Giancarlo Brasca (1920-1979) ha attraversato la storia del Movimento cattolico
italiano del ’900 da protagonista. Aderente fin da ragazzo all’Azione Cattolica, dal
1942, terminati gli studi, sarà apprezzato collaboratore di padre Agostino Gemelli
all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Dall’iniziale impiego in biblioteca, giungerà
al vertice dell’amministrazione nel 1971, durante il rettorato di Giuseppe
Lazzati. Dal 1940 al 1964 Brasca assume nell’Azione Cattolica ambrosiana numerose
responsabilità fino a divenirne presidente diocesano proprio negli anni del
Vaticano II.
Alla fine della guerra entra a far parte dell’Istituto dei Missionari della Regalità di Cristo, fondato da padre Gemelli, e ne sarà presidente dal 1969 al 1979. Nel 1972 sarà presidente mondiale della conferenza degli istituti secolari. Amico di Karol Wojtyla fin dagli anni del Concilio, ne intuisce profeticamente l’attrattiva che saprà esercitare sui giovani.
Il volume propone alcuni testi pronunciati nel corso di un incontro promosso dall’Opera della Regalità e dall’Associazione Amici dell’Università Cattolica dal titolo Per fare grata memoria di Giancarlo Brasca a trent’anni dalla sua scomparsa, tenutosi in Università Cattolica il 24 gennaio 2009. Se alcuni interventi conservano il carattere aperto dovuto alla circostanza, altri sono stati rielaborati dagli autori. Tutti ricordano Giancarlo Brasca come un’esemplare figura di laico cristiano.
Alla fine della guerra entra a far parte dell’Istituto dei Missionari della Regalità di Cristo, fondato da padre Gemelli, e ne sarà presidente dal 1969 al 1979. Nel 1972 sarà presidente mondiale della conferenza degli istituti secolari. Amico di Karol Wojtyla fin dagli anni del Concilio, ne intuisce profeticamente l’attrattiva che saprà esercitare sui giovani.
Il volume propone alcuni testi pronunciati nel corso di un incontro promosso dall’Opera della Regalità e dall’Associazione Amici dell’Università Cattolica dal titolo Per fare grata memoria di Giancarlo Brasca a trent’anni dalla sua scomparsa, tenutosi in Università Cattolica il 24 gennaio 2009. Se alcuni interventi conservano il carattere aperto dovuto alla circostanza, altri sono stati rielaborati dagli autori. Tutti ricordano Giancarlo Brasca come un’esemplare figura di laico cristiano.