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La santa degli impossibili. Rita da Cascia tra devozione e arte contemporanea

La santa degli impossibili. Rita da Cascia tra devozione e arte contemporanea

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Perché santa Rita, donna di un piccolo paese umbro nascosto tra i monti, vissuta all'ombra del marito e poi di un convento nella prima metà del Quattrocento, è diventata così famosa? Lucetta Scaraffia risponde a questa domanda ricostruendo la storia della "santa degli impossibili" (come i devoti la chiamano per la grande potenza miracolosa) e soprattutto seguendo le tracce della sua strana ed eccezionale fortuna, a partire dal 1457, anno in cui compaiono le prime prove della devozione al suo corpo miracoloso, fino agli ultimi due secoli, quando Rita da Cascia, proclamata santa all'inizio del Novecento, diventa la protettrice delle donne delle città industriali. Nel condurre l'indagine, l'autrice intreccia i dati più strettamente religiosi con quelli sociali e culturali, come i conflitti tra città capoluogo e castelli del contado, le relazioni tra Cascia e lo Stato pontificio, l'intreccio tra i modelli cristiani di santità e la religiosità legata alla terra e ai culti femminili primitivi. Ne esce un ritratto inedito non solo della santa, ma di un modo di vivere il rapporto con il sacro. La grandissima e imprevista fortuna di santa Rita presso i devoti è legata, ci dice Lucetta Scaraffia, proprio agli elementi di ambiguità di questa peculiare figura: moglie obbediente e che sa soffrire in silenzio, Rita possiede anche una specie di onnipotenza magica, solo superficialmente cristianizzata e profondamente connessa all'atmosfera stregata dei suoi monti rocciosi.
 

Biografia dell'autore

Lucetta Scaraffia

Lucetta Scaraffia

Lucetta Scaraffia (1948) insegna Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Roma «La Sapienza». Storica e giornalista, collabora con i quotidiani «Il Sole 24 Ore», «L’Osservatore Romano» e «Il Messaggero». Si è occupata di storia delle donne, di storia religiosa e di temi bioetici (è membro del Comitato Nazionale per la Bioetica). È autrice, tra l’altro, di Due in una carne. Chiesa e sessualità nella storia (2008, con Margherita Pelaja).

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