola di Bergamin erano veramente intrepidi: non rovesciavano una parola in un'altra, ma Dio nel diavolo: erano l
Senza sapere invece
di De Luca Erri
editore: Nottetempo
pagine: 25
Se non vi è capitato di portare una lampadina dentro una baracca, accenderla e poi lottare perché ci resti, non lo so spiegare
Il mio diritto al ritorno
Intervista con Ari Shavit, Ha'aretz Magazine, Tel Aviv 2000
di Said Edward W.
editore: Nottetempo
pagine: 49
In questa intervista dell'estate del 2000, rilasciata subito dopo il ritiro delle forze israeliane dal Libano e al momento del