L'opera filmica, in quanto opera artistica, richiede che ci si discosti dal "cronotopo quotidiano", in favore del "cronotopo letterario", stabilendo un nuovo ordine di concatenazione e un nuovo sistema di rapporti, per conferire alla passiva e statica realtà una drammatica e dinamica efficacia capace di esprimere una particolare concezione del mondo. Lotman, nella sua descrizione del testo cinematografico, fa frequentemente uso del termine musicale "polifonia" e dell'aggettivo "polifonico", impiegato anche da Bachtin, in riferimento alla scrittura letteraria e in particolare al "romanzo polifonico" di Dostoevskij. "Polifonia" è anche un concetto centrale nella ricerca teorica e creativa di Ejzenstejn. Polifonia drammaturgica, separazione e rottura dei nessi passivi e realistici, congiungimento di cose solitamente separate e distinte: tutto questo è collegato con ciò che Ejzenstejn chiama Ex-stasis, per indicare, nel film, un modello dinamico e temporale di passaggi e commutazioni da un registro espressivo a un altro (dall'immagine alla musica al colore).
Semiotica del cinema e lineamenti di cine-estetica

Titolo | Semiotica del cinema e lineamenti di cine-estetica |
Autore | Jurij Mihajlovic Lotman |
Curatore | L. Ponzio |
Argomento | Scienze Umane Comunicazione |
Collana | Mimesis-Cinema, 85 |
Editore | Mimesis |
Formato |
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Pagine | 192 |
Pubblicazione | 2020 |
ISBN | 9788857561219 |
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