Quando pensiamo alla cucina italiana, il pomodoro è uno degli ingredienti indispensabili, dalla pasta alla pizza, dalla panzanella alle insalate. Non a caso l'Italia è oggi il primo produttore europeo, con 6 milioni di tonnellate all'anno. Anche i dietologi lo consigliano, perché contiene un anti-ossidante, che riduce il rischio di molte malattie. Senza questo ortaggio il mondo sarebbe molto più triste. Pochi sanno però che fino a Ottocento inoltrato le casalinghe e i cuochi italiani in pratica lo utilizzavano pochissimo: introdotto come curiosità botanica, rimase a lungo soltanto una "purpurea meraviglia", una curiosità esotica da assaggiare con diffidenza e a piccole dosi. David Gentilcore racconta la lunga e avventurosa storia dell'amore tardivo degli italiani per il pomodoro. Si parte dal primo timido incontro, il 31 ottobre 1548, quando un maggiordomo portò a Cosimo de' Medici un cesto con i "pomidoro", e si arriva fino a oggi, con la moda della "dieta mediterranea" e la raccolta affidata agli immigrati in tutto il Meridione.
La purpurea meraviglia. Storia del pomodoro in Italia

Titolo | La purpurea meraviglia. Storia del pomodoro in Italia |
Autore | David Gentilcore |
Traduttore | R. Merlini |
Collana | Le Forme |
Editore | Garzanti |
Formato |
![]() |
Pagine | 268 |
Pubblicazione | 2010 |
ISBN | 9788811741008 |
![]() ![]() |
Acquistabile con Carte cultura o Carta del docente |