Christiana choreia è una chiave interpretativa delle forme e dei modi con cui gli intellettuali cristiani, dall'Antichità alle soglie del Medioevo, hanno percepito e tentato di regolamentare la danza. Guidato da un'analisi di tipo storico-semantico e storico-culturale, questo libro offre, nelle prime pagine, una ricostruzione delle concezioni che i cristiani avevano ereditato dal mondo antico: in particolare le teorie platoniche relative alla choreia della Città ideale, il concetto di schema e il pregiudizio romano sul mestiere del danzatore, sempre marchiato dallo stigma di infamia. L'ipotesi di fondo è che si sia giunti alla formulazione di un'antropologia cristiana della gestualità coreutica che invitava gli uomini a diventare i perfetti imitatori di una choreia angelica come anticipazione della Città celeste: i corpi degli uomini erano strumenti musicali che, correttamente istruiti all'imitazione del moto degli angeli, avrebbero dovuto produrre all'unisono quella melodia armonica capace di arrivare direttamente a Dio. Christiana choreia era dunque uno strumento cognitivo che consentiva di disciplinare le forme, i tempi e i modi di appartenenza alla comunità cristiana.
Christiana choreia. Danza e cristianesimo tra Antichità e Medioevo

titolo | Christiana choreia. Danza e cristianesimo tra Antichità e Medioevo |
Autore | Donatella Tronca |
Argomento | Storia, Religione e Filosofia Storia |
Collana | I libri di Viella, 415 |
Editore | Viella |
Formato |
![]() |
Pagine | 180 |
Pubblicazione | 2022 |
ISBN | 9788833138947 |