Gli eventi accaduti nei primi mesi del 2011 hanno
rivoluzionato il contesto geopolitico mediorientale.
Regimi che si trascinavano da decenni,
apparentemente solidi, sono rapidamente crollati;
nuovi equilibri sono emersi nell’area e, fatto
non secondario, la capacità di influenza delle
grandi potenze nella regione si è rivelata effimera.
Alla profondità dei fenomeni che hanno interessato
i Paesi del Mediterraneo allargato non è
purtroppo corrisposta un’adeguata capacità di
comprensione. Molti aspetti delle Primavere
arabe risultano tuttora inspiegati. È stato davvero
toccato un punto di non ritorno? Oppure gli
elementi di continuità torneranno a prevalere
sulle spinte al cambiamento? Quali sono le cause
profonde dell’erosione dei regimi autoritari?
Quali possibilità si aprono per gli Stati europei –
e l’Italia in particolare – nel difficile tentativo di
instaurare nuovi legami con questi Paesi? Per
dare una risposta a tali interrogativi, il volume
illumina i fenomeni in questione alla luce delle
principali teorie della Scienza Politica e delle
Relazioni Internazionali. Il quadro che ne emerge
fornisce un’accurata descrizione delle complesse
dinamiche mediorientali contemporanee e suggerisce
nuovi sentieri di ricerca.
Biografia degli autori
Andrea Locatelli è ricercatore presso l’Università
Cattolica di Milano. In precedenza è stato borsista
post-dottorato presso l’Università di Bologna
e scholar-in-residence presso il Center for
European Studies della Carleton University
(Canada). Ha conseguito il dottorato in Scienza
Politica presso l’Università di Firenze, la specializzazione
in Economia e Relazioni Internazionali
presso l’ASERI e la laurea in Scienze Politiche
presso l’Università di Bologna (sede di Forlì). È
stato docente a contratto e visiting professor
presso svariati atenei in Italia e all’estero, tra cui
l’Università Cattolica di Milano, l’Università di
Pavia, la University of Ghana, Novosibirsk State
University (Russia), Pázmány Péter Catholic
University (Ungheria) e Carleton University. Per
Vita e Pensiero ha pubblicato Tecnologia militare
e guerra (2010).
Vittorio Emanuele Parsi è professore ordinario di Relazioni Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano. È inoltre direttore dell’ASERI ed editorialista de «Il Sole 24 ore» e «Avvenire». Dal 2013 è co-chair dello Standing Group Relazioni Internazionali della Società Italiana di Scienza Politica. Ha insegnato e tenuto conferenze, seminari e lezioni in numerose università in Italia e all’estero, tra cui: Princeton University (Princeton, N.J.), Georgetown University (Washington, D.C.), Cornell University (Ithaca, N.Y.), Catholic University of America (Washington, D.C.), St. Anthony College (University of Oxford), Université de Saint Joseph (Beirut, Libano), Royal University of Phnom-Penh (Cambodia), Novosibirsk State University (Russia), Kazakh Law Academy (Kazakhstan). Gioca come ‘centro’ negli Old del Rugby Monza. È capitano di fregata (SM) della riserva selezionata della Marina Militare. Il suo ultimo libro è La fine dell’uguaglianza, edito da Mondadori (2012).
Vittorio Emanuele Parsi è professore ordinario di Relazioni Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano. È inoltre direttore dell’ASERI ed editorialista de «Il Sole 24 ore» e «Avvenire». Dal 2013 è co-chair dello Standing Group Relazioni Internazionali della Società Italiana di Scienza Politica. Ha insegnato e tenuto conferenze, seminari e lezioni in numerose università in Italia e all’estero, tra cui: Princeton University (Princeton, N.J.), Georgetown University (Washington, D.C.), Cornell University (Ithaca, N.Y.), Catholic University of America (Washington, D.C.), St. Anthony College (University of Oxford), Université de Saint Joseph (Beirut, Libano), Royal University of Phnom-Penh (Cambodia), Novosibirsk State University (Russia), Kazakh Law Academy (Kazakhstan). Gioca come ‘centro’ negli Old del Rugby Monza. È capitano di fregata (SM) della riserva selezionata della Marina Militare. Il suo ultimo libro è La fine dell’uguaglianza, edito da Mondadori (2012).