Nel lungo arco temporale che dalle biblioteche tardo antiche del V e VI secolo d.C. conduce, tra Quattro e Cinquecento, agli albori dell'Umanesimo e alla diffusione dei frutti del Rinascimento italiano nell'intera Europa, le istituzioni preposte all'insegnamento della scrittura e della lettura, alla produzione dei libri e alla circolazione del sapere erano, principalmente, quelle ecclesiastiche. Tutto ciò costituisce l'Antefatto di quel passaggio verso la modernità che avvenne quando i paesi europei cominciarono a riappropriarsi delle istituzioni culturali deputate alla formazione delle classi dirigenti e dei ceti intellettuali. Il passaggio ulteriore verso il mondo contemporaneo si ebbe molto più tardi, allorché, con l'affermazione universale dei diritti dell'uomo, l'avvio del processo di industrializzazione e lo sviluppo dei movimenti dei lavoratori tra Otto e Novecento, crebbe l'interesse per l'istruzione delle masse popolari. Questo percorso, attraverso la storia delle biblioteche, viene scandito dall'autore in tre parti, in sequenza cronologica e istituzionale: Chiesa, Stato e popolo. Ci troviamo così di fronte a saggi puntuali su vicende particolari - microstorie si diceva un tempo - che, tuttavia, vogliono essere specchio e riflesso di tendenze ed eventi storici di più ampia portata.
Storie di biblioteche di libri e di lettori
titolo | Storie di biblioteche di libri e di lettori |
Autore | Giorgio Montecchi |
Argomento | Letteratura e Arte Editoria |
Collana | Studi e ricerche di storia dell'editoria, 72 |
Editore | Franco Angeli |
Formato |
Libro
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Pagine | 288 |
Pubblicazione | 2018 |
ISBN | 9788891768070 |