In anni in cui la repressione neroniana infieriva e in cui molti si davano il suicidio o per ordine di Nerone o per timore della sua violenza, Seneca affronta il problema della liceità della morte procurata nella prospettiva che gli è propria: quella dello stoico il cui anelito antitirannico è animato dalla convinzione che la vita deve essere vissuta nell'assoluta libertà di cui chiunque deve poter disporre perché questo è il fine della vita umana. Servendosi delle grandi e paradigmatiche figure di Socrate esempio di obbedienza alle leggi e di Catone esempio di forza morale ma ancor più di esempi umilissimi quali quelli forniti da schiavi o gladiatori, Seneca argomenta come possa accadere che l'iter mortis sia anche libertatis via. La traduzione e il commento di Giuseppe Scarpat mirano a mettere in luce il contesto culturale e la temperie in cui la lettera 70 fu scritta, così come le sue peculiarità lessicali e letterarie.
Anticipare la morte o attenderla. La lettera 70 a Lucilio

Titolo | Anticipare la morte o attenderla. La lettera 70 a Lucilio |
Autore | L. Anneo Seneca |
Curatore | G. Scarpat |
Collana | Antichità classica e cristiana |
Editore | Paideia |
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Pagine | 120 |
Pubblicazione | 2007 |
ISBN | 9788839407429 |
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